thailandia, due ordigni esplodono in un centro commerciale di bangkok
la giunta del generale prayuth chan-ocha, che ha preso il potere ufficialmente per "restituire la felicità alla thailandia" dopo anni di estreme divisioni politiche, ha stroncato sul nascere qualsiasi espressione di dissenso pacifico, e continua a sostenere la necessità della legge marziale.
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La Thailandia sta perdendo credibilità internazionale? Per gli USA sì.
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terresottovento · 28 gennaio 2015
La Thailandia sta perdendo credibilità internazionale davanti agli occhi degli amici e partner mondiali perché non si decide a porre fine alla legge marziale, a ripristinare i diritti civili ed assicurarsi che gli sforzi per fare una nuova costituzione non siano solo qualcosa di calato dall’alto.
A scioccare il generale Prayuth in primis, e poi tutto il suo governo, con queste parole è Daniel Russell, assistente del segretario di stato americano per l’Asia Pacifico, che ha aggiunto che gli USA non stenderanno veli pietosi sulla democrazia del paese. Russell lo ha detto in una conferenza alla Chulalongkorn University aggiungendo qualcosa sul caso di messa sotto accusa di Yingluck Shinawatra che ora rischia anche il processo penale.
“Quando un capo politico è decaduto dall’incarico, poi messo sotto accusa dall’autorità che ha chiamato il golpe ed è oggetto di accuse penali nella interruzione dei processi e delle istituzioni democratici, si lascia alla comunità internazionale l’impressione che questi passi potrebbero essere motivati politicamente” ha anche detto Russell.
Queste dichiarazioni vengono anche nel mezzo delle manovre dei generali thailandesi di avvicinamento alla Cina.
Molto interessanti al riguardo sono le dichiarazioni di risposta che sono arrivati fino alla convocazione dell’Ambasciatore americano a Bangkok, passando attraverso fasi di comicità o forse di humor nero che solo il generale Prayuth sembra riuscire a dare spontaneamente.
“Ho parlato al presidente cinese Xi Jinping e mi ha detto che 60 anni fa il suo paese era uno dei più poveri al mondo. In 30 anni sono riusciti a fare del paese una superpotenza mondiale.” ha detto Prayuth che continua “Ma noi stiamo ancora facendo lite tra di noi.”
Bangkok, la giunta militare cancella un seminario sulla libertà di stampa
La Friedrich Ebert Foundation costretta ad annullare l’incontro, parte di una serie di eventi annuali sulle difficoltà dei giornalisti in Asia. Media thai confermano una crescente censura e auto-censura. Il premier annuncia tolleranza zero contro il dissenso: convocato chiunque muoverà critiche.
La giunta militare thai ha imposto la cancellazione di un seminario sullo stato di salute dei media e della libertà di stampa nel Paese, nel contesto di una repressione crescente verso dissenso e oppositori. È quanto denuncia la Friedrich Ebert Foundation, movimento tedesco pro-diritti umani, secondo cui un gruppo di ufficiali dell'esercito ha imposto l'annullamento dell'evento, in programma oggi in un hotel della capitale Bangkok. Un appuntamento che si inserisce nel contesto di una serie di report annuali sulle sfide e le difficoltà che affrontano i giornalisti in Asia.
La censura imposta oggi appare con tutta evidenza un nuovo attacco della giunta militare contro opposizioni e diritti civili, dopo
l'impeachment e il rinvio a giudizio per l'ex premier thai Yingluck Shinawatra e la
condanna a due anni di Jatuporn Prompanm, leader delle Camicie rosse. La messa al bando dell'evento coincide peraltro con la convocazione - ordinata dall'esercito - di due ex ministri del governo Yingluck Shinawatra.
Analisti ed esperti di politica locale confermano la crescente censura e la lotta al dissenso interno in atto in Thailandia, da quando i vertici militari hanno conquistato il potere con un golpe bianco. "È la triste verità", racconta un dipendente della Friedrich Ebert Foundation: "In un primo momento abbiamo ricevuto una telefonata che ha annunciato la notizia, poi i militari si sono presentati in hotel e ci hanno detto che non avevamo il permesso di tenere l'evento".
dopo questi fatti, aspettiamo un pò di chiacchiere
