Val
Torniamo alla LIRA
Detto fra noi. SE qualcuno della Vs./ns. famiglia consumasse 12000 euro in traffico dati, cosa faremmo alla figlia ?
“Mia figlia ha incautamente ma inconsapevolmente usato un dispositivo di cui ammetto di aver dimenticato l’esistenza”,
ha sostenuto Romani in un’intervista a il Giornale per spiegare come mai sette anni fa il cellulare
che il comune di Monza gli aveva dato in qualità di assessore, veniva in realtà usato da sua figlia.
“Ero spesso lontano – afferma Romani, in quel periodo anche ministro del governo Berlusconi – e mia figlia quindicenne lo prese.
Io me ne accorsi quando mi arrivò una bolletta da 12 mila euro di traffico dati”.
Ma la sentenza della Cassazione dice il contrario, confermando quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Milano:
fu lo stesso parlamentare a dare la sim del Comune alla figlia che, tra gennaio 2011 e febbraio 2012,
ne fece “un utilizzo che non è avvenuto all’insaputa del Romani, ma con il suo pieno consenso”.
“Mia figlia ha incautamente ma inconsapevolmente usato un dispositivo di cui ammetto di aver dimenticato l’esistenza”,
ha sostenuto Romani in un’intervista a il Giornale per spiegare come mai sette anni fa il cellulare
che il comune di Monza gli aveva dato in qualità di assessore, veniva in realtà usato da sua figlia.
“Ero spesso lontano – afferma Romani, in quel periodo anche ministro del governo Berlusconi – e mia figlia quindicenne lo prese.
Io me ne accorsi quando mi arrivò una bolletta da 12 mila euro di traffico dati”.
Ma la sentenza della Cassazione dice il contrario, confermando quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Milano:
fu lo stesso parlamentare a dare la sim del Comune alla figlia che, tra gennaio 2011 e febbraio 2012,
ne fece “un utilizzo che non è avvenuto all’insaputa del Romani, ma con il suo pieno consenso”.