COVID-19 pensieri e fatti sull'evolversi dell'emergenza

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leggo anche queste chicche qui:

Negozi e bar potrebbero essere tra i primi esercizi a riaprire, ma sempre scaglionando gli ingressi e garantendo sufficiente spazio per i camerieri – almeno due metri – e al bancone: un metro di distanza tra i clienti e con il barista.

le birre le lanciano? la mascherina si mette e si leva alternandola con i sorsi? qual'è il limite di tolleranza in secondi per un sorso? eccetera eccetera spazio alla fantasia, mesi eccitanti ci attendono

 
da domani obbligo mascherina per i lumbard ma non per borrelli perchè "io so' io e voi non siete un ca**" ma dott. morte e gli scienziati ed esperti senza nome e volto stanno preparando la contro-offensiva per gli sciagurati ponti di qui a venire, gli sceriffi girano le piazze "vedo troppa gente in giro" e non è escluso che nuovi studi scientifici attestino che il caldo sole di questi giorni possa propagare maggiormente, in senso vettoriale (che vorrà dire?) il virus, per cui dentro al chiuso, ogni umano nella sua stanza, zitti e mosca
qui radio londra
 
sulla questione della Dott.ssa Capua in effetti ci sarebbe tanto da dire e come quando si parla troppo di una cosa è difficile farsi un'idea esatta della realtà, purtroppo per la capua prosciolta da certe accuse restano i legami poco trasparenti con alcune aziende del settore nonchè alcune intercettazioni che fanno dubitare sulla sua condotta etica
 
non ricordo nella storia umana casi di un'intera popolazione messa sotto chiave
certo non la gente non la puoi mandare in guerra a morire come le generazioni dei nostri nonni e bisnonni, imbracciare un moschetto non si è più capaci, al massimo si può spingere un carrello al supermercato con la mascherina. C'è anche chi si compiace del modello indossato.

 
Una storia amara e istruttiva riguardo a una persona che ultimamente avete probabilmente visto intervistata in TV.

Per non dimenticare.

Il caso Ilaria Capua: radiografia del suicidio italiano

Confesso che non sapevo assolutamente nulla di questa vicenda. Me ne vergogno e provo vergogna di quello che sono riusciti a fare certi giornalisti e certi magistrati con il loro comportamento cinico e perverso. Storia tristissima sulla quale meditare.

Vien da dire che il male esiste ed è tra noi.
 
articolo dal GIORNALE
Luca Fazzo Tutto comincia con quattro pecore attaccate a un respiratore, e finisce con una chiamata dalla Casa Bianca: che arruola Lorenzo Paladino, medico da catastrofi, doppia citizenship italiana e americana, nella task force di Donald Trump. É la squadra che deve prepararsi alla fase due, quando il sistema sanitario collasserà sotto il numero dei contagi. E allora tornerà utile quell'esperimento di dodici anni fa con cui il giovane medico mise in pratica l’intuizione di due colleghi: tenere in vita con un solo ventilatore non una persona ma due, tre, quattro. «Le pecore pesavano settanta o ottanta chili, come un umano. Se la cavarono perfettamente. Ma quattro era un numero estremo. In concreto, l’obiettivo è attaccare allo stesso ventilatore due persone. Che vuol dire comunque raddoppiare le capacità di intervento». Anche in Italia, dove Paladino ha amici e contatti, il sistema sta prendendo piede. Lui, dall’altra parte dell’Oceano, è in prima linea contro la pandemia che ha scavalcato l’Atlantico come fosse un ruscello: e davanti alla quale proprio ieri Donald Trump ha deciso il blocco dell’esportazione di mascherine e guanti (con l’eccezione, precisa poi, dei «paesi che fronteggiano gravi epidemie»). Lui, Paladino, divide le sue giornate su due fronti: il lavoro per la task force, e quello in trincea, nell’ospedale a Brooklyn della Downstate University. E, su un fronte quanto sull’altro, il suo racconto è quello di una situazione a un passo dal fuori controllo. «Da noi - racconta al Giornale al termine di un turno da sedici ore - qualche posto in terapia intensiva c’è ancora. Ma nel Queens, ad appena dodici chilometri di distanza, sono alla catastrofe, negli ospedali si vivono scene da terzo mondo, la gente muore in corridoio senza essere mai stata curata. I colleghi ci chiamano per avere aiuto, ma le risorse sono ormai prossime allo zero. La differenza per ora è che da noi muoiono per la malattia, lì per assenza di cure. Comunque anche da noi è un’ecatombe. Carichiamo i morti sui camion refrigerati parcheggiati in cortile. E muoiono i miei colleghi, muoiono gli infermieri». Dall’altro punto di vista, quello della task force presidenziale, lo scenario non è migliore. «Leggo i dati e li analizzo in base alla mia esperienza. Quando sento che a New York ci sono centomila contagiati ufficiali so che i contagi reali sono almeno quattrocentomila, perché i tamponi non ci sono e così li facciamo solo a una minoranza, quell’uno su quattro che viene ricoverato. Gli altri li mandiamo a casa». Quanto reggerà il sistema? «Crollerà a chiazze. Ci sono realtà negli States dove l’apparato sanitario è in grado di sostenere urti importanti, altri che non ce la faranno». Così, ecco che ci si affida alla vecchia idea di due medici, Greg Neyman e
 
La scoperta australiana: "Farmaco antiparassitario uccide il Covid"
premetto che non sono certamente un esperto, ma mi chiedo: se questo farmaco è conosciuto e ritenuto sicuro da 45 anni, che male può fare se somministrato a dei pazienti coronavirus?
perchè non somministrarlo subito a diciamo 100 pazienti e vedere in 3/4 gg. se ci sono miglioramenti? certamente in tempi normali con un farmaco nuovo, sarebbero tempi lunghi, ma aspettare che siamo tutti morti, economia compresa, per poi annunciare che finalmente si è trovata una cura, mi sembra stupido. ci sarà una qualche procedura accelerata. trattasi di un farmaco conosciuto, testato e quindi non penso possa avere effetti collaterali gravi e sconosciuti. scusate lo sfogo
 
Ultima modifica:
il sistema sanitario statunitense non è mai stato di esempio ma chiariamo: chi ha i soldi trova le strutture migliori del mondo; per tutto il resto c'è mastercard... quindi tantissimi non hanno accesso malgrado obamacare qui da noi hanno fatto scempio del pubblico e la gente è stata sedotta dal falso msg che "il privato è meglio", ma adesso tornano a casa casetta e pure pretendono il posto. Ma loro dov'erano quando li hanno tagliati? Le regioni leghiste, quelli di roma ladrona, adesso hanno migliaia di posti in meno e si lamentano;" ladroni in casa nostra" dovrebbero ammettere...arriva gente spiritata per un raffreddore o per la paura del bao cinese che fanno all'accettazione? poi non erano gli stranieri che intasavano i pronto soccorsi?
un'esame di coscienza questo paese non se lo farà mai, troppo abituato bene, servito, lodato, riverito, ha fatto i soldi quando per grazia altrui, per giochi geopolitici, per situazioni congiunturali, quando poi è stato costretto a far da solo si mostra nella miseria in cui è
 
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