La provocazione di Gaudente è, come spesso gli succede, interessante.
Chiunque abbia seguito un po' la vicenda GM sa cosa può rappresentare un gruppo di lavoratori privilegiati (nelle condizioni di lavoro, per diritti acquisiti, ruolo politico, etc. - e la colpa maggiore è delle aziende che lo hanno consentito...) e che questo può portare alla distruzione non dell'azienda, ma della ricchezza costruita in decenni (è vero che nessuno ci ha rimesso, almeno sul FOL, con questa storia, ma alla fine i privilegi dello UAW sono restati, e la mano al portafoglio l'hanno messa quelli che hanno investito/creduto nell'azienda, azionisti e bondholder, ed il taxpayer americano...).
Con macchine dal costo di $ 2,000 prima ancora di entrare in produzione, devi mungere le filiali estere, e distruggere ricchezza, per fare sopravvivere i privilegi, a meno che non hai un mercato monopolistico...
Quando avevo, molto scolasticamente, iniziato a seguire la vicenda speravo che Wagoner avesse gli attributi per portare l'azienda in un Chapter 11 "pilotato", come è adesso di moda dire, ma nel senso di gestito dal management, e non dalla politica - dopo di che, ai tempi, avrebbe spazzato via gli azionisti, ma anche avuto una opportunità eccezionale per ridurre i privilegi dello UAW, e probabilmente consegnato l'azienda ai bondholder o altri investitori, ma senza l'interferenza statale, che alla fine ha giocato per quella parte che più era responsabile del tracollo.
Ovvio che la mia era una visione sbagliata, nessuno poteva prevedere la Lehman ed il crollo dell'economia (ma Ford si era attrezzata per il peggio, considerandolo evidentemente una possibilità...), c'era il problema della reazione del consumatore al Ch 11, etc. etc.
Ma l'effige sul fallimento GM è quella dell'operaio pagato come un avvocato, e dai privilegi senza fine. Che sperava evidentemente che il conto lo pagasse un altro, magari l'operaio cinese il cui mercato è oggi più grande degli USA...