sono d'accordo sul fatto che un default russo sia da escludere, ma non sul fatto che il rublo non possa ulteriormente deprezzarsi. La banca centrale russa si e' sempre mostrata molto restia ad impiegare le riserve per la difesa del cambio , e gli effetti inflattivi delle sanzioni devono ancora scaricarsi sui prezzi , mentre il livello dei tassi appare ancora inadeguato a fungere da freno (nel 2009 toccarono il 20%).
Inoltre in questi due mesi Putin si e' mangiato la credibilita' che aveva faticosamente accumulato in vent'anni, ormai agli occhi della comunita' internazionale e' un bandito bugiardo di cui non ci si puo' fidare , la cosa avra' serie conseguenze sull'economia della Russia.