Purtroppo la sitazione è terribilmente seria, per tutta l'Europa e soprattutto per noi. Il problema maggiore è che l'assenza totale di un minimo di senno nella politica energetica ci ha portato ad essere dipendendenti per gas e petrolio dalla Russia. Se non compriamo il gas Russo per i prossimi 3-4 anni come minimo, dovremo scegliere se stare al freddo o far funzionare le nostre industrie. L'alternativa è accetttare che Putin faccia i propri comodi.
E questo sempre che, da subito, iniziamo a fare accordi con chiunque per comprare gas, far ripartire le centrali a carbone, costruire rigassificatori, costruire termovalorizzatori, mettere giù pannelli solari, pale eoliche, trivellare tutto il nostro territorio per riprendere ad estrarre il quantitativo possibile di gas e petrolio che c'è. Senza tralasciare la possibilità di costruire qualche centrale nucleare.
Per un MWh di metano ieri si è arrivati a 208 euro, con il petrolio sopra a 120 Usd al barile. L'economia Europea e Italiana con questi prezzi si ferma.
Volendo essere ottimista, noi Italiani nelle situazioni di emergenza reagiamo e troviamo sempre soluzioni incredibili, spero che Draghi e Cingolani stiano lavorando seriamente ormai da mesi a queste questioni e che gli ultimi giorni abbiano reso chiare a tutti quali devono essere le priorità: trovare il modo di comprare e produrre energia il più velocemente possibile. Se non ci inventiamo qualcosa velocemente qui va giù tutto di brutto.