Obbligazioni a tasso fisso CRISI UCRAINA, Bond Russia, Ucraina, Gazprom e altro

Aprire l'altro è stata una stupidaggine.
Se uno non riesce a filtrare al volo i post che interessano da quelli che no si facesse un corso di lettura veloce oppure se è disturbato che si aprisse un bel blog privato...non è che sia difficile oggigiorno.


Sei duro di testa

Devi tirare l'acqua dopo aver usato il bagno lo vuoi capire... O no!!!
 
Aprire l'altro è stata una stupidaggine.
Se uno non riesce a filtrare al volo i post che interessano da quelli che no si facesse un corso di lettura veloce oppure se è disturbato che si aprisse un bel blog privato...non è che sia difficile oggigiorno.



...poi, se molti non escono con commenti e polemiche stupide,fuori luogo ,inopportune, manifestando (volendole imporre come giuste ) quelle che sono proprie idee personali,i propri punti di vista , ancora meglio, sempre dovunque e comunque.Ognuno ha le proprie idee,come giusto sia,se non piacciono non è obbligato a condividerle ,al tempo stesso a voler imporre quelle che siano le proprie motivazioni personali come giuste.Tanto tempo perso .Fine del topic.
 
Sei duro di testa

Devi tirare l'acqua dopo aver usato il bagno lo vuoi capire... O no!!!

Ripeto che questo thread non è tuo. Non decidi niente, come nessuno, è pubblico: ciò significa che nessuno è né necessario né indispensabile alla sua sopravvivenza.
Ingresso libero.
Per quanto possano piacere i tuoi interventi, sono solo aria, conversazioni, opinioni, come quelli di tutti, stesso valore (passatempo momentaneo).
Se ciò non piace e si resta significa che si vuole restare.
Se pensi che i tuoi interventi siano estremamente importanti, invece, dovresti fare in modo di farli sopravvivere e quindi aprirti un blog privato.

Aprire un thread a parte incasina solo le cose, invece un maggior apporto della moderazione nel cancellare gli OT (come questo e altri) sarebbe più indicato.
 
...poi, se molti non escono con commenti e polemiche stupide,fuori luogo ,inopportune, manifestando (volendole imporre come giuste ) quelle che sono proprie idee personali,i propri punti di vista , ancora meglio, sempre dovunque e comunque.Ognuno ha le proprie idee,come giusto sia,se non piacciono non è obbligato a condividerle ,al tempo stesso a voler imporre quelle che siano le proprie motivazioni personali come giuste.Tanto tempo perso .Fine del topic.

Io commento come mi pare (all'interno delle regole).

Saluti.
 
Scusami ma non mi si apre, solo per 3 secondi in sintesi cosa dice? Grazie per risposta

Ho acquistato il Sole24Ore e sull inserto Plus si fariferimeto ai prodotti in rubli in modo generico , ETF, fondi ecc.. ma non si bond " sovranazionali" dove blocco cedola ci sta ma rimborso capitale? Io non trovo nessuno che sappia rispondere
 
Solo le 3 Gazprom quotate sul six in CH, sono 1.75mld di chf..
Probabilmente il 10% ha venduto..
Il resto 90% le ha a pmc 100 o giù di lì..
Bond che rendevano la bellezza 2.25%, 1.45% e 1.55%..
Se avessi mld di debiti.. Quanto vorrei che li annullassero anche a me.. E quanto mi piacerebbe che anche se provassi a pagare, i miei creditori si rifiutassero di prendere i miei soldi..

A me pare davvero la sagra del ridicolo..
 
visto l'andazzo delle sanzioni mi sa che tra poco anche i bond faranno la fine degli ETF, va ben che siamo vaccinati ma dovremo fare qualche booster per tenerci al passo

Da plus del 9/4/2022 che fare con l’Etf sulla borsa russa congelati Ho nel deposito titoli della mia banca un Etf emesso da Hsbc sulla Borsa russa

(Etf Hsbc Msci Russia capped ucits Usd, Isin:IE00b5ljzq16). È sospeso dalle contrattazioni da una decina di giorni circa. Non riesco ad avere informazioni da nessuna parte. Sapreste indicarmi come agire? Lettera firmata







Risponde Marcello Rubiu – amministratore unico di Norisk Scf

I risparmiatori che si sono trovati esposti sul mercato russo sono giustamente in ebollizione considerato che i titoli sui cui hanno puntato sono diventati momentaneamente “non investibili”. Non è possibile nemmeno disinvestire, ovviamente. Questo comprende i singoli titoli e ovviamente anche gli Etf e i fondi focalizzati sul mercato russo oppure in prodotti in cui vi sia una netta predominanza di questa esposizione geografica come, per esempio, su alcuni prodotti focalizzati sui Paesi Emergenti Europei. I titoli russi risultano non più negoziabili dal 2 marzo per gli investitori internazionali mentre l'operatività nella borsa locale è totalmente distorta dagli interventi governativi: gli operatori esteri non possono vendere e il fondo sovrano ha indirizzato risorse per sostenere i valori di Borsa. I provider degli indici azionari e obbligazionari stanno rimuovendo i titoli russi dai vari benchmark internazionali. L'indice MOEX, che fa prezzo in rubli, sta perdendo il 29% da inizio anno e, da quando ha riaperto le contrattazioni (24/3), il benchmark ha registrato un significativo recupero. Peraltro, anche il rublo ha ottenuto un forte rimbalzo. Il problema è che questi valori sono totalmente disancorati dalla realtà e quindi solamente quando il conflitto bellico si sarà risolto sarà possibile far riprendere le quotazioni in modo trasparente. Non bisogna dimenticare che anche le sanzioni esistenti condizionano l'uscita da questo investimento da parte dei risparmiatori. Purtroppo, gli asset russi sono sostanzialmente congelati e divenuti non cedibili e, conseguentemente, i risparmiatori dovranno allungare in modo significativo l'orizzonte temporale auspicando che il contesto geopolitico migliori.

Il timore è che la fine del conflitto non necessariamente comporterà la fine delle sanzioni e il ripristino della funzionalità dei mercati. Non si può nemmeno escludere che qualche titolo russo, anche importante, possa fallire considerata la crisi economica e finanziaria che colpirà questo paese. Probabilmente solo un celere cambio di regime potrebbe essere in grado di far recuperare le quotazioni degli asset russi in quanto comporterebbe, probabilmente, anche la riduzione della pressione delle sanzioni. Il peso dell'azionario russo negli indici azionari globali diversificati era molto contenuto (0,3%) e c'è da sperare che l'allocazione nei portafogli dei lettori non si discosti molto da quanto era rappresentato dai principali benchmark di investimento.
 

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