Obbligazioni a tasso fisso CRISI UCRAINA, Bond Russia, Ucraina, Gazprom e altro

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale ha deciso di abbassare il tasso guida dal 3% all'11%, rilevando un significativo rallentamento dell'attuale tasso di crescita dei prezzi.
 
I metallurgisti russi hanno avvertito il governo delle perdite nel settore e di una riduzione della produzione se le autorità non tagliano le tasse e indeboliscono il rublo. Lo afferma in una lettera del direttore esecutivo della Russian Steel Association (compresi Severstal, MMK, NLMK ed Evraz) Alexei Sentyurin ai dipartimenti competenti, ha appreso RBC .

Dalla lettera risulta che alcune imprese stanno già subendo perdite e riducendo la produzione, e senza un intervento tempestivo presso le imprese della metallurgia ferrosa, vi sono seri rischi di licenziamento. Sentyurin osserva che a causa delle sanzioni, le forniture devono essere reindirizzate alla Cina e ad altri paesi asiatici, dove le merci vengono vendute a prezzi scontati e, in alcuni casi, anche sottocosto. L'Associazione chiede di prendere atto dell'accisa sull'acciaio liquido introdotta quest'anno e dell'aumento del TFR, nonché di adottare misure per indebolire la moneta nazionale. Perché il costoso rublo non è vantaggioso per il budget e per alcuni esportatori, lo abbiamo spiegato qui .

I metallurgisti russi sono stati tra i primi a trovarsi sotto le sanzioni occidentali, a causa delle quali hanno dovuto riorientare circa 4 milioni di tonnellate di prodotti siderurgici all'anno verso est e venderli con uno sconto fino al 25%, ha scritto in precedenza RBC . Secondo Russian Steel, la quota della direzione asiatica nelle consegne all'esportazione dei metallurgisti supera già il 50% contro il 10-20% prima dell'inizio della "operazione speciale" in Ucraina.
 
Vediamo...wait and see. Ma temo che non sarà un bello spettacolo.

Vogliono far "fallire" Mosca impedendogli di pagare i creditori, cioè scaricando la questione sugli obbligazionisti (socializzazione delle perdite).

Immagino che qualche obbligazionista di quelli grossi stia cercando o abbia già trovato il modo di aprire un conto in Russia per trasferirci i bond.

CDS 5 anni.
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Chissà se le clausole CDS includono anche che uno i soldi ce li ha, ma gli legano le mani. Boh.
 
Vogliono far "fallire" Mosca impedendogli di pagare i creditori, cioè scaricando la questione sugli obbligazionisti (socializzazione delle perdite).

Immagino che qualche obbligazionista di quelli grossi stia cercando o abbia già trovato il modo di aprire un conto in Russia per trasferirci i bond.

CDS 5 anni.
Vedi l'allegato 659570




Chissà se le clausole CDS includono anche che uno i soldi ce li ha, ma gli legano le mani. Boh.
Qualche fondo forse potrebbe fare causa, certo al Governo degli Stati Uniti d'America...
Quindi per quello che riguarda l'eventuale pagamento cedole / rimborso capitale in rubli...anche tu hai capito che i soldi rimarrebbero in un deposito governativo russo?
 
Il Consiglio di Amministrazione di Gazprom raccomanda che i dividendi di paga l'assemblea dei soci per 2021 per un importo di 52.53 rubli. per azione - un record per l'azienda e il mercato azionario russo.

L'importo totale dei pagamenti di dividendi sarà pari a 1 trilioni di 243,570 miliardi di rubli. - 50% del reddito netto adjusted di Gruppo Gazprom per 2021 in base agli IFRS.

L'incontro è stato deciso che si terrà in forma di voto per corrispondenza. Gli azionisti possono votare via Internet, inviare le loro schede elettorali per posta o farli cadere nell'urna elettorale, che sarà installato presso Lakhtinsky Prospekt, 2, 3 costruzione, la costruzione di 1 a San Pietroburgo.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso decisioni su altre questioni relative alla preparazione e lo svolgimento della assemblea degli azionisti.

Per saperne di più - Совет директоров рекомендует выплатить дивиденды за 2021 год в размере 52,53 руб. на акцию – рекорд для «Газпрома» и российского…
 
«Non è vero default, paghiamo in rubli»
Senza ombra di dubbio, il Cremlino darà battaglia. Fin dal suo arrivo al potere Vladimir Putin ha posto la riduzione del debito estero tra le priorità, per non lasciare il Paese nella dipendenza dall’estero vissuta negli anni 90: la ricostruzione della potenza russa è passata anche da questo.
Mosca andrà per vie legali se sarà costretta a violare i propri impegni: «Abbiamo sia i soldi che il desiderio di effettuare i pagamenti», ha risposto oggi 25 maggio via Telegram il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov. Sulla Russia continuano infatti ad affluire pagamenti di gas e petrolio che i prezzi attuali portano anche a un miliardo di dollari al giorno: mentre gli impegni sul debito estero in scadenza da qui alla fine dell’anno sono di 2 miliardi di dollari, su un totale di 20 miliardi di debito in valuta detenuto da stranieri.


«Poiché la mancata estensione della licenza ci rende impossibile rispettare il servizio del debito in dollari – ha avvertito Siluanov – i pagamenti verranno effettuati nella valuta russa». In rubli, con la possibilità di convertirli in un secondo tempo nella valuta di partenza della relativa emissione utilizzando un istituto finanziario russo come agente di pagamento.

Nel tentativo di rinviare lo scontro, il 22 maggio Siluanov ha anticipato di una settimana le due scadenze del 27 maggio: due emissioni di bond per un totale 97,75 milioni di dollari, pagamenti di cui i detentori devono ancora dare conferma.
La scadenza successiva sono due emissioni in dollari per 183,7 e 51,097 milioni dovuti il 23 giugno: tenendo conto del periodo di grazia di 30 giorni, il default diventerebbe possibile a fine luglio, quando dovrebbe avere inizio un confronto su una ristrutturazione resa a sua volta proibitiva dalle sanzioni.

Né il default sarebbe automatico: se il periodo di grazia dovesse scadere in assenza di pagamenti, è necessario che almeno il 25% degli investitori chieda che l’insolvenza sia riconosciuta. La maggior parte dei detentori del debito russo sono in Europa, mentre il Tesoro Usa – spiega il sito Rbk – può impedire i pagamenti a qualunque detentore di obbligazioni internazionali denominate in dollari Usa, ma solo ai detentori americani dei bond denominati in euro. Il 4 maggio scorso la Commissione Ue ha precisato che le sanzioni europee non impediscono al Governo russo i rimborsi sugli Eurobond emessi fino al 9 marzo.

Inoltre, alcuni dei titoli in scadenza entro fine anno hanno l’opzione di pagamento in una valuta alternativa (euro, sterline, franchi svizzeri o anche rubli) nel caso i pagamenti in dollari non risultino possibili per ragioni indipendenti dalla Russia. E le sanzioni, fa notare Rbk, rientrano in questa categoria.
 

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