Obbligazioni a tasso fisso CRISI UCRAINA, Bond Russia, Ucraina, Gazprom e altro (1 Viewer)

russiabond

Il mito, la leggenda.
Luxembourg authorises some frozen Russian assets to be unblocked

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MOSCA (Reuters) - Il ministero delle Finanze lussemburghese ha dichiarato martedì di aver autorizzato il rilascio di alcuni fondi congelati o risorse economiche detenute presso la casa di liquidazione Clearstream dal National Settlement Depository (NSD) russo.

Il rilascio della licenza generale dovrebbe consentire agli investitori russi non sanzionati di trasferire le attività dall'NSD, l'agente di pagamento nazionale della Russia che è stato sanzionato dall'Unione Europea a giugno, ad altre località.

Il ministero delle finanze lussemburghese ha affermato in una nota che i fondi saranno sbloccati "a condizione che tali fondi o risorse economiche siano necessari per la cessazione entro il 7 gennaio 2023 di operazioni, contratti o altri accordi conclusi con, o che coinvolgono in altro modo, tale entità prima del 3 giugno 2022."

Gli analisti di Otkritie Investments hanno scritto che il Lussemburgo sembra aver preso in considerazione numerosi appelli di depositari e investitori russi.

"Questo è un segnale chiaro e positivo che dà motivo di aspettarsi una decisione sulla questione dello sblocco dei titoli degli investitori privati russi", hanno affermato gli analisti di Otkritie.

Di proprietà del gruppo MOEX, che gestisce anche la più grande borsa russa, la NSD, è equivalente alle stanze di regolamento e compensazione Euroclear e Clearstream e svolge un ruolo importante nel sistema finanziario del paese come intermediario con i mercati internazionali.

La Russia aveva pianificato di utilizzare l'NSD per servire gli eurobond, prima che venissero imposte sanzioni contro Mosca per l'invio di decine di migliaia di truppe in Ucraina alla fine di febbraio.

Le sanzioni dell'UE sulla NSD, così come altre misure occidentali volte a limitare l'accesso della Russia all'infrastruttura finanziaria globale, hanno bloccato l'accesso di molti investitori russi ai titoli detenuti in giurisdizioni al di fuori della Russia.

L'NSD ha dichiarato di aver ricevuto la sua prima licenza generale dal regolatore europeo
.

"Commenti e interpretazioni del testo saranno forniti in seguito, dopo aver consultato il consulente legale del gruppo", ha affermato l'NSD.

(Segnalazione di Elena Fabrichnaya e Alexander Marrow; montaggio di Grant McCool)


 
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Levanto

Nuovo forumer
Qui proprio non ci capiamo. Io non so se qualche intermediario sta bloccando i pagamenti di gazprom; ma "il diritto alle cedole" non fa parte dei diritti universali dell'uomo ed ammesso che euroclear o clearstream o altri stiano effettivamente bloccando i pagamenti di gazprom, dubito lo facciano in maniera discrezionale. Ti faccio un esempio. Qualche giorno fa la russia è stata riconosciuta stato promotore del terrorismo dal parlamento europeo. Questo può avere delle conseguenze sull'attività degli intermediari che maneggiano soldi di aziende di stato russe? Non lo so, ma indubbiamente l'attività degli intermediari deve rispettare delle norme. Se vi sono norme che limitano pagamenti da parte di paesi terroristi o soggetti a determinate sanzioni, nulla di più facile che abbiano fermato i pagamenti per questi motivi.


Non capire tutto ciò ed illudersi che in ogni caso se si detiene un bond ed il pagatore ha i soldi, allora si incasserà, porta a sottovalutare la rischiosità di alcuni investimenti. Se ti compri i bond della corea del nord (non credo esistano), dell'Iran o della Cina, in caso di guerra è possibile vengano limitati i pagamenti, non c'è nessun diritto universale alla cedola.

Detto questo, è possibile che domani arrivino i soldi, per me è assolutamente indifferente.

In ogni caso il motivo essenziale per il quale non sono state approvate ulteriori sanzioni/restrizioni è che l'europa ha ancora bisogno di materie prime russe, ma è probabile che lentamente lo scenario cambi e si limitino ulteriormente i rapporti
certo, bisogna sempre vedere chi decide che ci deve essere la guerra, ed a chi devono essere indirizzate le conseguenze delle sanzioni; c’è sempre qualcuno che stila l’elenco degli “ Stati canaglia”.
 

tommy271

Forumer storico
Indubbiamente, sarebbe preferibile.
Preciso che avrei potuto esser anche io trai possessori di bond russi, non li avevo presi per puro caso.
Ma avrei lo stesso identico parere sulla situazione

Anche per me il possesso o meno dei bond russi non implica riguardi nella politica completamente sbagliata di Putin.
Ma dopo aver condannato la Russia, bisogna comunque trovare una via di uscita dalla situazione.
Le guerre iniziano, ma devono finire ... ed occorre trovare una via di uscita perchè solamente gli "ultimi" (da entrambe le parti) sono i veri perdenti.
Come si registrano insofferenze verso i "richiamati" in Russia, non credo che in Ucraina siano tutti contenti di imbracciare un fucile.
Poi nel corso di una guerra, crimini e soprusi si confondono da tutte le parti. E, magari, qualcuno li commette proprio sentendosi nella parte del "giusto".

Ci vorranno decenni prima di ritornare ad una situazione di normalità.
Ma bisogna pur iniziare a fare qualche passo e sbloccare una situazione nella quale siamo tutti perdenti.
Le recriminazioni, da ambo le parti non servono: occorre un cessate il fuoco e risolvere la questione attorno ad un tavolo ... specie tra persone che parlano la stessa lingua.
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
Il Belgio, dopo il Lussemburgo, ha rilasciato il permesso di sbloccare parte delle attività di NSD
Il Belgio, insieme al Lussemburgo, ha rilasciato un permesso per sbloccare i beni del National Settlement Depository (NSD) fino al 7 gennaio, riferisce Interfax, citando il primo vicepresidente della Banca centrale, Vladimir Chistyukhin. NSD sta esaminando i prossimi passi.
"Penso che molti di voi abbiano sentito che proprio ieri i governi del Lussemburgo e del Belgio hanno deciso di consentire a Euroclear, come il più grande sistema internazionale di deposito, di sbloccare parte dei titoli russi", ha detto Chistyukhin durante una conferenza al MGIMO.
Secondo Vladimir Chistyukhin, NSD sta attualmente "affrontando la questione di capire cosa dà questa autorizzazione, non manca molto, fino al 7 gennaio 2023, e, di conseguenza, quali titoli possono essere ritirati da Euroclear ad altri depositari". Pertanto, ha aggiunto, gli investitori russi avranno il diritto di utilizzare i beni.
A marzo, dopo l'inizio dell'operazione militare russa in Ucraina, i depositari europei Euroclear e Clearstream hanno bloccato i conti di NSD, a causa del quale alcuni dei titoli degli investitori russi sono stati congelati. Secondo la Banca di Russia, l'importo dei titoli bloccati di proprietà dei residenti russi è di circa 6 trilioni di rubli.
Il 3 novembre, NSD ha presentato ricorso al Consiglio dell'UE per contestare le sanzioni e ha ricevuto una risposta. Ieri, 20 dicembre, il ministero delle Finanze lussemburghese ha autorizzato lo sblocco di parte dei beni congelati di NSD. Secondo gli esperti si può parlare di 4,3 miliardi di euro.
Inoltre, Alfa Capital, Veles Capital, BCS si è rivolta al Ministero delle Finanze del Lussemburgo per ottenere licenze individuali che consentano loro di sbloccare i beni congelati. Richieste simili al Ministero delle Finanze belga (dove opera Euroclear), oltre a queste società, sono state inviate da Alfa Investments, Tinkoff Bank.
Per maggiori dettagli, vedere il materiale di Kommersant "Il Lussemburgo si è avvicinato agli investitori russi" .
Milena Kostereva
 

breni

Forumer attivo
Anche per me il possesso o meno dei bond russi non implica riguardi nella politica completamente sbagliata di Putin.
Ma dopo aver condannato la Russia, bisogna comunque trovare una via di uscita dalla situazione.
Le guerre iniziano, ma devono finire ... ed occorre trovare una via di uscita perchè solamente gli "ultimi" (da entrambe le parti) sono i veri perdenti.
Come si registrano insofferenze verso i "richiamati" in Russia, non credo che in Ucraina siano tutti contenti di imbracciare un fucile.
Poi nel corso di una guerra, crimini e soprusi si confondono da tutte le parti. E, magari, qualcuno li commette proprio sentendosi nella parte del "giusto".

Ci vorranno decenni prima di ritornare ad una situazione di normalità.
Ma bisogna pur iniziare a fare qualche passo e sbloccare una situazione nella quale siamo tutti perdenti.
Le recriminazioni, da ambo le parti non servono: occorre un cessate il fuoco e risolvere la questione attorno ad un tavolo ... specie tra persone che parlano la stessa lingua.

Sarebbe preferibile fermare il conflitto e trovare accordi, ma quali accordi? Per ora mi pare che ogni proposta di dialogo sia stata solamente tattica e motivata da esigenze di propaganda o belliche. D'altra parte un accordo al ribasso segnerebbe probabilmente la fine politica e forse non solo politica di Putin e di alcuni dei suoi fedelissimi, e questo Putin lo sa. Difficile che Putin possa internamente giustificare 100mila morti con l'aver ottenuto l'indipendenza dall'Ucraina di piccoli territori. Ma accordi che concedano a Putin la possibilità di presentarsi come vittorioso non possono viceversa esser accettati dagli ucraini. In sostanza a me pare che per ora manchino i presupposti per un cessate il fuoco e la ricerca di accordi.
Se russi ed ucraini lo volessero, un accordo di qualche tipo lo troverebbero.
****
E' vero che in generale non tutti saranno favorevoli ad andare a combattere, ma credo che in buona parte lo siano, difficile che un esercito possa combattere se più della metà dei militari vorrebbe ribellarsi e fuggire.

*****

Dal punto di vista dei bond e titoli vari, mi pare che la situazione abbia un contorno relativamente chiaro:

*)istituzioni europee ed Us che han limitato i rapporti con la russia lasciando però delle finestre aperte per evitare danni eccessivi all'economia


*)sanzioni incrementali che verosimilmente andranno a colpire ulteriormente alcuni settori man mano che ci si renda meno dipendenti dalla russia. Non credo ci voglia molto a stabilire che gli intermediari non possono più maneggiare soldi di aziende di stato russe, ad esempio poichè dichiarate complici di atti di terrorismo. Se non lo si è fatto completamente sinora è per via della necessità di preservare alcuni settori economici.

*) vi è comunque il rischio che sia la russia a decidere di smetter di pagare, ad esempio poichè, magari a corto di valuta estera, tra qualche mese e dopo altre esplosioni di gasdotti, potrebbe divenir materialmente difficile esportare gas verso l'europa e allora perchè pagare se i soldi scarseggiano ed in ogni caso si esporta pochissimo?

*)naturalmente è anche possibile che l'europa valuti di non poter tagliare ulteriormente i rapporti con la russia, il futuro è tutto da scrivere. Diciamo che in generale sin dall'inizio di questa storia la miglior prospettiva per i titoli russi mi è parsa quella di una rapida disfatta russa e cambio di regime, in caso contrario credo che dureranno a lungo sanzioni e blocchi.
Nel caso di disfatta ucraina/accordo anche solo parzialmente favorevole alla russia, non mi attenderei l'eliminazione delle sanzioni; non ho mai capito bene la posizione dei bondisti ed in generale di detentori di titoli russi sovente a favore di accordi abbastanza favorevoli alla russia o speranzosi di una disfatta ucraina: secondo me nel caso di disfatta ucraina o accordi anche solo parzialmente favorevoli a Putin, le sanzioni restano a tempo indeterminato. Però queste son solo opinioni e supposizioni...
 
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tommy271

Forumer storico
Sarebbe preferibile fermare il conflitto e trovare accordi, ma quali accordi? Per ora mi pare che ogni proposta di dialogo sia stata solamente tattica e motivata da esigenze di propaganda o belliche. D'altra parte un accordo al ribasso segnerebbe probabilmente la fine politica e forse non solo politica di Putin e di alcuni dei suoi fedelissimi, e questo Putin lo sa. Difficile che Putin possa internamente giustificare 100mila morti con l'aver ottenuto l'indipendenza dall'Ucraina di piccoli territori. Ma accordi che concedano a Putin la possibilità di presentarsi come vittorioso non possono viceversa esser accettati dagli ucraini. In sostanza a me pare che per ora manchino i presupposti per un cessate il fuoco e la ricerca di accordi.
Se russi ed ucraini lo volessero, un accordo di qualche tipo lo troverebbero.
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E' vero che in generale non tutti saranno favorevoli ad andare a combattere, ma credo che in buona parte lo siano, difficile che un esercito possa combattere se più della metà dei militari vorrebbe ribellarsi e fuggire.

*****

Dal punto di vista dei bond e titoli vari, mi pare che la situazione abbia un contorno relativamente chiaro:

*)istituzioni europee ed Us che han limitato i rapporti con la russia lasciando però delle finestre aperte per evitare danni eccessivi all'economia


*)sanzioni incrementali che verosimilmente andranno a colpire ulteriormente alcuni settori man mano che ci si renda meno dipendenti dalla russia. Non credo ci voglia molto a stabilire che gli intermediari non possono più maneggiare soldi di aziende di stato russe, ad esempio poichè dichiarate complici di atti di terrorismo. Se non lo si è fatto completamente sinora è per via della necessità di preservare alcuni settori economici.

*) vi è comunque il rischio che sia la russia a decidere di smetter di pagare, ad esempio poichè, magari a corto di valuta estera, tra qualche mese e dopo altre esplosioni di gasdotti, potrebbe divenir materialmente difficile esportare gas verso l'europa e allora perchè pagare se i soldi scarseggiano ed in ogni caso si esporta pochissimo?

*)naturalmente è anche possibile che l'europa valuti di non poter tagliare ulteriormente i rapporti con la russia, il futuro è tutto da scrivere. Diciamo che in generale sin dall'inizio di questa storia la miglior prospettiva per i titoli russi mi è parsa quella di una rapida disfatta russa e cambio di regime, in caso contrario credo che dureranno a lungo sanzioni e blocchi.
Nel caso di disfatta ucraina/accordo anche solo parzialmente favorevole alla russia, non mi attenderei l'eliminazione delle sanzioni; non ho mai capito bene la posizione dei bondisti ed in generale di detentori di titoli russi sovente a favore di accordi abbastanza favorevoli alla russia o speranzosi di una disfatta ucraina: secondo me nel caso di disfatta ucraina o accordi anche solo parzialmente favorevoli a Putin, le sanzioni restano a tempo indeterminato. Però queste son solo opinioni e supposizioni...

L'accordo dovrà essere di reciproca soddisfazione che conceda a Putin i territori attualmente conquistati nel Donbass e il riconoscimento dell'acquisizione della Crimea. Non si può umiliarlo ulteriormente e creare poi un possibile vuoto di potere dagli effetti potenzialmente disastrosi.
L'Ucraina avrà le necessarie garanzie, senza entrare formalmente nell'Alleanza Atlantica (già ora è quasi dentro, con il supporto militare). Avrà tutto il supporto e l'indipendenza necessaria.

Per quanto riguarda il futuro economico della Russia sono moderatamente ottimista.
Contrariamente all'Ucraina, il paese è intatto con tutto il suo potenziale.
Il paese continuerà a vivere sulle commodities e l'economia resterà quella di un paese emergente.
L'Europa ritornerà a fare affari, evitando di far sbilanciare il paese verso oriente.

Il nostro continente non può fare a meno del gas russo per almeno altri 5 anni.
Mi auguro che le cose si aggiustino per il prossimo anno.
Dato che non credo alle coincidenza (viaggio Zelensky a Washington e Medvedev a Pechino) è probabile che una trattativa sia già iniziata.
 

demox000

Forumer attivo
non è questione di etica e morale, ma di convenienza: a me non pare per nulla conveniente continuare a finanziare chi usa risorse per costruire armi, anche nucleari, con le quali ci minaccia. Mi pare anzi ottima cosa che venga limitata la prosecuzione di tali flussi finanziamenti

Non mi pare che qui si tratti di finanziare la guerra (che semmai lo è già stata in passato, da tutti i lati) ma di venire in possesso dei propri soldini già prestati. Se è GAZ che non paga, è un conto; se è un'istituzione occidentale a trattenere i fondi, è ben altro conto, e con questa mossa non sta affatto impedendo i finanziamenti, anzi. Piuttosto fa un favore alla Russia che la prossima volta se li tiene davvero...
 

SirLux

White Cavalier
Contrariamente a quanto lessi qualche giorno fa sulla risposta di una banca sullo stile "non si preoccupi che si risolve a breve" la mia che è differente mi scrive:
la depositaria ha risposto al nostro sollecito, comunicando che non ci sarà il pagamento della cedola per la valuta attesa.
Passi la perentorietà ma quello che stupisce è LA VALUTA ATTESA come se la questione fosse sui $
 

steff

Forumer storico
Contrariamente a quanto lessi qualche giorno fa sulla risposta di una banca sullo stile "non si preoccupi che si risolve a breve" la mia che è differente mi scrive:
la depositaria ha risposto al nostro sollecito, comunicando che non ci sarà il pagamento della cedola per la valuta attesa.
Passi la perentorietà ma quello che stupisce è LA VALUTA ATTESA come se la questione fosse sui $

forse si riferiscono al "giorno di valuta" inteso come giorno di pagamento.
 

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