Da oggi i massimi si sono visti....11/10/2009 !! (2 lettori)

cismax

Forumer storico
possibile tutto ,però la odierna diffusione degli ETF e il loro meccanismo(ricordo che esistono degli etf leva 3 ,se long, 1 -30 dovuto a blocco di contrattazione per giorni lo azzera completamente)
mi fanno pensare remota questa ipotesi

ciao marco
scusa deltazero, leva 3 sull'indice? tipo?
io sono fermo alla leva 2...
 

magiel

trendisyourfriend
FIBMASTER


grazie per aver riproposto i grafici.....molto interessante l'individuazione di quei movimenti evidenziati.....e che non mi risulta altri abbiano rilevato...

quindi, nonostante ho letto il tuo consiglio di ieri mattina di uscire dallo short su cui ti eri posizionato giorni prima ( e magari ti avessi seguito....ma poi altri impegni mi hanno distratto ) sei del sempre del parere del prosieguo dello storno o correzzione....DJ poco sotto 10.000.....

buon week end :)
 

magiel

trendisyourfriend
scusa deltazero, leva 3 sull'indice? tipo?
io sono fermo alla leva 2...


verifica però la tassazione...però sono interessanti:

fiscalità e gli ETF Il regime fiscale degli ETF è equiparato, in Italia, a quello degli OICR (Organismi di Investimento Collettivo).
I proventi derivanti dagli ETF rientrano in due differenti tipologie di reddito:

redditi da capitale: derivante dai dividendi percepiti e dall'incremento di valore netto delle quote (NAV)
redditi diversi: ossia il capital gain/capital loss derivante dalla discrepanza tra i prezzi di compravendita ed il valore effettivo delle quote, misurato tramite i NAV dei giorni in cui vengono effettuate le transazioni.

I redditi da capitale, oltre ai dividendi eventualmente percepiti, sono pari alla differenza tra il valore del NAV del giorno in cui le quote dell'ETF sono state vendute ed il valore del NAV del giorno in cui le quote dell'ETF sono state acquistate. La differenza viene usualmente definita "delta NAV".
I redditi diversi, invece, si ottengono sottraendo il delta NAV dalla differenza determinata dal prezzo di vendita dell'ETF ed il prezzo di acquisto dello stesso.
Formalizzando il tutto otteniamo: Reddito da capitale = (Navv – NAVa)
Reddito diverso = (Pv – Pa) – (NAVv – NAVa)
dove
Pa = il prezzo di acquisto pagato in Borsa;
NAVa = il valore (NAV) della quota del giorno di acquisto;
Pv = prezzo di vendita incassato in Borsa;
NAVv = valore (NAV) della quota del giorno di vendita.
Per chiarire il concetto facciamo un esempio numerico ipotizzando che:

la quota sia stata acquistata al prezzo di 100€;
il NAV della quota al momento dell'acquisto fosse di 96€; il prezzo di vendita della quota sia di 120€; il NAV della quota al momento della vendita sia di 110€ .
Il reddito da capitale sarà pari alla differenza tra il NAV della quota alla vendita ed il NAV della quota all'acquisto:
Reddito da capitale = (NAVv – NAVa) = (110 –96) = 14
Il reddito diverso (capital gain-loss) sarà pari alla differenza tra i prezzi d'acquisto e di vendita, al netto del delta NAV:
Reddito diverso = (Pv – Pa) - (NAVv – NAVa)
= (120 - 100) - (110 - 96) = 6

A seconda che l'ETF sia armonizzato (quotato a Milano, per intenderci) o non armonizzato (quelli quotati all'Amex, ad esempio) varierà l'aliquota d'imposta applicata in sede di tassazione.
Per un ETF armonizzato e per un investitore che scelga un regime fiscale amministrato, la banca applicherà sui redditi da capitale e sui redditi diversi una ritenuta a titolo d'imposta con aliquota del 12.5%.
Più sfavorevole il regime fiscale relativo agli ETF non armonizzati.
Sempre in ipotesi di regime fiscale amministrato, la banca applicherà ai "redditi da capitale" una ritenuta a titolo di acconto del 12.5% , ma tali redditi dovranno poi essere indicati in sede di dichiarazione dei redditi e saranno assoggettati ad aliquota marginale sul reddito. Sui redditi diversi, invece, l'intermediario applicherà un'imposta sostitutiva del 12.5% e tali redditi non dovranno essere indicati in sede di dichiarazione dei redditi.
A livello fiscale, quindi, gli ETF non armonizzati risultano penalizzati rispetto a quelli armonizzati in quanto i redditi da capitale sono assoggettati all'aliquota marginale, di norma superiore al 12.5%.

Ciò fa sì che, almeno per adesso, i privati dovrebbero rinunciare ad investire negli ETF non armonizzati, specialmente quando esista l'ETF equivalente armonizzato. Per distinguere un ETF armonizzato da uno non armonizzato è necessario leggere il prospetto informativo e il regolamento ma, volendo semplificare, possiamo affermare che tutti gli ETF quotati al di fuori dell'Unione Europea non sono armonizzati. La gran parte degli ETF quotati nei Paesi dell'area euro sono armonizzati. In particolare tutti gli ETF quotati in Borsa Italia sono armonizzati. Su Xetra ed Euronext, invece, è necessaria maggiore cautela essendo quotati anche prodotti non armonizzati.


 

magiel

trendisyourfriend
possibile tutto ,però la odierna diffusione degli ETF e il loro meccanismo(ricordo che esistono degli etf leva 3 ,se long, 1 -30 dovuto a blocco di contrattazione per giorni lo azzera completamente)
mi fanno pensare remota questa ipotesi

ciao marco


ciao Delta....dobbiamo rivedere i 21200....:up:
 

spmib10000

Banned
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:down:
 

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