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Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio

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SACRIFICI E TASSE SU TASSE, IL DEBITO PUBBLICO CONTINUA A SALIRE., SIAMO A QUOTA 2.100 MILIARDI. MA ALLORA DOVE VANNO A FINIRE I SOLDI CHE PAGHIAMO!?! LI USANO PER PAGARE GLI INTERESSI SUL DEBITO, CHE CI COSTANO 80-100 MILIARDI DI EURO AL...L'ANNO!!! (SI, MILIARDI, NON MILIONI)

NEGLI ULTIMI 20 ANNI ABBIAMO PAGATO PIU' DI 3.000 MILIARDI DI EURO SOLO DI INTERESSI.

IL DEBITO PUBBLICO NON E' DOVUTO AGLI SPRECHI E ALLE RUBERIE DELLA CASTA, COME PENSANO MOLTI CITTADINI GRAZIE ALLA DISINFORMAZIONE MEDIATICA-POLITICA.

IL DEBITO PUBBLICO E' LA DIRETTA CONSEGUENZA DEL SISTEMA MONETARIO BASATO SUL DEBITO E GESTITO DA ISTITUTI PRIVATI CHE INCASSANO IL SIGNORAGGIO SULLA STAMPA DEL DENARO, INDEBITANDO LO STATO E FACENDOLO PAGARE AI CITTADINI ATTRAVERSO LE TASSE. UNA VERA TRUFFA, TACIUTA VERGOGNOSAMENTE DAI MEDIAAltro...






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BANCA D'ITALIA E BANCA CENTRALE EUROPEA SONO S.P.A. IN MANO A PRIVATI. Ti sembra strano? INFORMATI E SPARGI LA VOCE!

Il SIGNORAGGIO è una truffa monetaria e psicologica a cui tutti noi siamo soggetti. Questa truffa si nasconde e si potenzi...a dietro una cortina di silenzio e di morte e ha attraversato gli ultimi 300 anni senza lasciar trapelare nulla della propria esistenza.

Perché non si spiega ai cittadini che la BANCA D'ITALIA è una SOCIETA' PER AZIONI che APPARTIENE A PRIVATI e che pertanto non è per niente la Banca “di” ITALIA?

Mette in mostra, già nel nome, un’esplicita FRODE perché la preposizione “di” che esprime il possesso, non corrisponde alla realtà. La Banca “d’Italia” dovrebbe chiamarsi Banca di “Intesa San Paolo IMI, di Unicredit Capitalia” o meglio “Banca di Giovanni Bazoli” o chi per lui.

I proprietari della Banca d’Italia sono per l’85% circa banchieri privati, per il 10% circa assicuratori privati e per un piccolo residuo anche lo Stato attraverso l’Inps.

La BANCA CENTRALE EUROPEA, che da quando è stata istituita la moneta unica “emette” il denaro che adoperiamo tutti nell’area euro è anch’essa una SOCIETA' PER AZIONI PRIVATA e il termine “emettere” è di una assoluta ambiguità. Che significa?

Quello che noi spontaneamente penseremmo, ossia che la banca fabbrica il denaro materialmente nella quantità e del valore indicatogli dal nostro Stato, ossia dall'Italia attraverso il ministero dell’Economia? No, non è così; la realtà non corrisponde per nulla a ciò che sembrerebbe logico e naturale. In base ad un accordo assurdo con i politici dei singoli stati sovrani, per il quale nessun cittadino è stato consultato, come altre banche centrali, compresa la FED americana, si comporta come se fosse proprietaria del denaro che produce materialmente e che “emette” e che dà allo Stato italiano acquistando BOT o altri titoli di stato per pari valore: a questo punto già creditrice della somma che ha dato allo stato, vende ad altre banche i BOT che ha acquistato a costo ZERO e incamera il ricavato. A questo ricavato è stato dato il nome di “SIGNORAGGIO” (dal termine “Signore” ovvero colui che in passato emetteva il denaro).

Si crea in questo modo un CIRCOLO PERVERSO dello Stato che deve pagare gli INTERESSI sui titoli che ha emesso per avere il denaro dalla Banca centrale. Lo Stato è costretto perciò a continuare a chiedere alla Banca Centrale di emettere altro denaro aumentando a dismisura il DEBITO PUBBLICO che tanto ci angustia. Per ridurre il quale siamo costretti a quelle misure “lacrime e sangue” che i BANCHIERI hanno preteso sotto la minaccia del possibile fallimento degli Stati.

E’ la somma che “dobbiamo ai banchieri” perché sono loro a “creare” e a produrre il denaro e a metterlo a disposizione dietro il pagamento di interessi, la cui entità è anch’essa fissata dai banchieri.

La verità è che i banchieri ci prendono in giro, ci scherniscono, tanta è l’imbecillità, l’inerzia sulle quali possono contare.

I banchieri della Banca d’Italia, come quelli della Banca Centrale Europea, sono dei privati cittadini, ricchi a dismisura, ma privati, non eletti da nessuno. Occupano il posto che occupano perché sono i proprietari della Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea, ne sono azionisti “partecipanti”.

Naturalmente questi nomi di Banche ci servono a ben poco senza conoscere l’identità delle persone che ne sono proprietarie, identità che però non è facile da scoprire. Se ne sta occupando il Centro Studi Monetari Marco Saba.

La domanda chiave, quella più inquietante di tutte è: perché i politici hanno acconsentito a questa determinante perdita del loro potere, consegnandolo ai banchieri? Perché ammesso pure che vi fossero stati costretti, non lo rivelano ai cittadini chiedendo il loro sostegno per riappropriarsene? Ne vengono ripagati in denaro e in altre forme? Vengono aiutati nella campagne elettorali, vengono collocati in posti di potere? Tutto questo sarà sicuramente vero ma non rappresenta neanche minimamente una risposta esauriente. E’ il silenzio di tutti quelli che sanno che impedisce di capire fino in fondo come stiano le cose. E’ un silenzio che non trova spiegazioni. Tutti gli autori che parlano del sistema bancario (pochi peraltro) e della inspiegabile truffa della creazione del denaro da parte delle Banche Centrali come per esempio Elio Lannutti, Marco della Luna, David Icke, ritengono che il silenzio sia dovuto al fatto che chi ha tentato di ribellarsi è stato ucciso.

L’esempio più eloquente è l’uccisione di ben tre presidenti degli Stati Uniti, GARFIELD, LINCOLN E KENNEDY, i quali avevano provato a sottrarsi al potere dei banchieri fabbricando del denaro in proprio, ossia dando l’ordine a una banca di emettere dei dollari di proprietà dello Stato. Molti ritengono che anche il fratello di John, Robert Kennedy, sia stato ucciso per lo stesso motivo, in quanto a conoscenza della decisione di togliere l’emissione del denaro alla FED e intendeva tenervi fede presentandosi alle elezioni presidenziali. Ci si domanda come mai gli americani, soprattutto dopo l’assassinio di John Kennedy, avvenuto pochi giorni dopo che aveva messo in circolazione i primi “nuovi” dollari, non abbiano fatto la rivoluzione necessaria per liberarsi da questa tirannia.

Per quanto riguarda l’Europa il punto determinate, tuttavia, quello che ha creato una situazione del tutto nuova, si è verificato con l’opera dei tre Club più importanti nell’area Europea: il BILDERBERG, La COMMISSIONE TRILATERALE, ASPEN INSTITUTE.

Tramite il sistema messo in atto di selezione dei personaggi più adatti, di collocazione nelle poltrone vitali per la gestione del potere degli stessi uomini, scambiandoli l’uno con l’altro, a poco a poco è stato raggiunto lo scopo principale: I BANCHIERI HANNO INCOMINCIATO AD OCCUPARE, AI MASSIMI LIVELLI, I POSTI DEI POLITICI. Si è trattato di un passo fondamentale per giungere all’assolutizzazione del potere nelle loro mani, ovviamente non eletti da nessuno e non controllati da nessuno.

Di fatto, possedendo la produzione e l’accumulo del denaro, i Banchieri non hanno che da distribuire nella maniera opportuna poche decine di persone nei posti vitali per avere in mano e poter tirare i fili degli avvenimenti.

La costruzione dell’UNIONE EUROPEA è servita soprattutto a questo ribaltamento: i banchieri governano, i politici eseguono. Per ora il grande gioco è riuscito, anche perché sembra che nessuno se ne sia accorto.

L’Unione Europea ha assunto, infatti, con il TRATTATO DI MAASTRICHT, ossia con l’esplicito primato dei banchieri, comportamenti autoritari e coercitivi che hanno già limitato la libertà in molti campi. Il loro sigillo lo hanno messo naturalmente là dove sanno bene che tutto il resto ne dipende: l’uso del denaro. Ridurre al minimo la quantità di contante disponibile, costituisce il massimo del controllo e, quindi, il massimo del dispotismo.

Ida MagliAltro...






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fonta abbattiamo la frode bancaria e il signoraggio
 
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scusate il verso. moneta legale a corso forzoso. pezzi buoni ,anno di emissione 2002 x entrambi i pezzi. ma uno dei 2 governatori che ha posto la firma nn era in carica
 
<LI class="cat-item cat-item-359786">Imperialismo <LI class="cat-item cat-item-208768">Geopolitica <LI class="cat-item cat-item-1264196">Covert Operation <LI class="cat-item cat-item-48419">Eurasia <LI class="cat-item cat-item-210045">Difesa <LI class="cat-item cat-item-758">Tecnologia <LI class="cat-item cat-item-7741">Storia <LI class="cat-item cat-item-70990014">Bolivarismo <LI class="cat-item cat-item-2805">Varie Ucraina, tra droni e prestiti a vuoto

marzo 15, 2014 Lascia un commento

Alessandro Lattanzio, 15/3/2014
Un altro drone dell’esercito degli Stati Uniti veniva catturato in Crimea, a Turetskij Val, secondo il gruppo aziendale militare Rostekhnologij. “Il drone volava a circa 4000 metri ed era praticamente invisibile da terra. E’ stato possibile interrompere i contatti con gli operatori statunitensi con il sistema EW (Guerra Elettronica) Avtobaza. Il drone compiva un atterraggio di emergenza, cadendo così intatto nelle mani delle forze d’autodifesa di Crimea. L’UAV MQ-5B, a giudicare dal suo numero di identificazione, appartiene alla 66.ma Brigata da ricognizione USA di stanza in Baviera e che dispone di 18 droni MQ-5B“. All’inizio di marzo, la Brigata statunitense è stata trasferita presso Kirovograd, da dove i droni compiono i raid sulla Crimea e la frontiera russa. In precedenza, tali droni erano apparsi nella regione di Kherson, in Crimea.
In relazione alle attività della NATO in prossimità delle frontiere bielorusse, il Segretario Generale della CSTO Nikolaj Bordjuzha ha affermato, “Non possiamo ignorare le attività del gruppo aereo della NATO in prossimità delle frontiere bielorusse. Non consideriamo la Russia partecipe del conflitto e non prepariamo misure in risposta a ciò che accade in Ucraina. Naturalmente monitoriamo la situazione e pensiamo che sia prematuro adottare misure nel quadro della CSTO“. Vasilij Alekseenko, membro del Comitato Permanente per la Sicurezza Nazionale della Camera dei Rappresentanti di Minsk, dichiarava che le esercitazioni della NATO presso il confine bielorusso con Polonia e Lituania erano motivi sufficienti per adottare misure per garantire la sicurezza dello Stato. “Dobbiamo analizzare la situazione con chiarezza e prendere decisioni appropriate“, ha detto il deputato aggiungendo che le forze armate, le truppe degli interni e di frontiera, e il Ministero delle Emergenze devono difendere gli interessi della Bielorussia, completando la prima fase delle esercitazioni di prontezza al combattimento delle Forze Armate. Il Presidente Aleksandr Lukashenko ha indicato l’avvio della seconda fase delle esercitazioni, “Il governo non può stare fermo. Oggi chi attende viene superato. Facciamo la cosa giusta proteggendo l’indipendenza e la sicurezza del nostro Stato“. In Polonia e Lituania, vicino ai confini bielorussi “vengono schierate forze aeree da Italia e Gran Bretagna. Cosa vorrebbero fare ai confini della Bielorussia? L’alleanza cerca di mostrare il suo livello di efficienza. Pertanto, la Bielorussia adotta misure appropriate“, ha detto Vassilij Alekseenko. “La risposta della Bielorussia alla presenza di forze NATO in prossimità dei confini bielorussi è assolutamente lecita”, dichiara il Presidente della Commissione Permanente per gli Affari Internazionali della Camera dei Rappresentanti della Bielorussia Nikolaj Samosejko, commentando la sessione del Consiglio di Sicurezza del 12 marzo, quando è stato deciso l’invio di 15 aerei russi nel territorio vicino alle esercitazioni della NATO. Infatti, 6 jet da combattimento Su-27 e 3 aerei da trasporto militare russi con personale di supporto a bordo arrivavano il 14 marzo nella base aerea bielorussa di Bobrujsk, in linea con l’accordo bilaterale sulla protezione congiunta dello spazio aereo dell’Unione. Gli aerei rafforzano i quattro caccia russi Su-27 Flanker della vicina base aerea di Baranovicy. “La decisione è stata presa in risposta all’esercitazione della NATO presso i nostri confini, e questa decisione non contraddice il quadro giuridico, in particolare il trattato dello Stato dell’Unione di Russia e Bielorussia. Bielorussia e Russia sono interessate alla stabilizzazione della situazione in Ucraina al più presto possibile, con l’adozione di decisioni equilibrate nell’interesse delle nazioni e nel massimo rispetto della legalità. Non possiamo non preoccuparci dello stato dell’ordine in Ucraina. I popoli di Bielorussia, Russia e Ucraina sono alleati per storia, geografia e legami economici. Pertanto, collaboreremo e siamo interessati alla rapida soluzione della crisi politica ucraina“. Anche le forze armate russe intensificano le manovre militari in varie regioni confinanti con l’Ucraina. “L’obiettivo principale è verificare il grado di preparazione delle unità militari e condurre missioni di combattimento su terreni sconosciuti. I comandanti dei reparti si addestrano all’organizzazione di vari tipi di combattimento, apprendendo a pensare in modo non stereotipato, ingannare il nemico e ottenere la sorpresa” dichiarava il ministero della Difesa russo. Diverse unità di fanteria meccanizzata, artiglieria, distaccamenti ferroviari e fanteria aviotrasportata, le truppe russe d’elite, sono state trasferite nella regione di Rostov, al confine con l’Ucraina, per partecipare alle esercitazioni che simulano situazioni reali di combattimento. Sono iniziate anche le grandi manovre della difesa aerea nelle regioni occidentali della Russia, ai confini con l’Ucraina. Il ministro della Difesa ucraino Igor Tenjukh riconosceva che 220000 soldati russi sono dispiegati lungo il confine con l’Ucraina, un contingente superiore a tutte le truppe dell’esercito ucraino.
Il parlamento ucraino ha votato la creazione della Guardia nazionale nell’ambito del ministero degli Interni e che svolgerà diverse attività nella sicurezza ucraina, tra cui “la protezione delle frontiere del Paese e la lotta contro il terrorismo“. Nel frattempo, due persone sono state uccise a Kharkov, nella notte del 14 marzo, assassinate dai fascisti di Fazione Destra che avevano aggredito gli attivisti antifascisti di Oplot e preso tre ostaggi. La polizia alla fine ha arrestato i terroristi e liberato gli ostaggi. Il gruppo di 40 squadristi armati si era barricato nella sede locale del movimento neonazista, da cui sparava e lanciava bombe molotov contro gli attivisti anti-Maidan. Due persone sono state uccise nella sparatoria e almeno altre quattro ferite. La polizia prese d’assalto l’edificio arrestando 30 terroristi. “Abbiamo iniziato ad identificarli, non avendo passaporti addosso“. Secondo l’attivista locale Sergej Judaev, le autorità locali coprivano i fascisti di Fazione Destra cercando di nascondere il fatto che il gruppo avesse un deposito di armi nell’edificio. Judaev ha anche confermato che l’8 marzo lo stesso gruppo aveva attaccato diversi attivisti che tornavano da un raduno anti-Majdan. Judaev ha detto che il nuovo capo della polizia locale è stato nominato dalla “giunta” Kiev, e per ciò copriva i crimini di Fazione Destra. Contemporaneamente ad una manifestazione nazi-atlantista indetta a Mosca dai locali agenti dell’ambasciata USA (tra cui lo pseudo-comunista Udaltsov) e che ha raccolto 3000 squadristi locali e ucraini, la polizia arrestava un gruppo di sei terroristi nazisti ucraini, giunto in città per organizzare tumulti. Infine il ministero degli Esteri russo dichiarava di prendere in considerazione la richiesta di proteggere i civili in Ucraina dagli attacchi dei nazisti ucraini che perpetuano violenze. “La Russia riceve numerose richieste per proteggere i civili“; secondo il ministero russo vi sono “rapporti allarmanti” su un “convoglio di mercenari armati” di Fazione Destra diretto a Donetsk, Kharkov e Lugansk, dopo che i capi del gruppo fascista hanno annunciato “l’apertura del fronte orientale.
Il 14 marzo, il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, in cui “ha sottolineato che la decisione di tenere il referendum in Crimea è in linea con le disposizioni del diritto internazionale e con la Carta delle Nazioni Unite“. Inoltre, durante il suo incontro con il segretario di Stato USA John Kerry, il capo della diplomazia russa Sergej Lavrov ha espresso la “profonda preoccupazione” di Mosca sul fatto che nessuno fermi gli estremisti mentre “le provocazioni continuano come le violenze” in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, dopo i colloqui a Londra con il segretario di Stato USA John Kerry, affermava che “Siamo in disaccordo sulle misure da adottare, non abbiamo bisogno di una struttura internazionale per esaminare le relazioni russo-ucraine“, ricordando che “la crisi non è dovuta alla Russia. La Crimea per la Russia significa molto di più che le isole Comore per la Francia o le Malvinas per la Gran Bretagna… La Crimea non può essere studiata al di fuori del contesto storico. È possibile mantenere l’ordine in questa penisola con le milizie d’autodifesa, determinate ad impedire il ripetersi di Majdan”. Durante l’incontro, Lavrov ha espresso la “profonda preoccupazione” di Mosca per il fatto che nessuno trattenga i radicali dal “perpetrare provocazioni e violenze” in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha parlato anche con il primo ministro inglese David Cameron e il ministro degli Esteri William Hague. Cameron ha ribadito le minacce delle sanzioni contro la Russia già avanzate dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Mosca comunque ha inserito molti “ministri” golpisti nella lista dei ricercati dell’Interpol per la loro collusione con il terrorismo. In sostanza, conclude Lavrov, dopo il vertice con il segretario di Stato John Kerry e i capi inglesi, “Non abbiamo una visione comune della situazione in Ucraina. Sussistono le differenze“. Il ministro russo ha aggiunto che Mosca rispetterà la volontà del popolo di Crimea nel prossimo referendum per l’indipendenza del 16 marzo, per decidere se staccarsi dall’Ucraina e aderire alla Russia. Lavrov ha detto che questo referendum è conforme al diritto internazionale, e la regione deve essere trattata come il Kosovo, che dichiarò l’indipendenza dalla Serbia nel 2008. Lavrov ha detto anche che se il Kosovo è un caso speciale per l’occidente, la Crimea lo è ancor di più per la Russia. Stati Uniti ed Unione europea sostengono il governo golpista ucraino contro la Crimea, minacciando la Russia di sanzioni per il suo atteggiamento. Lavrov ha commentato tale minaccia come controproducente. Infatti, in un comunicato di questa settimana, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto: “esaminiamo una serie di misure economiche e diplomatiche per isolare la Russia e colpirne l’economia e lo status mondiale“. Il ministro degli Esteri inglese William Hague ha promesso che la Russia “pagherà a caro prezzo” la Crimea. Una delle possibili sanzioni di Stati Uniti e UE contro la Russia è l’embargo sul petrolio russo. Ma l’Europa non può farne a meno immediatamente, abbandonando la propria politica energetica verso la Russia. Un modo per l’UE di sostituire il gas russo sarebbe quindi importarlo dagli Stati Uniti. Tuttavia, i primi terminali di GNL dovrebbero essere pronti non prima del 2015.
Gli occidentali, preparando il pacchetto di aiuti all’Ucraina, avranno un’altra amara sorpresa, quei miliardi certamente finiranno in Russia essendo destinati a pagare le forniture energetiche dalla Russua. Infatti l’accordo finanziario esistente tra i due Paesi ne impone l’immediato trasferimento diretto dall’Ucraina alla Russia. A dicembre, quando Mosca decise di prestare all’Ucraina 15 miliardi di dollari, l’Ucraina s’impegnò ad emettere obbligazioni che la Russia avrebbe comprato a rate nel 2014. La prima e unica rata di 3 miliardi fu pagata a dicembre, quando il presidente ucraino Viktor Janukovich era ancora in carica. Tale rata, con un tasso d’interesse del 5 per cento, scadrà il 20 dicembre 2015. Nell’accordo, il paragrafo 3 (b) afferma: “Il rateo del debito e relative note rimangono sospese finché l’emittente provvede a che il volume del debito pubblico totale e lo stato del debito garantito non superino mai un importo pari al 60 per cento del PIL nominale annuale dell’Ucraina”. Le implicazioni di tale clausola fanno in modo che, una volta esteso il prestito all’Ucraina, Paese con un rapporto PIL/debito superiore al 60 per cento, comporti l’immediato default del prestito russo. In questo modo la Russia avrà diritto ad esigerne il rimborso immediato. E poiché le obbligazioni sono disciplinate dalla legislazione inglese (su cui si basa l’accordo per il prestito russo), sarà estremamente difficile per l’Ucraina evitare di pagare, utilizzando così il prestito occidentale a tale fine. Nel frattempo le società russe ritirano miliardi di dollari dalle banche occidentali, in reazione alle minacciate sanzioni contro Mosca. Le banche statali russe Sberbank e VTB e aziende industriali come Lukoil ritirano il denaro dagli istituti di credito occidentali. VTB ha anche cancellato un vertice con gli investitori statunitensi previsto per aprile
 
il punto è che non ci si rende conto di troppe cose ..
i 100 euro come le altre fiduciarie banconote forse sarebbe meglio diciturassero
" Repubblica Europea di proprietà del Popolo Europeo " .. e senza interessi d'utilizzo , e senza l'8% trattenuto a monte .. i popoli europei possono pagare il lavoro dello stampo monetario , non la percentuale sull'intero ammontare stampato .. poi l'utilizzo della carta , pare abbia altri utilizzi sensati ..
scrittura , toilette , spessore tavoli ..
ma ciò non toglie che l'uso smodato della circolazione monetaria crea benessere economico in causa efficiente dello sviluppo economico , formula della velocità di circolazione della moneta che non vado a spiegare perchè evidente nella comprensione ..
La rarefazione monetaria porta l'effetto opposto ..
il problema non è nella composizione dei tg o giornali della spiegazione " c'è pesante crisi finanziaria " e che a furia di ribadire certe baggianate la gente ci crede pure ... ! Sono menzogne ! niente altro !
Tutte le crisi sono create a tavolino dai piani alti ...
Venisse fuori tutta la spiegazione si comprenderebbe nell'integrità del cerchio cui l'acqua vibra e riempie il bicchiere che tutte le tasse , incluse accise .. iva .. casa .. carburanti forzati negli utilizzi delle auto .. percentuali di interessi quali usura vera sono tutti sistemi di catena che tiene nella miseria la civiltà ... ci si renderebbe conto che le 8 ore dei dipendenti pubblici o le 10 - 11 ore dei lavoratori privati sono assurde e non permettono la vita dignitosa di espandere le proprie conoscenze , culture , abbraccio alla solidarietà verso gli altri .. io suppongo che 5 ore lavorative per tutti dovrebbero essere sufficienti ..
La domanda chiave, quella più inquietante di tutte è: perché i politici hanno acconsentito a questa determinante perdita del loro potere, consegnandolo ai banchieri?
Lo hanno consegnato a quelli che comandano le banche ..
costretti per paura .. di rivendicazioni .. vedi il caso 500 lire mercurio carta .. e paura di perdere i privilegi acquisiti .. 15 - 20 o 30 paghe al mese normali , tecnicamente sono dei venduti , tutti quanti
.. han fatto saltare i presidenti usa , ma mica possono far saltare tutto il popolo , gli toccherebbe andare a lavorare ai piani alti .. alti , .. per modo di dire , tutti sono uguali in quanto il tempo non è comprabile e nessuna persona al mondo può detenere nel presente ed avere dopo più di quanto è in grado di donare durante l'attuale .. e non centrano niente i 50 - 200? anni che si è qui in prova in verifica , niente di materiale si porta via da qui .. : ... :-)
 
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il buon auriti docet........................... come tutti i numeri 1,nn creduto dal popolino e avversato da bankitalia
 
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2. Poiché come si desume dalla Convenzione monetaria tra l'Unione europea e lo Stato della Città del Vaticano 2010/C 28/05 (cfr. http://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/archivio/documents/rc_seg-st_20091217_santa-sede-ue_it.html), il Vaticano ha diritto di emissione di monetine metalliche - a spese dello Stato italiano - per un valore del 50% di tutte le monetine emesse nell'eurozona, s'impone una interrogazione ai parlamenti nazionali ed europei sull'opportunità di apportare i necessari aggiustamenti, visto l'accentramento indebito di reddito monetario a capo del Vaticano (a meno che il Vaticano non istituisca un reddito da cittadinanza per i cittadini italiani che si accollano l'onere di coniargli le monetine... ). Alternativamente tale argomento va inserito nel ventaglio di argomenti da utilizzare nel ricatto nei confronti dell'UE per esercitare le dovute pressioni al fine di mutare profondamente le istituzioni e/o fuoriuscirne.:D:D:D:D:D semper laudatur.....sit....:D:D:D:D signoraggio sulla monete metalliche a chi va:D:D:D:D piccola kikka, tanto nn esiste, perrrrrrrrche' lo voglionoooooo ,bohhh:V:V:V:V:V:cool::cool::cool::cool::cool::coo l::cool::cool::cool::cool::cool::cool:
 
Banca Centrale Ucraina cede l'oro agli Stati Uniti



Per liberarsi da Ianukovitch, l’Ucraina ha ceduto agli Stati Uniti le sue riserve d’oro

14 marzo 2014
http://www.ticinolive.ch/2014/03/14/per-liberarsi-da-ianukovitch-lucraina-ha-ceduto-agli-stati-uniti-le-sue-riserve-doro/
Nella notte di venerdì 7 marzo, verso le due del mattino un aereo è decollato dall’aeroporto di Boryspil, alla periferia di Kiev. Secondo il personale dell’aeroporto, pochi minuti prima del decollo uomini in uniforme e armati avevano caricato sull’aereo decine di casse che sembravano essere molto pesanti.
La notizia era stata data dal sito Iskra-News.info e poi ripresa da altri media. Alcuni giornalisti del sito erano stati contattati da un altro responsabile dell’ex governo ucraino il quale aveva spiegato che, su ordine dei nuovi dirigenti del paese, le riserve di oro dell’Ucraina erano state trasferite verso gli Stati Uniti.
Come la maggior parte delle informazioni provenienti dall’Ucraina, la prudenza è d’obbligo. Per alcuni osservatori tuttavia quello che è stato caricato sull’aereo in partenza verso gli Stati Uniti sarebbe il prezzo che gli americani hanno preteso per la liberazione dell’Ucraina dal regime del presidente Viktor Ianukovitch.
Ai giornalisti che chiedevano conferma del trasferimento, un portavoce della Federal Reserve di New York ha dichiarato che “nessuna indagine riguardante l’oro dell’Ucraina deve essere indirizzata verso la Federal Reserve. Chi desidera informazioni deve contattare la Banca nazionale dell’Ucraina.”
 

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