dedicato al paladino della democrazia esportata.

zappolaterra

Forumer storico
Olghina di Robilant per Dagospia


Si preannuncia per George W. Bush una prossima brutta sorpresa pubblicitaria forse più deleteria e negativa di quanto non lo sia stato “Farenheit 9/11”. Questa volta i fulmini arrivano dalla famosa Kitty Kelley la biografa più temuta del mondo, ma anche la più famosa, che ha stabilito eccezionali record di vendite con i suoi libri iconoclasti e dissacratori nei confronti di grandi famiglie e personalità.


(Il libro contro i bush scritto da Kitty Kelley)


Resta famoso il suo libro “I segreti della corona” edito in Italia dalla Sperling & Kupfer nel 1998 nel quale la Kelley, dopo molti anni di meticolose ricerche, ha letteralmente messo al tappeto la famiglia Reale inglese. Tanto scalpore fece quel testo che in Gran Bretagna fu vietato mentre vendeva come patatine fritte in tutto il resto del globo.

Famose anche le sue biografie di Jackie Kennedy Onassis, Elisabeth Taylor, Frank Sinatra e Nancy Reagan. Premiata e superpremiata negli USA, più che per la qualità dei suoi prodotti per la diffusione, successo e vendita degli stessi, la Kelley ora se ne esce, a sorpresa, con l’annuncio sensazionale di un libro sulla dinastia dei Bush - “The Family: The Real Story of the Bush Dynasty” - che sarà in libreria tra una settimana (negli USA).

Tra le tante pochezze che colpiranno l’attuale Presidente la più rilevante è quella che lo definisce cocainomane. E non si tratta di illazioni ma dichiarazioni. A farle la cognata di George, Sharon Bush, moglie divorziata del fratello Neil Bush. “L’attuale George Bush si rimpinzava di cocaina a Camp David già dai tempi passati quando suo padre era Presidente (1989/93). E spesso anche”.


(Sharon Bush e Gerald Tsai)


Altra e diversa accusa colpisce George padre che pare avesse una storia con la sua segretaria inglese Jennifer Fitzgerald il che traumatizzò sua moglie Barbara Bush per molto tempo. Sostiene la Kelley che i Bush, padre e figlio, hanno adoperato le loro immense ricchezze principalmente per coprire le loro nefandezze, pagando tutti e tutto pur di insabbiare quelli che sarebbero stati colossali scandali.

Oltre alla quisquilia che l’attuale Presidente ha anche pagato per far abortire una sua ‘girlfriend’ ed ha dovuto sborsare somme ingenti per il fratello che aveva trasmesso malattie veneree (non meglio specificate e definite sexual diseases) mentre “patronizzava” alcune prostitute asiatiche, la Kelley impiega ben 700 pagine per narrare il frutto di sue indagini quadriennali. Le previsioni dei quotidiani inglesi ed americani predicono un gigantesco scandalo legato a quello già definito il best-seller pre-elezioni. Sempre secondo Sharon Bush “ I Bush non praticano quanto predicano.”

A difesa dell’attuale inquilino della Casa Bianca sono già scesi sul campo di battaglia diversi ‘spokesmen’ e ‘spokeswomen” del Presidente che gridano all’oltraggio, definiscono il libro “solito trash” ma non sanno opporsi direttamente alle ben 800 lunghe interviste contenute nel libro e che partono da quando Bush frequentava la scuola pubblica.


(La terribile Kitty kelley)


Sono le voci di studenti, ex amici, segretarie, parenti più o meno distanti, un po’ di tutto. Tale Torbery MacDonald che lo conobbe a Yale dice: “Povero George, non ce la faceva con le donne se non era ‘fatto’”. Un altro studente sostiene: “Aveva due soli interessi booze (alcool) e sport”. La Kelley sostiene che Bush iniziò con la cocaina a metà degli anni Sessanta e cita perfino lo spacciatore da lei intervistato.

Sostiene ancora la Kelley che allorché Bush serviva al National Guard gli venne sospeso il permesso di volare, ed a riprova cita le parole di un intervistato che dice: “Vi sono evidenze circostanziate che dimostrano l’abuso di sostanze stupefacenti da parte di Bush durante quel periodo”.

Altre interviste – un PR executive, tale Robert Nash - portano infine a sua moglie Laura che viene accusata di aver spacciato marijuana nell’epoca della sua gioventù. Nonostante ciò Laura viene descritta, nel libro, quale vittima di suo marito e dell’alcoolismo del marito (vizio riconosciuto dal Presidente che si curò nel 1986 quando si unì ad un gruppo di evangelisti. Ne ha fatto la ragione di molte prediche contro il bere…). Ultime dichiarazioni di alcuni parenti del Presidente: “Ogni tappa politica di George in ascesa lo ha portato verso il declino come uomo, non ha umiltà ed è peggiorato giorno dopo giorno. Oggi è assolutamente intollerabile.”


(La Bush family)


Insomma, conoscendo il tipo di pubblicazioni che hanno resa famosa Kitty Kelley, pubblicazioni che però non le sono valse querele proprio perché si avvalgono di multiple dichiarazioni ed interviste con evidenze alla mano - pare abbia preparato questo testo nell’arco di ben 8 anni di lavoro - si prevede che anche questa farà molto scalpore.

Riportando le parole del Washington Post cito: “Le indiscrezioni riportate dalla Kelley sono troppo sensazionali e troppo intriganti per essere ignorate..”. La Stampa definì a suo tempo “I segreti della corona” come: “ Un libro-killer sui Reali di Londra” e la Repubblica: “ Il libro che ha fatto a pezzi i Reali d’Inghilterra”.

Cosa diranno ora i giornali nostrani che plaudono alle “B” del potere (i nomi che iniziano con la lettera “B”) con questo libro della Kelley? Lo pubblicheremo anche in Italia? Staremo a vedere. La Sperling & Kupfer è stata assorbita dalla Mondadori per cui si vedrà…


Dagospia 08 Settembre 2004


all'ordine economico globale.... per adesso sfugge parzialmente un potere:
quello dell'informazione.

solo parzialmente per adesso e finchè il controllo non sarà totale ci sarà possibilità.

dipende da noi non uniformarci?
 
i primi ed immediati segni dell'importanza della corretta informazione... appaiono già evidenti nell'ultimo capoverso di questo articolo

"Passata la buriana delle convention dei due grandi partiti, ora si comincia a fare sul serio. Il presidente americano verrà eletto tra meno di due mesi e l’autunno sarà segnato dai dibattiti tra i due candidati. Momento principe dello scontro elettorale americano, invidiato per efficacia e immediatezza dalle democrazie di tutto il mondo.


(Il candidato John Kerry)


Nel 2000 (oltre ai noti fatti della Florida), furono proprio gli “scontri diretti” a far perdere ad Al Gore il vantaggio che l’essere stato vice di Clinton gli aveva assicurato. Ed è stato lo stesso Kerry ad ammettere che Bush è un osso duro, avendo vinto finora tutti i dibattiti ai quali ha partecipato.

Allora molti si chiedono perché lo staff del presidente starebbe cercando in tutti i modi di ridurre a due il numero degli incontri, mentre la Commissione che li predispone ne ha proposti tre.

Secondo il “Washington Post”, Bush starebbe negoziando per evitare il secondo duello con Kerry, previsto per l’otto ottobre in Missouri, sotto forma di dibattito aperto e con un pubblico scelto tra elettori indecisi dalla società di sondaggi Gallup. E proprio questa sarebbe una delle ragioni che spingono Bush e i suoi alla cautela. Temono infatti che alcuni elettori democratici possano definirsi indecisi per prendere parte al dibattito.


(Bush in conferenza)


Ma l’impressione è che il presidente sia nervoso e tema che troppi dibattiti possano spostare un numero consistente di elettori dalla parte di Kerry.

E chissà che non ci sia anche un po’ di paura per il libro di Kitty Kelley, i cui contenuti (Bush cocainomane fino ai primi anni novanta) abbiamo anticipato ieri. A quanto pare, la Kelley avrebbe ricevuto un anticipo di 4 milioni di dollari e avrebbe impiegato 5 anni per scrivere il libro.

Dopo aver speso tutti questi soldi, è evidente che l’editore, Doubleday, ha intenzione di lanciare il volume con un notevole battage pubblicitario e, a meno di 60 giorni dal voto, questo non farà certo piacere al presidente.


(Il libro anti-Bush scritto da Kily Kelley)


Anche perché sembra proprio che il materiale spaventi. Persino un magazine tutt’altro che vicino a Bush come “Newsweek”, avrebbe declinato l’offerta di pubblicare delle anticipazioni dopo aver letto il libro: “Non ci sentivamo a nostro agio con buona parte di quanto è scritto”, ha detto al “Washington Post” il giornalista di “Newsweek” Mark Whitaker.


Dagospia 08 Settembre 2004
 
vi ricordate

il Presidente Leone messo alla gogna da una scrittrice di grido?Camilla Cederna...............che dopo qualche anno affermò che si era un pò molto sbagliata?............intanto era diventata famosa :sad:
 
Re: vi ricordate

felixeco ha scritto:
il Presidente Leone messo alla gogna da una scrittrice di grido?Camilla Cederna...............che dopo qualche anno affermò che si era un pò molto sbagliata?............intanto era diventata famosa :sad:

un paragone così..... ci serviva....
caso mai qualcuno avesse avuto dubbi sulla tua capacità di giudizio.
:eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
e ora....
bush=leone
due presidenti accomunati dallo stesso disgraziato destino:
in bocca alle malelingue.....
che brutta vita che fa questa gente che si sacrifica per te....
ma chi glielo fa fare.....?
:ops: :rolleyes: :ops: :rolleyes:
 
Re: vi ricordate

felixeco ha scritto:
il Presidente Leone messo alla gogna da una scrittrice di grido?Camilla Cederna...............che dopo qualche anno affermò che si era un pò molto sbagliata?............intanto era diventata famosa :sad:


felix.... che famo....?
lei conferma..... tutto....
forse insiste perchè vuol diventare famosa come è famosa la cederna...?

CASETTA BIANCA – IL LIBRO SUI BUSH DI KITTY KELLEY FA TREMARE LA CASA BIANCA. REPUBBLICANI ALL’ATTACCO. SHARON BUSH SMENTISCE, MA L’EDITORE CONFERMA…





Comincia a montare l’onda di “The Family, The Real Story of the Bush Dynasty”, il libro di Kitty Kelley che tra l’altro accusa Bush di aver fatto uso di droghe, cocaina in particolare, fino agli anni novanta, pochi anni prima di essere eletto governatore del Texas.


(La copertina di “The Family” di Kitty Kelley)


Il libro deve ancora uscire, ma è già sesto nella classifica di vendita on-line di Amazon.com, e rischia di diventare un caso editoriale e mediatico con il quale il Presidente dovrà convivere fino al voto.

Come infatti rivela oggi il “New York Times”, lo staff di Bush ha già cominciato a preparare il contrattacco. Ma la strategia non è priva di rischi.

Ieri, un portavoce degli uffici della campagna elettorale di Bush e Cheney, ha per esempio ammesso di aver contattato il network NBC, esprimendo sconcerto per aver appreso che la Kelley da lunedì – giorno di uscita del libro - sarà ospite di un loro programma informativo, il “Today Show”, per tre giorni di fila.


(La scrittrice Kitty Kelley)


Contemporaneamente, il partito repubblicano ha inviato a molti conduttori radiofonici conservatori una e-mail il cui oggetto recitava: “Nuovo libro della Kelley, le solite bugie”. Nella lettera, una lunga lista di articoli che mettevano in dubbio la veridicità delle precedenti biografie della scrittrice, in particolare quelle su Nancy Reagan e Frank Sinatra.

“Bush che fa uso di droghe a Camp David”, dicono dallo staff di Bush, “è credibile come la storia dei coniugi Reagan che fumano marijuana con Jack Benny e George e Gracie Burns”.

E in effetti, la giornata è iniziata con una buona notizia per il fronte repubblicano: Sharon Bush, ex moglie del fratello del presidente, Neil e fonte dichiarata della rivelazione sulla cocaina, smentisce perentoriamente la scrittrice: Mai detto che Bush tirasse coca a Camp David, afferma in sostanza la ex cognata del presidente: “Anche se ci sono state delle tensioni fra me e molti membri della famiglia, non posso consentire che queste falsità vengano prese sul serio”.

Secondo l’avvocato di Sharon Bush, David Berg, le due donne si sarebbero incontrate solo informalmente quando Sharon, allora in difficoltà economiche, chiese alla scrittrice un aiuto per essere messa in contatto con uno “speakers' bureau”, le agenzie che organizzano seminari e incontri dove esperti vengono chiamati a dare il loro contributo.


(Sharon Bush e Gerald Tsai)


Forse Sharon voleva capitalizzare in qualche modo la sua notorietà. Ma ad oggi, non si conoscono suoi interventi in pubblico.

“Parlò con Kitty e ci fu un accordo che le sue dichiarazioni e il suo nome non sarebbero state usate nel libro. È rimasta scioccata e sorpresa quando ha letto la storia sui giornali”, conclude l’avvocato Berg.

Ma la risposta dell’editore Doubleday, non si è fatta attendere: “Siamo fino in fondo con Kitty Kelley – dice Suzanne Herz – E crediamo che tutto quello che è riportato nel libro sia frutto di un resoconto accurato della loro conversazione, avvenuta il 1 aprile 2003 al Chelsea Bistro in Manhattan e durata oltre 4 ore”.

Il giorno dopo, continua la Herz, Kitty Kelley ebbe con Sharon Bush una telefonata di 90 minuti, in presenza del redattore di Doubleday Peter Gethers, che conferma il racconto della scrittrice, aggiungendo che la Bush aveva ben compreso che il materiale sarebbe stato usato per la pubblicazione.


(Giorgino con i doui fidi Cheney e Rise)


Ma non solo. Doubleday ha chiamato in causa anche un ex giornalista di gossip, Lou Colasuonno, che all’epoca faceva da PR per Sharon Bush e che avrebbe organizzato l’incontro del Chelsea Bistro. Intervistato dal “Washington Post”, Colasuonno mette nei guai la povera Sharon: “Non ho letto il libro, ma per quello che ho letto sui giornali, non posso dire che il resoconto non sia accurato”.

La Doubleday, forte della dichiarazione di Colasuonno, ci tiene anche a ricordare, che nella sua lunga carriera di biografa non autorizzata, Kitty Kelley non ha mai perso una causa: “È una coraggiosa, precisa e determinata giornalista investigativa…”.

La palla ora torna in casa Bush…


Dagospia 09 Settembre 2004
 
Re: vi ricordate

zappolaterra ha scritto:
felixeco ha scritto:
il Presidente Leone messo alla gogna da una scrittrice di grido?Camilla Cederna...............che dopo qualche anno affermò che si era un pò molto sbagliata?............intanto era diventata famosa :sad:

un paragone così..... ci serviva....
caso mai qualcuno avesse avuto dubbi sulla tua capacità di giudizio.
:eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
e ora....
bush=leone
due presidenti accomunati dallo stesso disgraziato destino:
in bocca alle malelingue.....
che brutta vita che fa questa gente che si sacrifica per te....
ma chi glielo fa fare.....?
:ops: :rolleyes: :ops: :rolleyes:


come ho detto in altro post, beato te che hai tante certezze.
Io prima di mettere alla gogna qualcuno aspetto che passi il furore di popolo.Troppa gente si è sparata per niente, grande o piccolo che fosse :(
 
Re: vi ricordate

felixeco ha scritto:
zappolaterra ha scritto:
felixeco ha scritto:
il Presidente Leone messo alla gogna da una scrittrice di grido?Camilla Cederna...............che dopo qualche anno affermò che si era un pò molto sbagliata?............intanto era diventata famosa :sad:

un paragone così..... ci serviva....
caso mai qualcuno avesse avuto dubbi sulla tua capacità di giudizio.
:eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
e ora....
bush=leone
due presidenti accomunati dallo stesso disgraziato destino:
in bocca alle malelingue.....
che brutta vita che fa questa gente che si sacrifica per te....
ma chi glielo fa fare.....?
:ops: :rolleyes: :ops: :rolleyes:


come ho detto in altro post, beato te che hai tante certezze.
Io prima di mettere alla gogna qualcuno aspetto che passi il furore di popolo.Troppa gente si è sparata per niente, grande o piccolo che fosse :(
a parte le mie "presunte" certezze.... tutto giusto...
con una sola differenza....:
bush non si spara.....e neanche spara (è sempre fuggito..... e questa è storia).... ma "fa sparare" dagli altri ...... agli altri
del tipo.....arm..atevi e partite... :rolleyes: :rolleyes:
:evil:
 

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