Hai ragione quando sostieni che lo short non paga sul M/L termine. Dopo lunghi ribassi, il mondo compra. Ma dopo lunghi rialzi, mica vende. Per scendere, seriamente, serve un pretesto altrettanto serio, volutamente tenuto in ammollo all'occorrenza. Ma per salire, il long gioca sempre con il favore del banco: tutti i pretesti, anche psicologici (vista la propensione naturale a pensare di comprare a meno e vendere un giorno ad un prezzo più alto), sono buoni.
Solo che la guerra è persa proprio in principio: non basta mettersi long. Bisogna esserne convinti. E a questi livelli degli indici USA, nessun self made trader, lo è. Puoi vincere una battaglia contro l'algoritmo, ma lui non ragiona e comportandosi sempre nello stesso modo (un prezzo più alto chiama prezzo più alto e viceversa), vince lui.
Io vorrei, prima di crepare, vedere in faccia un essere umano, fisico, che mi dia una spiegazione, qualunque essa sia all'infuori del refrain retorico "seguo il mercato", su cosa lo induca a comprare sui massimi storici sistematicamente rialzati ad ogni seduta, da settimane, mesi, anni a questa parte.
Per curiosità, non per altro.