Fed: Bullard, sciocco alzare tassi con aspettative inflazione in calo
MILANO (MF-DJ)--Sarebbe "sciocco" proseguire nell'intento di alzare i tassi di interesse, visto che le aspettative di inflazione e i prezzi degli asset sono in calo. Lo ha affermato il presidente della Federal Reserve di St. Louis, nonche' membro votante del Fomc, James Bullard, dopo che lo scorso anno e' stato uno dei principali sostenitori dell'inasprimento monetario negli Stati Uniti. "Due importanti pilastri della normalizzazione della politica monetaria nel 2015 sono cambiati", ha affermato il banchiere centrale, aggiungendo che "questi cambiamenti, dipendenti dai dati, potrebbero dare al Fomc un piu' ampio margine di manovra nel programma di normalizzazione". Bullard ha infatti spiegato che "le aspettative di inflazione sono scese ulteriormente" e, con le perdite registrate nei mercati, "nel medio periodo i rischi di bolle nei prezzi degli asset sembrano essere diminuiti". Lo scorso anno, al contrario, i piu' alti livelli dei prezzi degli asset indicavano la necessita' di un rialzo dei tassi. Bullard ha infatti riferito ai reporter che la misura di inasprimento adottata a dicembre non e' stata un errore. "Mi preoccupa che l'aumento di soli 25 punti base sia stato interpretato dai mercati come 125 punti base e questo ha un costo", ha aggiunto. Comunque, il banchiere centrale ha affermato che l'economia statunitense e' solida, nonostante l'andamento dei mercati. ""Le prospettive sulla crescita" economica "e sul mercato del lavoro rimangono ragionevoli e anche se c'e' stato un selloff di mercato, siamo ancora sulla buona strada", ha spiegato. Bullard si aspetta che nel 2016 gli Stati Uniti registrino una crescita economica superiore al 2015 e che il mercato del lavoro continui a migliorare. Per quest'anno il banchiere centrale e' piu' ottimista anche riguardo alle prospettive di crescita economica globale. Pur non considerando l'esigenza di un ulteriore aumento dei tassi, Bullard non crede che l'economia Usa necessiti di supporto addizionale da parte della Fed. Anche i tassi di interesse negativi, che vengono utilizzati in Giappone e in alcune parti d'Europa, probabilmente non saranno necessari, ha concluso il banchiere centrale.