bene.
andrà tutto bene.
riforma del codice di procedura civile in 2 giorni.
dai, dai, dai!!!!
veloci!!!!
andrà tutto veramente bene dottore, ne sono certo.
c'è ottimismo, è evidente.
Il Parlamento ellenico dovrà dare
il via libera entro mercoledì
all'accordo di lunedì mattina con l'Eurozona e affrontare una maratona no stop di provvedimenti, per potere accedere ai fondi di salvataggio. Nulla di piu' per il momento. Se riesci nell'intento toccherà poi al Bundestag votare due volte: la prima volta venerdì, sul mandato al governo per negoziare le modalità concrete e i volumi degli aiuti. Il secondo voto - la cui data è da definire - dovrà approvare l'accordo finale.
Oltre al Parlamento greco, tra mercoledì e venerdì sono attesi i voti di Francia, Austria, Estonia, Lettonia e Slovacchia. In questi ultimi due Paesi l'approvazione appare la meno scontata. «Sarà molto difficile convincere il Parlamento» ha avvertito il premier lettone Straujuma. La Lettonia è uno dei Paesi che hanno applicato le misure di austerità più severe per poter entrare nell'Eurozona e non vede di buon occhio le concessioni fatte alle Grecia. La Slovacchia è un altro caso critico: è infatti l'unico Paese che nel 2010 si chiamò fuori dal primo salvataggio della Grecia. E nel 2011 il governo cadde dopo il voto parlamentare, passato di un soffio, per l'aumento della quota slovacca nel fondo salva-Stati.
Non è previsto voto in Belgio, Lussemburgo, Cipro, Lituania, Italia, Spagna e Portogallo, Malta e Slovenia. In Olanda il ministro delle Finanze Jeroen Dijsselbloem (anche leader dell'Eurogruppo) informerà domani il Parlamento: ma un voto non è necessario. In Irlanda il governo prevede un dibattito in Parlamento in settembre, anche qui senza voto.