Anche se il governo Renzi continua a sostenere che una manovra correttiva dei conti pubblici non serve, è evidente a tutti che le cose stanno diversamente. La settimana scorsa, anche la Banca d’Italia ha stimato per l’Italia una crescita del pil di appena lo 0,2%, contro il +0,8% atteso dal governo nel Def di marzo. In precedenza era stato il Centro studi di Confindustria a stimare la crescita italiana dello 0,2%, mentre per il Fondo Monetario Internazionale non si andrà oltre lo 0,3%.
La ripresa economica in Italia non è ancora arrivata e il pil potrebbe risultare stagnante o in calo anche nel secondo trimestre del 2014. I consumi languono, dimostrando l’inefficacia del bonus Irpef nel breve termine. A ciò si aggiungono le nubi cupe internazionali, come le tensioni tra Russia e Occidente sul caso Ucraina e quelle tra Israele e palestinesi.
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