Dipinti e disegni antichi

Dato che mi è venuto un moto di orgoglio perchè un ex gallerista, comunque un signore preparato, mi ha detto che il mio disegno pareva un falso antico, ho eseguito un laborioso lavoro di recupero (tre giorni in acqua col rischio di romperlo) allo scopo di staccarlo dal cartone dove era stato attaccato con abbondante colla, per studiare la carta e verificare se c'erano altri indizi utili. Alla fine, meraviglia, è comparsa una bella filigrana che comunque al momento non mi ha portato da nessuna parte. Metto qui il disegno, che comunque avevo già postato nella discussione dei mercatini e relativa filigrana, magari qualcuno che ci legge scopre qualcosa:
 
dis.jpg


fil1-per_forum.jpg
filigrana1.JPG
 
Pare essere uno stemma nobiliare con una scritta GA al centro e BMO, o forse SMO, sotto. Con un minimo di manipolazione artigianale pare così:
intera.jpg
 
Peraltro una carta antica e una filigrana non comportano necessariamente che il disegno stesso sia antico, essendo i falsari perfettamente capaci di partire da una carta antica per "costruire" una imitazione dell'antico. In ogni caso questa filigrana da qualche dovrebbe portare ad un punto da cui iniziare ma finora dopo molta ricerca, nessun risultato.
 
dunque, BMO dovrebbe essere Bergamo, ma, ancora piu' interessante, ho trovato questo:
"[...] Carte di guardia bianche con una filigrana a forma di: 1) un crescente; 2) uno scudo con il monogramma interno "G.A.", sormontato da una corona a sette punte ed al piede la scritta "BMO". Rimbocchi rifilati senza cura particolare. [...]" La seconda pare essere la tua. O quantomeno, pare provenire dalla stessa cartiera.
Provenienza: un incunabolo del '400 (ma la filigrana è presente su uno dei fogli di guardia, quindi dovrebbero essere posteriori)
 
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Appiani o meno, Eleonora Gamba, in uno studio sugli incunaboli della Biblioteca Civica Mai (quella del link nel mio primo messaggio), ci dice, e cito testualmente, "[...] Il contrassegno offerto dalle filigrane – le iniziali GAS racchiuse in un cerchio sormontato da un trifoglio all’estremità di uno stelo, con sottostanti le lettere sciolte BMO – identifica la carta come prodotto di una cartiera bergamasca attorno al 1770. [...]"

Anche Thomas Jefferson era di quegli anni. Come sia venuto in possesso di quelle carte, vallo a sapere. Pare che Jefferson viaggiò in Italia nel 1787, e quella lettera è del 1789 (ne trovi anche un'altra, del 1788).
Fatto sta che, se coevo, il tuo bel disegno potrebbe essere di fine Settecento.
 
Adesso la vedo la S!
Ma come hai fatto?
La carta è sicuramente di fine '700, potrebbe non essere un falso moderno, riguardo ad Appiani direi che non c'entra.
Ma qua siamo grandi eh
 
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