Ciao fidw,
se si vuole essere "razionali" non si può non ammettere che ll quadro è cambiato: limitarsi a guardare alla data delle elezioni è un filo riduttivo... Occorre invece guardare a come i mercati quantificano il "rischio signor B."
Ti ricordo che il signor B., prima di cambiare idea 3 giorni dopo, aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato a fine ottobre.
Non solo.
Sino a mercoledì scorso il quesito, con evidenti ricadute nel campo finanziario, era: il PdL riuscirà ad aprire un nuovo corso, identificando un nuovo leader tramite le primarie? E' evidente che anche in quello scenario il signor B. non sarebbe mai scomparso di scena, ma sarebbe stato parte di un esercito in rotta.
Da giovedì scorso lo scenario è cambiato: il rischio, mi auguro puramente teorico, è che il signor B. riesca ancora ad acquisire un potere di interdizione nel parlamento attraverso un ricompattamento del PdL e dopo aver compiuto le opportune operazioni di restyling: cambio del nome, cambio di gran parte della dirigenza in nome della novità, (
), campagna antieuropeista, antitedesca e antiMonti, etc. etc.
Ecco perchè mi sembra che il quadro sia cambiato.
Non credo occorra essere profeti per capire che lo spread (e i timori del mercato) si muoveranno, nelle prossime settimane, in maniera inversamente proporzionale al successo delle mosse del signor B. e al riflesso che ne deriverà attraverso il peso che i sondaggi attribuiranno alla sua formazione politica.
Naturalmente ci si deve attendere che le prossime mosse squisitamente politiche di Monti abbiano a loro volta, nel bene o nel male, un peso
non indifferente...