Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali

(ANSA) - ROMA, 18 MAR - ''La scelta tra Schifani e Grasso
era
una scelta impossibile. Si trattava di decidere tra la peste
bubbonica e un forte raffreddore''. Cosi' Beppe Grillo sul suo
blog dove sostiene: ''La coppia senatoriale e' stata decisa a
tavolino dal Pdl e Pdmenoelle
. I due gemelli dell'inciucio
sapevano perfettamente che Schifani non sarebbe stato eletto''.
''I capricci di Monti che per ripicca aveva minacciato di votare
Schifani erano una pistola scarica. I giochi - dice - erano gia'
fatti per mettere in difficolta' il MoVimento 5 Stelle''
.(ANSA).



Che tristezza.
 
Il tutto per ribadire che "Comunque, il problema non è Grasso. .........In gioco non c'è Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S."

Ma nei commenti subito riesce fuori il cosiddetto "comunicato politico" numero 45, 11 agosto 2011 dello stesso Grillo:

"Ogni eletto risponderà al Programma del M5S e alla propria coscienza, non a organi direttivi di qualunque tipo (...) La libertà di ogni candidato di potersi esprimere liberamente in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capo bastone sarà la sua vera forza. Il M5S vuole che i cittadini si facciano Stato, non che si sostituiscano ai partiti con un altro partito. I partiti sono morti, organizzazioni del passato, i movimenti sono vivi. Oggi i parlamentari sono soltanto dei peones che schiacciano un pulsante se il capo, che li ha nominati, lo chiede. Non sono nulla, solo pulsante e distintivo. Il M5S vuole far entrare degli uomini e delle donne alla Camera e al Senato che rispondano solo alla Nazione e al proprio mandato."

Oggettivamente lo vedo un po' in difficoltà
 
caro Beppe, la politica urlata dai palchi è una cosa, quella fatta sui banchi del parlamento un'altra
urge un salto di qualità
 
il post di Grillo termina così:

"In gioco non c'è Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S.
Nel "Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento" sottoscritto liberamente da tutti i candidati, al punto Trasparenza è citato:
- Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S.
Non si può disattendere un contratto. Chi lo ha firmato deve mantenere la parola data per una questione di coerenza e di rispetto verso gli elettori."

il problema pare essere La cinghia di trasmissione - Paolo Becchi - Byoblu

Onde evitare nel futuro errori ancora più gravi, occorre trovare una “cinghia di trasmissione” tra un capo che si trova al di fuori del parlamento e i cittadini portavoce.

se la connessione internet fa le bizze... tornate ai walkie-talkie :D

È quindi del tutto opportuno che il capo politico del Movimento abbia, con un comunicato, richiamato all’ordine i dissidenti. Forse quel richiamo al proprio codice deontologico firmato da tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle doveva essere fatto anche prima. Se questo sia avvenuto non lo so, anche perché la riunione non era in streaming. Possiamo criticare - e giustamente - coloro che al Senato non hanno seguito le indicazioni della maggioranza, ma dobbiamo anche riconoscere che in momenti così decisivi è al capo politico del Movimento che spetta di indicare la via da seguire ricordando, se è il caso, i precedenti impegni assunti.

è conforme a Costituzione un codice deontologico che prevede "votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S"?
 
il problema pare essere La cinghia di trasmissione - Paolo Becchi - Byoblu

Onde evitare nel futuro errori ancora più gravi, occorre trovare una “cinghia di trasmissione” tra un capo che si trova al di fuori del parlamento e i cittadini portavoce.

se la connessione internet fa le bizze... tornate ai walkie-talkie :D

È quindi del tutto opportuno che il capo politico del Movimento abbia, con un comunicato, richiamato all’ordine i dissidenti. Forse quel richiamo al proprio codice deontologico firmato da tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle doveva essere fatto anche prima. Se questo sia avvenuto non lo so, anche perché la riunione non era in streaming. Possiamo criticare - e giustamente - coloro che al Senato non hanno seguito le indicazioni della maggioranza, ma dobbiamo anche riconoscere che in momenti così decisivi è al capo politico del Movimento che spetta di indicare la via da seguire ricordando, se è il caso, i precedenti impegni assunti.

è conforme a Costituzione un codice deontologico che prevede "votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S"?[/QUOTE]


La disciplina interna dei partiti non è proibita dalla Costituzione; tutti i gruppi parlamentari hanno delle regole interne. Quello che non è conforme nè alla Costituzione nè al buon senso è la richiesta di dimissioni dal mandato parlamentare, che Grillo infatti non richiede esplicitamente ma fa capire.

Se uno vota in dissenso dal suo gruppo se ne assume la responsabilità; in casi eclatanti potrebbe essere espulso dal gruppo o non ricandidato. Ma fino alla fine del mandato resta in Parlamento perchè rappresenta l'elettorato (appunto senza vincolo di mandato), e non Beppe.
 
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(ANSA) - ROMA, 18 MAR - ''Ho dato disposizioni ai commessi
per non far entrare la stampa qui al terzo piano di Palazzo
Madama dove sono i nostri uffici provvisori''
. Il capogruppo del
M5S Vito Crimi ha accolto cosi' i giornalisti che erano arrivati
ai piani alti del Senato allertati da una riunione di grillini.
''Voi qui non ci dovete stare'', ha ribadito.
(ANSA).

Ma non era tutto on-line-live-streaming...???
Arrivano i "cittadini" fine dei conciliaboli nelle secrete stanze, aria di bucato, un mondo nuovo e un modo nuovo di concepire la politica ?
 
(ANSA) - ROMA, 18 MAR - ''Ho dato disposizioni ai commessi
per non far entrare la stampa qui al terzo piano di Palazzo
Madama dove sono i nostri uffici provvisori''
. Il capogruppo del
M5S Vito Crimi ha accolto cosi' i giornalisti che erano arrivati
ai piani alti del Senato allertati da una riunione di grillini.
''Voi qui non ci dovete stare'', ha ribadito.
(ANSA).

Ma non era tutto on-line-live-streaming...???
Arrivano i "cittadini" fine dei conciliaboli nelle secrete stanze, aria di bucato, un mondo nuovo e un modo nuovo di concepire la politica ?


Fossi un giornalista mi presenterei con l'apriscatole:lol:
 
con un atto di autonomia privata si può vincolare anche indirettamente il voto dei Parlamentari?

Premesso che non sono un giurista, osserverei:

- la disciplina interna dei partiti c'è sempre stata, anche in forme più pesanti di questa (a confronto con il Migliore, Grillo è un tenerone; ed infatti il voto segreto era diffusissimo nella prassi parlamentare, fino agli anni '80)
- interpretando estensivamente il concetto di "atto di autonomia privata", anche il consiglio di un collega, una discussione con altri deputati, una qualunque azione volta a determinare il voto di un parlamentare potrebbe essere inteso come un vincolo al suo voto

a me sembra che tutto è lecito finchè la "disciplina" che si vuole imporre possa essere liberamente disattesa dal parlamentare, senza limitare la sua capacità di esprimersi e votare
 
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