MIRACOLO A WALL STREET! | icebergfinanza
L’America è il paese dei miracoli per eccellenza, il Paese dell’American Dream dove tutto e il contrario di tutto si realizza.
Per mesi abbiamo assistito a pessimi dati macroeconomici, che continuano ad arrivare dall’economia reale, con indici manifatturieri, oridnativi alle industrie e vendite al dettaglio che fanno risalire il Paese sino ad almeno due o tre anni fa, come se nessuna ripresa fosse avvenuta.
La Fed di Atlanta da tempo sussurra che la crescita del primo trimestre 2015 è recessiva, anemica, invisibile, chiamatela come volete…
Ovviamente non passa giorno che uno stormo di oche giulive non avverta il mondo intero che è un trimestre debole, sai, devi comprendere con tutta la neve e il freddo che sono caduti tra dicembre e marzo è difficile crescere, ma questa è la realtà è tutta colpa della neve, come abbiamo visto ieri esiste pure uno nuovo modello Fed, si scende a rotta di collo nel primo trimestre e poi si vola.
Come scrive Zero Hedge, le vendite di Caterpillar, uno dei migliori indicatori della salute dell’economia americana e mondiale, vanno che è una meraviglia, benvenuti nella seconda Grande Depressione…
Thanks to
Zero Hedge
Peccato che le bugie abbiano sempre le gambe corte dalle parti della verità figlia del tempo e che negli utlimi mesi si siano vendute più nuove abitazioni in America di quanto avviene in primavera estate, si, le stagioni principe per l’edilizia.
Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono cresciute in marzo al massimo in 18 mesi segno che il mercato immobiliare americano sta riguadagnando slancio dopo un inizo d’anno a passo lento. L’indicatore, calcolato dall’associazione di settore National Association of Realtors (Nar), ha registrato un aumento del 6,1% a 5,19 milioni di unità. Il dato è stato superiore alle previsioni degli analisti che attendevano un aumento a 5,03 milioni di unità. America 24
Sta riguadagnando slancio dopo un inizio anno a passo lento?
Ma se va tutto a meraviglia, quale passo lento erano anni che non si vedeva un inizio così promettente!
In febbraio il dato si era attestato a 4,89 milioni di unità, rivisto in rialzo dai 4,88 milioni della prima stima. Le vendite sono inoltre del 10,4% più alte rispetto a marzo 2014. I prezzi mediani delle case sono cresciuti del 7,8% rispetto all’anno scorso a 212.100 dollari. (…)
Il problema semmai arriva ora…
Lawrence Yun, capo economista del Nar, ha spiegato che “un aumento dei prezzi vicino all’8% non è positivo, considerando che i redditi delle persone sono aumentati solo del 2%”.
Spero di essere stato abbastanza chiaro e sintetico, avanti di questo passo, con prezzi delle abitazioni ormai ben oltre i massimi storici e redditi anemici, non manca poi molto ad un revival del 2008.
Naturalmente i mercati americani sono sui massimi e i fessi vendono treasuries, sull’onda emotiva del nulla.
La sensazione è che il 2017 sarà l’anno in cui assisteremo al ritorno della Grande Depressione.