La Grecia avanza una controproposta all'Eurogruppo, ma dalla UE arriverebbero segnali di scetticismo. L'accordo si allontana e le borse europee ampliano le perdite.
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Il governo Tsipras ha confermato di avere inviato a Bruxelles, tramite una sua delegazione, due piani alternativi alla proposta di accordo che i creditori europei avevano avanzato alla
Grecia la scorsa settimana e che Atene aveva respinto, giudicandola "irricevibile". Stando alle indiscrezioni, il governo greco mirerebbe ad ottenere gli aiuti subito per rimborsare alla BCE 6,7 miliardi di euro in scadenza tra luglio e agosto. Al contrario, l'Eurogruppo sarebbe disposto a prorogare gli aiuti dalla scadenza di fine giugno al marzo del 2016, erogando alla Grecia altri 11 miliardi di euro, ma in cambio dell'attuazione delle riforme richieste.
Il portavoce della Commissione europea ha confermato la ricezione della contro-proposta greca, limitandosi a dichiarare che le autorità di Bruxelles la stanno analizzando.
Tuttavia, la reazione delle borse europee è negativa. Tutti i principali listini stanno ampliando le perdite, timorosi del fatto che con questo atto il governo Tsipras segnalerebbe l'indisponibilità a trattare sulle proposte avanzate dall'EuroWorking Group. E così, Milano perde l'1,3%, Parigi l'1,26% e Francoforte l'1,8%.
Due funzionari europei hanno riferito a Bloomberg, conservando l'anonimato, che il piano sottoposto da Tsipras all'attenzione della UE sarebbe nient'altro che una piccola rivisitazione di quanto già avanzato nelle scorse settimane e che non sarebbe ritenuto "credibile". Eppure, gli investitori ad Atene ci sperano, tanto che la borsa guadagna l'1,8%, mentre i titoli a 2 anni vedono crollare i rendimenti di 67 punti base al 25,24%.
Domani, il premier Alexis Tsipras incontrerà la cancelliera Angela Merkel, il presidente François Hollande, il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, al margine del vertice europeo con i paesi dell'America Latina, sperando che entro allora i tecnici di Bruxelles abbiano espresso un parere preliminare positivo sulla bozza di accordo da poco presentata ai creditori.