(Novembre/2004)
Roncadin S.p.A.
"troppa carne al fuoco"
Conto Economico consolidato
valori espressi in €/000 31.08.04 31.08.03
Totale valore della produzione 149.645 152.720
Totale costi della produzione 140.941 140.197
Differenza tra valori e costi della produzione 8.704 12.523
Totale proventi e oneri finanziari (1.899) (1.382)
Risultato prima delle imposte 7.167 11.126
Utile (perdita) dell'esercizio 6.775 10.500
Gli Amministratori a commento di questi risultati particolarmente deludenti, hanno scritto:
"la diminuzione dei risultati del Gruppo sono da attribuirsi prevalentemente alla business unit gelato, che ha risentito, tra l'altro, di condizioni meteorologiche poco favorevoli a dispetto di quanto accaduto nell'anno precedente. In particolare il mercato tedesco, mercato di riferimento del Gruppo, ha risentito di un calo dei volumi complessivi del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nonostante tale scenario il Gruppo è riuscito a difendere e rafforzare le proprie quote di mercato, mantenendo i volumi di vendita ai medesimi livelli dello scorso esercizio anche se a discapito della redditività.
I risultati attribuibili alle altre business-units Pizza-Piatti si sono mantenuti sostanzialmente in linea con quelli dello scorso esercizio".
Come era del tutto logico e prevedibile, l'andamento negativo delle vendite e degli altri dati significativi (Ebitda, Ebit, ecc, ecc) è attribuibile all'andamento riflessivo del mercato di riferimento. Non una parola, non una indicazione delle (eventuali !) iniziative, soprattutto di marketing per reagire e contrastare la flessione del mercato.
Quest'ultima è, infatti, indicata come una realtà da subire passivamente dimenticando che anche in un momento di recessione chi vende, e ci sa fare, può migliorare la propria quota di mercato "rodendo" alla concorrenza.
Si può ragionevolmente ipotizzare che il protrarsi della trattativa relativa al controllo della società, abbia in qualche misura inciso sulla dinamica dei quadri e della rete di vendita e che sia stato pertanto soprattutto il cambio della maggioranza di controllo la causa principale di una gestione che si potrebbe definire d'attesa.
Su questo avvicendamento riferisce la Relazione:
"Va ricordato che in seguito all'Offerta Pubblica di Acquisto obbligatoria conclusa ad agosto 2004 da Arena Holding S.p.A. sulla totalità delle azioni Roncadin S.p.A il Dott. Dante Di Dario detiene, direttamente ed indirettamente tramite Arena Holding S.p.A, l' 84,12% del capitale sociale di Roncadin S.p.A.
In riferimento all' operazione di integrazione tra il Gruppo Roncadin e il Gruppo Arena, il consiglio dì Amministrazione di Roncadin S.p.A ha deliberato in data 22 settembre 2004 l'acquisizione delle partecipazioni detenute da Arena Holding S.p.A. in Arena Alimentari Freschi S.p.A. e Nova Surgelati S.p.A., alle quali fanno capo partecipazioni in altre società, per un corrispettivo di circa 150 milioni di Euro la cui congruità è confermata dalla valutazione di un advisor indipendente. Nell'ambito del progetto di integrazione è inoltre previsto che Roncadin S.p.A. acquisisca da Arena Holding S.p.A., tramite le partecipazioni acquisite, la disponibilità del marchio "Arena".
La cessione dei suddetti beni del Gruppo Arena al Gruppo Roncadin è un'operazione che garantirà una maggiore trasparenza della struttura patrimoniale nei confronti del mercato definendo nel contempo una nuova struttura societaria ed amministrativa "semplificata" dal punto di vista finanziario, industriale e commerciale".
In altre parole il Dott. Dante Di Dario, che detiene l'84,12% della Roncadin si propone (e stà ottenendo) la vendita di Società del Gruppo Arena (di cui è il "padrone") alla Roncadin, essendo questa Società quotata in Borsa con i vantaggi che ne derivano.
Ovviamente (e come dubitarne ?) la congruità del prezzo delle società cedute dall'Arena alla Roncadin è stata confermata dalla valutazione "di un advisor indipendente".
Ricordiamo che la venditrice (Arena) e la compratrice (Roncadin) hanno lo stesso "padrone" e che è probabile che l'advisor sia stato scelto dall'unico "padrone".
Sarà interessante leggere nella Relazione del Collegio Sindacale al bilancio il commento a questo che è il più classico dei conflitti di interesse.
Sia come sia, la Roncadin è alle prese con l'"attuazione"" di una nuova struttura societaria ed amministrativa "semplificata" dal punto di vista finanziario, industriale e commerciale.
Sembra lo schema di uno di quei piani di ristrutturazione ottimi sotto il profilo teorico, ma assolutamente inattendibili quando non dannosi.
Nella Roncadin, comunque, è più che probabile che la gestione ne risenta e che i risultati non corrispondano alle premesse ed alle attese.
Ciò detto, verrebbe da concludere "troppa carne al fuoco".
tratto da socquot di novembre