E DEL RESTO L'OROSCOPO L'AVEVA DETTO, I PRIMI 83 ANNI SARANNO UN PO' COSI'

Ahahahahahahahah:DD::lol::DD::dietro:


L’ex capo negoziatore della Brexit dell’UE e possibile candidato alla presidenza francese Michel Barnier
propone di fermare l’immigrazione in Francia dall’esterno dell’UE per tre o cinque anni.

Questo per consentire al paese di guadagnare tempo per riconsiderare e adeguare le sue regole sull’immigrazione.

Barnier considera l’attuale immigrazione un pericolo per la Francia. La “Lettera dei generali ribelli” ha colpito nel segno.


“C’è il rischio di un’esplosione, in particolare sul tema dell’immigrazione.
Dobbiamo introdurre una moratoria sull’immigrazione.
Dobbiamo prendere tempo per valutare, controllare e, se necessario,
modificare le nostre politiche sull’immigrazione”,
ha detto il politico a RTL.


“Ci sono collegamenti tra [flussi di immigrazione] e reti terroristiche che cercano di infiltrarsi”, ha avvertito.


Secondo Barnier, però, è necessario trovare un consenso nazionale su questi temi.


“Le questioni legate all’immigrazione non sono questioni da poco.
Come politico, vedo i problemi per come sono e come i cittadini li vivono, e dobbiamo cercare soluzioni”, ha osservato.


Secondo lui, se la Francia darà il via a questi cambiamenti, altri stati dell’UE si uniranno.

Barnier ha anche suggerito che l’Unione Europea dovrebbe rafforzare la sicurezza delle frontiere esterne in modo coordinato,
e vuole avviare un dibattito su questo tema con altri Stati.



Chiaramente Barnier cerca di crearsi una posizione che gli permetta di candidarsi alle presidenziali sorretto dal centro,
ultimamente piuttosto deludente con i MoDem spesso schiacciati sulle posizioni di Macron,
una sorta di ordoliberismo mascherato con un po’ d’innocue idee da “Sinistra ZTL”.

Barnier ha la stessa attrattività politica di un ghiacciolo e la sua carriera è piena di fantasmi,
per cui non sappiamo se riuscirà nell sua missione.


Nello stesso tempo la sua mossa pone completamente fuori gioco politico Enrico Letta.

Se neanche i super europeisti francesi vogliono i porti aperti,

cosa farà adesso il giovinetto Letta?

Pesterà i piedi e stringerà i pugnetti ?
 
«A volte le cose sono più semplici di come appaiono o di come si vorrebbe farle apparire.
E questo mio ultimo giorno da direttore del Giornale dopo dodici anni di servizio è esattamente così».

Lo scrive Alessandro Sallusti in un fondo in prima pagina sul Giornale con il quale,
dopo dodici anni, si congeda da direttore del quotidiano.

«Per provare a spiegarlo – scrive Sallusti – prendo in prestito un capitolo dell’ultimo romanzo di uno dei miei scrittori preferiti,
Fabio Genovesi (Il calamaro gigante, edizione Feltrinelli) in cui l’autore
(che dopo la passione per la scrittura ha quella per il ciclismo, per cui c’è da fidarsi)
fa girare la storia attorno al concetto che “il più grande regalo che possiamo fare a noi stessi, forse, è mai dire “ormai”».


«Ecco, giunto dove sono – continua Sallusti – potrei dire “ormai sono arrivato”,
oppure “ormai sono vecchio per tentare nuove avventure”.
Ma anche “ormai” mi sono accasato nella famiglia di Paolo Berlusconi e di sua figlia Alessia (i miei editori)
che è una famiglia estremamente accogliente, generosa e amante della libertà.
Così come “ormai” mi è stato concesso il privilegio di dare del tu al presidente Silvio Berlusconi,
cioè a uno dei due o tre straordinari uomini che il nostro secolo ci ha regalato e a cui la storia, ne sono certo,
prima o poi riconoscerà i meriti in tutti i campi. Ecco avrei potuto vivere tranquillamente di “ormai”,
ma un giorno, anche grazie a un fortunato incontro, mi si è insidiato nella testa un altro “ormai” che ha avuto la meglio:
ormai, dopo dodici anni, era ora di rinunciare a tante certezze e affrontare nuove sfide, senza rancore né particolari calcoli».


«Posso solo dire che sono stati dodici anni fantastici», è il bilancio di Sallusti.

E osserva: «Certo, nel mentre ho subito un arresto per reato di opinione,
mi hanno messo due bypass e due stent coronarici,
ho vissuto la più grave crisi dell’editoria di sempre e ovviamente un pizzico di Coronavirus.
Ma sia io sia il vostro Giornale siamo ancora qua, e questo è quello che conta.
Insieme ai colleghi di questa redazione, ho difeso a spada tratta libertà politiche e culturali perennemente sotto attacco.
Li ringrazio tutti e auguro loro ogni bene. In quanto all’editore, beh, ogni parola in più potrebbe sembrare ruffiana o di circostanza.
Preferisco dimostrare in futuro con i fatti la stima che ho maturato nei loro confronti.

“Ormai” è fatta, un saluto a tutti, ma soprattutto a voi lettori. Grazie», conclude.


Da oggi Sallusti è direttore di Libero.
 
Giorni molto tesanti per Bitcoin e per le valute virtuali in generali.

A parte Elon Musk, quali sono i motivi di questa caduta di valori, di cui comunque qualcuno sta approfittando?


Il fondatore e CEO di Avanti Financial, Caitlin Long, afferma che la recente divulgazione dei dati di Tether
sulle riserve della stablecoin potrebbe aver contribuito alle vendite di altcoin la scorsa settimana.


In una serie di tweet di sabato, Caitlin Long ha affermato che la ripartizione delle riserve di Tether (USDT)
da parte di Tether Holdings Limited non è stata investita in “titoli liquidi a breve termine, a basso rischio”,
ma piuttosto in attività di credito di “chissà quale qualità .

Questo avrebbe modificato il rischio nei portafoglio dei gestori di fondi in valute virtuali e li avrebbe spinti a vendere per riequilibrare il rischio.


7/ Markets already had independent confirmation that #Tether had very little bank deposits in its reserves, but now we know its reserves are mostly invested in CREDIT ASSETS of who-knows-what quality, not T-bills or other short-term, lower-risk, liquid securities.

— Caitlin Long (@CaitlinLong_) May 15, 2021

Cosa si è scoperto da Tether:
questa valuta virtuale, controllata da iFinex Inc. ha pubblicato le sue riserve per la prima volta in modo completo
da cui risulta che detiene solo il 3,87% in contanti per sostenere la sua criptovaluta.


Tether deterrebbe il 76% delle sue riserve in contanti ed “In equivalenti del contate” ,
in altri depositi a breve termine e carta commerciali, il tutto certificato a marzo.

La carta commerciale rappresentava una quota del 65%,
i depositi fiduciari costituivano il 24% della categoria, i
pronti contro termine inversi il 3,6%,
i buoni del tesoro a circa il 3%.

La liquidità arriva quindi al 3,87%.

Attenzione che gli “Equivalenti del contante” non sono contante,
perché le carte commerciali portano un rischio e lo stesso i “Repo” (pronti contro termine).


Il restante backup su USDT è costituito da prestiti sicuri al 12,55%,
obbligazioni societarie, fondi e metalli preziosi al 9,96% e altri investimenti, inclusi i token digitali all’1,64%.


Metalli preziosi e prestiti sicuri sono valori anch’essi variabili.

Quindi il backing di Tether è costituito non da attività assolutamente sicure (denaro o titoli di stato USA), se non per meno del 7%.

Il resto è un mix di attivi di breve e medio termine che saranno sicuri, ma che comunque un livello di rischio lo hanno.

Da qui il discorso di Caitlin Long sul riequilibrio del rischio di portafoglio quando c’è Tether.


Personalmente questa spiegazione non mi convince completamente:
sono anni che si sa che Tether non ha un backing uno ad uno in denaro contante.
Anzi si sa che aveva aiutato Bitfinex, controllato dallo stesso iFinex, con 850 milioni in prestito.

Quindi quello che si è scoperto non è assolutamente una sorpresa, anzi, se lo è, è abbastanza positiva.
Se la copertura di Tether è quella segnalata è abbastanza sicura, ma non sicura in modo assoluto.


La mia sensazione è che invece il calo del 25% di BTC in 7 giorni sia dovuto ad altri fattori più, diciamo così, strutturali.

Sembra che la Pandemia si stia alleggerendo che comunque la gente la voglia lasciare indietro.

Quindi questo porta a diverse conseguenze importanti per il valore delle valute virtuali:
  • progressivo calo del QE da parte di diverse banche centrali, con riduzione del flusso di denaro che ha creato la bolla;
  • meno gente a casa con soldi facili (negli USA,…) e una connessione internet per fare trading;
  • l’inflazione leggermente cresciuta che taglia il desiderio d’investimenti senza un rendimento immediato fisso.

Si tratta di un movimento un po’ più strutturale rispetto alle notizie di Tether.

Bisogna vedere come risponderà che finora ha investito in valute virtuali.
 
Tra le ombre di mistero che avvolgono la figura di Bill Gates si aggiunge anche questa.

L’Ansa, riprendendo quanto riferito dal Wall Street Journal, informa che “il board di Microsoft decise nel 2020 che Gates doveva dimettersi”.


La società arrivò a tale decisione a causa di un’indagine condotta sui rapporti sentimentali che Gates
avrebbe stretto “per anni con una dipendente dell’azienda”, rapporti che ovviamente erano ritenuti “inappropriati”.

Il consiglio di amministrazione di Microsoft alla fine del 2019 aveva ingaggiato uno studio legale per indagare sul fatto.

È stata la dipendente stessa, con una lettera, a sostenere di aver avuto una “relazione sessuale per anni con il fondatore della società”.


Stando a quanto racconta il Wall Street Journal Gates diede le dimissioni prima che l’inchiesta fu completata.

Ma uno dei portavoce ha dichiarato al Wsj confermando l’esistenza della relazione,
“c’è stata una relazione sentimentale quasi 20 anni fa che è finita amichevolmente”.
 
“Niente”, questa la vergognosa risposta che l’ex commissario alla Sanità della Calabria ha dato al conduttore Giletti
durante la diretta tv del programma Non è l’Arena mentre si discuteva dello scandalo che coinvolge le aziende sanitarie locali e aziende private.


Davanti le telecamere di tutta Italia, alla domanda “che cosa è stato fatto per fermare la cattiva gestione”,
l’ex commissario Scura ha risposto con un semplice nulla.

Ma andiamo per ordine.

Dire “cattiva gestione” potrebbe essere un eufemismo.

Parliamo infatti di fatti gravissimi: “Milioni di buco” che i cittadini pagano non solo in termini economici,
ma anche in termini di mancanza di un servizio sanitario di qualità.


“Dal 2013 in poi i bilanci dell’ASP di Reggio Calabria non sono stati approvati perché il Collegio dei revisori dei conti li ha bocciati”,
denuncia Massimo Scura, l’ex commissario, durante la puntata.


Perchè sono stati bocciati?

Semplicemente perchè risulta che alcune aziende “si sono fatte pagare più fatture grazie a funzionari disonesti”.

Il meccanismo con cui sono riusciti a raggirare il sistema era che le aziende si facevano pagare più volte la stessa fattura dalle aziende sanitarie locali.

Tutto questo mentre la persona preposta a intervenire, appunto l’ex commissario, non faceva per sua espressa dichiarazione proprio nulla.
 
L’Italia vive un altro dei suoi paradossi.

Come è possibile che nell’anno del lockdown, delle chiusure, di un Paese abbandonato a sé stesso,
di attività chiuse e lasciate senza ristori, il governo sia riuscito a intascare una valanga di tasse?


È una formula semplice e al quanto contraddittoria: pochi ristori, tante tasse.

La questione delle tasse sospese, a questo punto si è rivelata l’ennesima favola.

Analizza Sandro Iacometti su Libero:

“Ve li ricordate i primi tre mesi dell’anno?
La terza ondata imperversava, gli italiani erano blindati in casa e i consumi praticamente azzerati.
Eppure, le entrate dello Stato sono aumentate”.


Come ha certificato Bankitalia, gli incassi sono stati di 96 miliardi, in crescita dell’1,1%,
“di fatto un miliardo in più, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,
dove c’erano stati due mesi, gennaio e febbraio, di assoluta normalità
(rispetto a marzo 2020, quando c’era lo stop totale del fisco, l’aumento è stato addirittura del 9,8%).
Certo, l’industria non si è fermata. Anzi, è leggermente ripartita, ma febbraio e marzo sono stati sostanzialmente stazionari,
dopo la crescita consistente di gennaio.
E poi c’è il crollo del fatturato dei servizi che, seppure ancora non quantificato in maniera esatta, è stato senza dubbio robusto”.


Tutti elementi che trovano ampia conferma nel giudizio complessivo dell’Istat sul periodo in questione.

“Nel primo trimestre, si legge nella consueta stima preliminare, l’economia italiana ha subito una nuova contrazione,
seppure di entità più contenuta rispetto a quella registrata nel quarto trimestre del 2020”.

E la frenata si è fatta sentire pure sul Pil, che ha chiuso i tre mesi a -1,4% (-0,4% sul quarto trimestre del 2020).

Insomma, a gennaio, febbraio e marzo le cose non sono andate bene.
Poche transazioni, poco fatturato, poca Iva.
Questo non ha però impedito ai balzelli di crescere.


Conclude Iacometti:
“Ma questa volta a pagare le tasse c’erano anche migliaia di imprenditori, partite Iva e professionisti
che hanno dovuto sborsare soldi al fisco pur senza aver guadagnato un euro per colpa del Covid e delle chiusure.
La questione rimanda direttamente ai cosiddetti costi fissi che gli operatori dei servizi
hanno dovuto sostenere anche durante le fasi più acute della pandemia”.


Gli interventi del governo non hanno previsto alcun ristoro per spese come imposte e bollette.
 
La storia è che il Paese è progredito o invece ha zoppicato lungo la strada dell’incivilimento democratico
a seconda che la sinistra sia riuscita a imporre le proprie ragioni o invece le abbia viste soverchiate.


Su questa bubbola si regge da cinquant’anni la pubblicistica della stampa perbene,
la didattica banalista e contraffattoria precipitata nei voti delle mani pulite e dell’onestà,
quelle del compagno Enrico, non quelle degli epigoni elevati a punto di riferimento fortissimo,
e poi i convegni e i libri e i film e i festival e le tesi di laurea e i concorsi e i premi e le manifestazzioni con due zeta:
tutto a riproporre e ad accreditare in un corto circuito di malafede e incultura devastante
la favola del Paese rimesso alle cure democratiche della meglio gioventù de sinistra
che si sacrificava e incanutiva nel glorioso cimento di contenere il malgoverno,
le destre, la reazione, le trame, le bbombe anch’elle co’ le due b,
e opponeva a quell’inferno il paradiso della “cultura del lavoro”,
quella che ha garantito agli operai i peggio stipendi d’Europa
e il welfare dove la finta invalidità si trasforma per giurisprudenza in diritto acquisito,
e la “cultura della legalità”, quella festosa davanti al manipolo di pubblici ministeri
che istiga il popolo onesto a far piazza pulita dei decreti sgraditi,
la schiatta dei giustizieri che trent’anni dopo troviamo addetta allo spaccio di veline cospirazioniste
e a contendersi le piazze del verbo forcaiolo mentre la sinistra giudiziosa esprime “rispetto” per la magistratura
e per il suo bel lavoro, che notoriamente “deve fare il suo corso” (con la zeta è sempre meglio: “corzo”),
cioè a dire le requisitorie a Raitre e le conferenze stampa a margine dei rastrellamenti giudiziari
con il vernissage dell’aula bunker in anteprima a Telecinquestelle mentre la giornalista delle otto e mezzo
fa gli auguri di buon lavoro al rivoluzionario in toga che su Twitter posta gli articoli sulla politica al Sud che è «una montagna di merda».


Una soluzione, o anche solo una pratica, alternativa al portato di quella sinistra non c’è mai stata,
ed a opporvisi non c’è mai stata una propensione diversa, un’ispirazione civile altrimenti formulata,
un intendimento democratico con ambizione conservatrice: a opporvisi è stato solo un disputato insediamento di potere,
da insidiare in quanto potere o – ed è esattamente lo stesso – da condividere in quanto potere.


E tutto, 2021, confluisce nella celebrazione del democristiano ammazzato nella prigione del popolo perché, lui sì,
aveva capito che i comunisti che dopotutto non erano mai stati comunisti meritavano il governo.

Di lì in poi sarebbe stato un succedersi di principali esponenti dello schieramento a loro avverso,
furfanti da vedere in galera a consumare il rancio, gangsters, mafiosi, stragisti, evasori, caudillos sguazzanti in Arno,
versioni aggiornate dei pidocchi nella criniera della gente seria:
e dio solo sa che più meglio Paese avremmo oggi, se tutta quella feccia non avesse ostacolato il percorzo (sì, zeta) della nobile sinistra.


L’insistere del vago complesso reazionario a cui si riduce la cosiddetta destra
rappresenterebbe qualcosa di assolutorio se quella sinistra non avesse, si può dire sempre e da sempre,
ritenuto di opporvisi cannibalizzando in forma beneducata lo stesso moralismo ciabattone
e una furia illiberale anche più temibile perché ammantata di simil accademia,
e per il resto è il campionato Greta-Fedez-Zan contro Dio-Patria-Famiglia,
la buona roba dove resta la destra e da dove ricomincia la sinistra.
 
Ahahahahahahah tutti che salgono su di un certo carro ......

«I dati ci dicono che ora è il momento di superare il coprifuoco. Per la prima volta da ottobre le vittime scendono sotto quota 100.».
Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo una riunione dei ministri Cinquestelle,
alla vigilia di una riunione della cabina di regia dalla quale ci si aspetta un allentamento delle misure anti-Covid.


«Sono contraria al coprifuoco alle 22, questo è il momento di spingere gli italiani a stare di più all’aperto
dato che le possibilità di contagio sono molto più alte al chiuso».
Così ad Agorà l’immunologa Antonella Viola.
«Non c’è alcuna evidenza scientifica che un’ora in più o in meno di coprifuoco possano cambiare le cose.
Magari possiamo aspettare ancora un po’ per riaprire i luoghi chiusi, ma il 2 giugno è una data possibile per le riaperture generalizzate».


«Credo si debba proseguire il percorso graduale di riaperture iniziato il 24 aprile:
già oggi in Cabina di regia si dovrebbe ridurre il coprifuoco di un’ora o due e penso che nel mese di giugno verrà abolito».
Così Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, su Radio24.
«I dati sono in miglioramento, ogni giorno vengono fatti circa 500 mila vaccini,
ci sono le condizioni per andare avanti con le riaperture senza dover tornare indietro».


Allentare il coprifuoco, posticipandolo, si può anche per Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza,
che su Sky Tg24 ha ribadito l’importanza di «essere graduali nell’allentamento».
Alla domanda sulla possibile cancellazione del coprifuoco dal 2 giugno, ha risposto:
«Guardando ai dati di oggi sì però dobbiamo prima vedere se quella inversione di tendenza
che noi abbiamo fino a questo momento visto è definitiva».


«Se la distanza di sicurezza è rispettata, è chiaro che questa protezione all’aperto può essere allentata».
A spiegarlo Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, su Sky Tg24.
In questa fase «bisogna stare attenti, ma è chiaro che bisogna essere razionali.
In uno spazio aperto da soli, se si fa jogging o una passeggiata in campagna,
non ha senso portare la mascherina».


«A Milano, a fine maggio al Fabrique, potrebbe svolgersi il primo evento-test in Italia di riapertura dei locali e club al chiuso.
È la proposta che mi è stata presentata dalle associazioni di settore SILB, CFC, ADJ e SILS nel corso di due incontri molto utili;
una richiesta che ho accolto e che ho deciso di sostenere, dopo averne interessato il Prefetto.
La abbiamo sottoposta al Governo e al Cts, perché il mondo dell’intrattenimento musicale,
così come quello dello spettacolo e della cultura devono poter ripartire presto e in sicurezza».
Così su facebook il sindaco di Milano Sala.


«Abbiamo sempre detto che si può allentare, via via che i numeri vanno nella direzione giusta
e ora i numeri stanno andando nella direzione giusta anche perché nelle settimane scorse non si è abbassata la guardia».
Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando a margine di un evento a Milano,
sulla possibilità che la Cabina di regia che si riunirà nel pomeriggio possa decidere su un allentamento delle restrizioni.


La Cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione delle forze di maggioranza
per decidere di eventuali allentamenti delle misure anti-Covid si terrà questo pomeriggio alle 16.
A riferirlo all’Adnkronos fonti di Governo. A seguire si svolgerà il Consiglio dei Ministri.
 
L’intera gestione di tutta la delirante comunicazione Covid ha solo uno scopo: spingere la gente a vaccinarsi!

COVID: LE CURE PROIBITE - Massimo Mazzucco - Contro.TV - Davvero TV - La TV dei Cittadini


Mazzucco è riuscito a fare una sintesi magistrale,
ma allo stesso tempo terrificante del DELIRIO CRIMINALE che stiamo vivendo da quasi un anno e mezzo.


Di commenti, ad una sintesi di tale livello, non ne servono!


Serve al contrario, sulla base dei fatti certificati che espone,
iniziare a ragionare sul fatto che una malattia perfettamente prevenibile e curabile
(salvo per anziani o persone gravemente compromesse per età o patologie
che ogni anno vengono stroncate a decine di migliaia dalle sindromi influenzali)
sia stata montata in modo fraudolento come se fosse la peste nera,
come siamo state bloccate più possibile le svariate cure EMERSE FIN DAI PRIMI MESI
e la prevenzione con una grancassa mediatica e sanitaria che, fin dalle fasi iniziali, indicava in modo ossessivo:


Non ci sono cure, solo il / i VACCINI COVID CI SALVERANNO!




Visto lo splendido video …………… A questo punto nasce la domanda chiave:


Cosa c’è dentro queste siringhe che non sono affatto vaccini?


In merito una delle tante interviste che la dott.ssa Bolgan ha fatto su questi temi ritengo sia fondamentale:





I fatti estratti da letteratura scientifica pubblicata e revisionata sono DEVASTANTI
e fanno ben comprendere che chi si fa uno dei vaccini sperimentali COVID pur essendo in buona salute è un folle o un/una ignorante.


E ovviamente grazie all’ipnosi collettiva fatta dai media è la seconda ipotesi ad essere più attendibile.


Le masse corrono a prenotarsi e già si parla delle vaccinazioni dei giovani, con un vaccino sperimentale di cui non si conoscono affatto gli effetti a lungo termini.


Una cosa criminale perché i rischi da vaccino per chi è sano sono di gran lunga più grandi dei rischi dovuti al Covid
che, per chi non è già compromesso fisicamente, è una malattia perfettamente curabile a casa con i protocolli giusti,
che infatti il ministro Speranza ostacola in tutti i modi!


Diffondete più possibile questi video perché solo la conoscenza e l’impegno ci possono salvare da un disastro terribile.


Urge inoltre un’analisi approfondita di questi vaccini, anche mRNA, per vedere cosa c’è dentro ed evitare sorprese illegali.
 

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