E' morto Enzo Biagi

mi accodo

Argema ha scritto:
Ahpperò, che eleganza che vedo in questo thread.

Per me, e penso di poter parlare anche per Luca, ovvero per noi che curiamo questo sito dal punto di vista tecnico, la scomparsa di Biagi è una grave perdita.

ma è servito molto ad alcuni per far qualche sparata sul Berlu. :rolleyes:

Comunque E' STATO UN GRANDISSIMO GIORNALISTA E SCRITTORE.
Non mi è piaciuto come ha sfruttato politicamente" il fatto" (tra l'altro strapagato).
Poteva portare le sue opinioni in maniera meno pacchiana.Forse è l'unico neo che vedo nella sua straordinaria carriera.
Ma per favore non paragonatelo nemmeno lontanamente a quel pirlotto del Luttazzi(simpaticissimo tra l'altro ) e a quel quaqquaraqquà di Santoro(che canta Bella Ciao...............poveri partigiani.........).
Biagi non se lo merita :) non gli fate onore così
 
Ciao a tutti
è da tanto tempo che non intervengo in questa rubrica, oggi mi è capitato di leggere questo topic e ho deciso di intervenire.
Vado dritto all'argomento.
Affermare, come è stato fatto qui, che Biagi sia stato un servo è davvero troppo. Servo di chi?
Premesso che il tipo di giornalismo che praticava Biagi non era quel che mi piace di più, preferendo un giornalismo più aggressivo e incalzante, mi chiedo e vi chiedo: se Biagi era un giornalista servo, Emilio Fido che cosa sarà mai? E Mimun con i suoi panini e le sue censure protettive? Il suo Tg1, fu l’unico tg a togliere l’audio per tutelare la figuraccia di Berlusconi a Strasburgo quando diede del Kapò all’on. Shultz reo di aver fatto domande indiscrete..già, le domande…le domande provocano l’orticaria al Padrone che vengano da un giornalista o da un deputato.

Biagi poteva piacere o meno ma una cosa certa è che era un galantuomo e persona mite.
Andare poi a scavare nel suo passato e sulle sue parentele, su quello che era da ragazzo e altre cosucce, a parte il copiaincolla, non mi sembra voglia dire gran che. Sinceramente preferisco uno che da ragazzo era fascista che uno che lo era da ragazzo e lo continua ad essere ancora.

Poi c'è il caso pietoso di chi, prima tira la pietra e poi ritira la mano cinque anni dopo, troppo facile, lacrime di coccodrillo, anzi di caimano.
Se Berlusconi pensava veramente di non voler fare dell'ostracismo verso Biagi e C. doveva parlare il giorno stesso in cui i suoi, quelli sì, servi, hanno messo in atto il licenziamento.
Comunque mi sono ormai rassegnato a questa Italia pseudo bipolare. Se uno simpatizza per Berlusconi, tutto quel che fa è lecito e giusto anche se palesemente illecito e ingiusto e aderendo temporaneamente al bipolarismo di cui sopra, dico che ciascuno si polarizza e si accompagna e commemora coloro che più gli sono vicini per sentimenti e affinità elettive. Io sto con Biagi e lo commemoro anche se non ero un suo sfegatato fan. Berlusconi invece sta (con) e commemora i suoi simili e sodali come ha fatto a Montecatini l'11 novembre scorso parlando ai giovani (!) dei circoli della libertà.

Infatti, all'incontro organizzato da Marcello Dell'Utri a Montecatini, Berlusconi difende il suo fedelissimo e fondatore di FI, condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa: "devono essere recuperati alla società questi giudici che lo accusano", ha detto a chiare lettere tra gli applausi dei polarizzati del parterre. Bell'esempio luminoso e specchiato per i giovani, davvero!
Poi passa alla commemorazione di Antonio Mangano, boss di CosaNostra, condannato all'ergastolo e suo stalliere: "venne a casa mia con moglie e figli, portava i miei bambini con i suoi all'asilo, alla messa la domenica...", "serviva la messa nella cappella di Arcore" e prosegue "in carcere Mangano subì una pressione fortissima per coinvolgere me e Marcello. Ma lui, Mangano, non accettò mai di dire qualcosa...(poi si corregge)..cioè di inventarsi qualcosa su di me e Marcello". Un vero uomo d'onore, quindi….

Ma già anni fa, Il 2 dimebre 2004, durante l'incontro a Montecitorio sempre con i giovani di Forza Italia, di Marcello Dell'Utri, inquisito dalla Procura di Palermo (la condanna arrivò nove giorni dopo), Berlusconi disse: "Non metto una mano sul fuoco, ma ce le metto tutte e due".
..E lì proprio non me la sono potuta tenere
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...io sto con Biagi, chi non disdegna altre compagnie faccia come crede.
 
Argema ha scritto:
Ahpperò, che eleganza che vedo in questo thread.

Per me, e penso di poter parlare anche per Luca, ovvero per noi che curiamo questo sito dal punto di vista tecnico, la scomparsa di Biagi è una grave perdita.

Ho letto (e tanto) Biagi in gioventù, nei tardi 70, quando chi leggeva Biagi era guardato di traverso e non da una frangia di compagni, ma dall'intellighenzia dominante che, col suo bel fagotto di polpettoni marcusiansartrmoraviani, irrideva l'emiliano, tacciandolo di bieco conservatorismo, di esser cantore di un'italietta piccolo borghese e oramai superata (tanto per citare le critiche più riferibili)
Non mi è piaciuto l'editto bulgaro del Berlusca, non tanto perché non avesse ragione (indegna la propaganda elettorale fatta a spese degli abbonati a pochi giorni di elezioni, peraltro già perse dai tupamaros), e neache perché, come dice il buon Pannella, il vero liberale dà la sua vita perchè l'avversario possa esprimersi. Non mi è piaciuto semplicemente perché è stato stupido e inutile. Inutile, perché, come già CIP ha avuto modo di illustrare in altro 3d, la bolsissima trasmissione del Biagi aveva ormai forato al ribasso qualsiasi "resistenza" di share e audience, manco fosse il nasdaq nel 2000, e quindi non serviva dare in escandescenze tipicamente berlusconiane (ovvero da padrone della "fabrichetta") per decretarne la fine.
Stupido perché, manco fosse il miglior Kakà, ha servito alla sinistra italica l'assist per costruire un coro di attacchi (invero meritati stavolta) e per far diventare, dopo Montanelli, un altro dei suoi nemici storici degli anni 70, una grottesca epitome della loro ideologia.

Invito tutti i censori dei costumi di questo 3d a ricordare che, chi esprime una posizione diversa dalla loro, magari anche con toni ruvidi, non è necessariamente uno stupido, un degenerato, un essere che non merita di essere ascoltato (fenomenale a tal proposito uno dei commenti a CIP, in cui lo scrivente dichiarava il suo aureo disgusto, interrompendo il dibattito e il confronto) ovvero un essere che merita di essere internato (certe vecchie care consuetudini sono dure a morire, vero?)
Se questo è un forum libero, allora meglio che la scomparsa di Biagi, come la scomparsa di qualsiasi altro personaggio, resti un fatto che, al di là dell'umana pietas, non dia la stura a giudizi assoluti e totalitari di valore. Ciascuno si tenga la sua valutazione dell'uomo e legittimamente la esprima; chi considera Biagi un grande, punto e basta, chi lo considera un valente cronista e un mediocre, mediocrissimo analista politico (io), chi lo considera un voltagabbana, chi lo adora quale incarnazione laica della libertà.
Lasciamo però agli altri la libertà di dire quello che pensano, anche citando stralci di giornali, libri o altro.
Ah, a proposito, chi cita un'opera e ne riporta il riferimento, non fa opera di bieco "copia e incolla", come ho avuto modo di leggere in un altro, amenissimo, post di questo 3d. La dotta trouvaille, la capacità di spigolare, l'accorto citare sono i segni diagnostici più evidenti di molte e attente letture, attività ahimé inconsueta a chi ferocemente critica la citazione.
 

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