"EMERGENZA MAREMOTO"

Re: non avevo detto amico

felixeco ha scritto:
ma cog..one.
Spara consigli e ci fa capire quanto è bravo lui, e che solo luyi pensa al mondo.Anche in questi momenti la mala pianta della demagogia fa vedere il peggio di se....poveraccio :(
Le donazioni si fanno senza farlo sapere......som.aro

a sparare ........... basti tu....

richiama babbo natale .... sbrigati....

http://www.investireoggi.it/forum/viewtopic.php?p=286531#286531

il ricambio non usato che t'ha portato..... è difettoso...
dai che ce la fai....
forse te lo ricambia....
buona befana.
;)
 
allora

o mi confondi con un altro che ha parlato male di emergency (anche se non approvo alcune posizioni) o medici senza frontiere......e allora c'è solo un equivoco e possiamo finirla
Ho sei in malafede solo xchè ho idee diverse dalle tue.
Ti pregherei di chiarire perchè non stiamo aiutando nè il forum, nè la povera gente dei paesi disastrati
 
Re: ri up

zappolaterra1 ha scritto:
felixeco ha scritto:
zappolaterra1 ha scritto:
felixeco ha scritto:
ma attenti a dove li mandate.Gli sciacalli sono ovunque

eri tu che dicevi che emergency erano.........?
mi sa di si......
leggi e non trovare scuse per non fare.

http://www.investireoggi.it/forum/viewtopic.php?p=286315#286315

il solito amico che semina odio senza nemmeno sapere di cosa e di chi parla.Che pena ....anche in momenti come questi :(

stai straparlando .......come al solito.
so di cosa e di chi parlo....... come al solito.
so anche che quell'elenco è un fatto e che emergency insieme a medici senza frontiere sono le uniche organizzazioni internazionali già presenti sul posto e non a curare i vacanzieri.... ma i locali.

le tue medicine, se vuoi mandarle davvero, mandale a loro.
ti do anche l'indirizzo:
www.emergency.it
c/c postale n° 28426203

e fallo .......invece di straparlare.... come al solito.
emergency ok, ma come si fà a donare senza la carta di credito e senza volersi tesserare? qual'è il numero di cc? grazie
 
Re: ri up

rebel ha scritto:
emergency ok, ma come si fà a donare senza la carta di credito e senza volersi tesserare? qual'è il numero di cc? grazie

emergency:
- c/c postale intestato a EMERGENCY n° 28426203

- c/c bancario intestato a EMERGENCY n° 713558 CAB 01600 ABI 05387 CIN: V presso Banca Popolare dell’Emilia Romagna
E’ possibile scegliere la formula "bonifico bancario automatico"

- assegno bancario intestato ad Emergency (non trasferibile) da inviarsi a Emergency, via Orefici 2 - 20123 Milano.

Ricordatevi sempre di indicare i vostri dati (nome, cognome, indirizzo e numero civico, cap, citta’ provincia): solo così potremo tenervi aggiornati sulle nostre attività e sull’utilizzo dei fondi.


medici senza frontiere:
http://www.medicisenzafrontiere.it/sostienici/privati_associazioni.shtml

cmq se ti colleghi ai loro siti c'è tutto quello che serve per fare.
;)
 
Re: allora

felixeco ha scritto:
o mi confondi con un altro che ha parlato male di emergency (anche se non approvo alcune posizioni) o medici senza frontiere......e allora c'è solo un equivoco e possiamo finirla
Ho sei in malafede solo xchè ho idee diverse dalle tue.
Ti pregherei di chiarire perchè non stiamo aiutando nè il forum, nè la povera gente dei paesi disastrati

te ne accorgi tardi che ti ho confuso con un altro.....

prima spari ..... e poi pensi.....
:rolleyes:
 
Re: ri up

zappolaterra1 ha scritto:
rebel ha scritto:
emergency ok, ma come si fà a donare senza la carta di credito e senza volersi tesserare? qual'è il numero di cc? grazie

emergency:
- c/c postale intestato a EMERGENCY n° 28426203

- c/c bancario intestato a EMERGENCY n° 713558 CAB 01600 ABI 05387 CIN: V presso Banca Popolare dell’Emilia Romagna
E’ possibile scegliere la formula "bonifico bancario automatico"

- assegno bancario intestato ad Emergency (non trasferibile) da inviarsi a Emergency, via Orefici 2 - 20123 Milano.

Ricordatevi sempre di indicare i vostri dati (nome, cognome, indirizzo e numero civico, cap, citta’ provincia): solo così potremo tenervi aggiornati sulle nostre attività e sull’utilizzo dei fondi.


medici senza frontiere:
http://www.medicisenzafrontiere.it/sostienici/privati_associazioni.shtml

cmq se ti colleghi ai loro siti c'è tutto quello che serve per fare.
;)
ok, grazie mille. ciao :)
 
Amo tutti i popoli del sudest asiatico per la loro civiltà filosofia di vita;

Ho fatto divesi viaggi nelle aree colpite dal maremoto sempre accompagnato dalla mia compagna disgustandomi e vergognandomi di essere occidentale in molti dei posti visitati. (preciso che ho usato “essere occidentale” e non “uomo” visto il livello di prostituzione maschile e infantile presente Sri Lanka);

Mi piange il cuore a pensare a quello che è successo è non potro’ e vorrò trasmettere a nessuno il mio dolore;

Mi “irrita molto” come i mezzi di informazione italiani stanno trattando l’argomento con questa assurda sovraesposizione di poche decine/centinaia di italiani colpiti rispetto alla distruzione di intere popolazioni. (per non parlare dei vips intervistati….);

Ognuno nella beneficenza dovrebbe fare quello che si sente e quello che la sua coscienza gli impone di fare (noi ricchi occidentali moderni abbiamo perso da tempo un gran fetta della nostra coscienza) in silenzio, nel suo privato e senza SENTIRSI PIU’ BUONO e più giusto degli altri quando fa, dice di fare e invita gli altri a fare beneficenza;

Mi disgustano le maratone televisive nelle quali le grandi aziende “donano” qualche centinaio di milioni di vecchie lire e vengono osannate per un tempo televisivo che pagato in pubblicità gli sarebbe costato 10 volte tanto.
E noi tutti cretini ad applaudire e a dire …”quanto sono generosi…..”;
Non paliamo degli artisti che “non ricevono compenso” pero’ pattuiscono un rimborso spese non solo per loro ma anche per il parrucchiere, l’estetista, l’agente, il manicure, il dogsitter ecc. ecc…..con il risultato che il rimporso spese è più alto del compenso per una serata abituale………si vantano pure di essere buoni e noi………tutti ad applaudire.

Mi disgusta il business che c’è dietro le onlus e le ong…certo non tutte ma……mi riprometto quando saremo me emotivamente coinvolti di scrivere qualcosa a riguardo. Per chi avesse voglia di leggere qualcosa subito c’è on line sul sito di report rai3 una bella puntata sull’argomento;

Mi fa pensare che il sud Italia con tutte le sue disavventure economiche debba essere sempre più generoso del resto del paese. Che ha la consapevolezza delle proprie difficolt si immedesima con quelle di chi sta peggio di lui. Il nord sembrerebbe meno attento……poi leggendo le liste ed andando a “regionalizzare” i dispersi itaiani si scopre che 80-90% sono tutti del nord italia………singolare non è vero……..

Non mi piace donare 1 euro attraverso il telefonino con grande pubblicità dei gestori sempre citati con grande merito quando:
Non mi è chiaro e non mi sembra sia mai stato detto chi “veicolerà” le somme raccolte;
Il 20% se lo cucca lo Stato come IVA;
Non si puo dedurre dalla denuncia dei redditi. (apro parentesi per specificare che il giusto comportamento per chi vuole fare beneficenza di 100 lire non è dare 100 per dedurre 30 e fare il furbo ma dare 130 e dedurre 30……)

Mi piacerebbe che esistesse una legge che regolamentasse meglio le ong/onlus per quanto riguarda la trasparenza nella gestione. Un conto se si hanno donazioni 100 (magari tutte private e costo di sturttura 20 ed un altro conto è avere donazioni 100 (spesso Pubbliche …..meditate gente meditate) e costi di struttura 80……ogni commento è superfluo. Basterebbe che ci fosse l’obbligo di rendere pubblici i bilanci e i consuntivi dei progetti realizzati. Io sarei più contento e consapevole quando metto mano al portafoglio di sapere che quelle poche risorse vanno a chi ne ha bisogno e non al “ladrones” di turno che è doppiamente schifoso perché specula sulle disgrazie altrui-
Poche Associazioni mettono bilanci e dati in rete ….una di queste è EMERGENCY.

Altro vorrei scrivere sulla croce rossa italiana ma mi rendo conto che non sono i giorni giusti e che già quantoscritto sopra mi provocherà una infinità di attacchi ed antipatie.
Magari tra qualche mese senza l’emergenza di turno potremo riparlarne…….

HO scirtto questo messaggio solo per informare che c’è l’ong di turno per ogni emergenza. Sto parlando di quelle serie perche quelle che “corrono dietro” ai soldi pubblici e dell’ONU sono “specializzate in tutto”. Emergency non sembrava adatta a questo intervento infatti fino a ieri non accettava donazioni in quanto non presente sul territorio. C’era una nota a questo link che oggi non c’è più…….(e questo non è bello….)
http://www.emergency.it/menu.php?A=006&SA=040&ln=It
Al suo posto trovo però la notizia che:

29 dicembre '04 - Emergency: un intervento di emergenza in Sri Lanka
Un team di Emergency è in partenza per lo Sri Lanka, uno dei Paesi maggiormente colpiti dal maremoto di domenica 26 Dicembre.
Questa missione è stata decisa anche a seguito del contatto avuto con l'Ambasciata dello Sri Lanka in Italia che ha segnalato alcune priorità, alle quali cercheremo di far fronte nel più breve tempo possibile, vista la gravità della situazione soprattutto dal punto di vista sanitario.
"Abbiamo deciso di focalizzare il nostro intervento in favore della popolazione dello Sri Lanka non solo perché è una delle zone maggiormente colpite dal maremoto - dichiara Teresa Sarti, presidente di Emergency - ma anche perché questa catastrofe ha portato alla superficie molte mine antiuomo che giacevano sepolte in quest'area dove sono ancora attivi focolai di guerra."
I contributi a sostegno di questo intervento possono essere versati sul conto corrente postale n. 28426203 oppure on line tramite il sito internet www.emergency.it, indicando nella causale "vittime maremoto Sri Lanka".

Evidentemente si sono organizzati. Poi loro hanno comme mission
“ Gli Obiettivi di Emergency
Portare assistenza medico-chirurgica alle vittime dei conflitti armati
Dare attuazione ai diritti umani per chi soffre le conseguenze sociali di guerre, fame, povertà, emarginazione.
Promuovere una cultura di pace e solidarietà”

In teoria non avevano motivo di intervenire poi evidentemente hanno “trovato” che “ questa catastrofe ha portato alla superficie molte mine antiuomo che giacevano sepolte in quest'area dove sono ancora attivi focolai di guerra”….


Un ultima cosa che mi fa piacere segnalare visto che siamo su un sito di finanza è la carta di credito prepagata Emergency. E’ abbastanza conveniente e poi è anche….”etica”.
http://www.bper.it/prodotti/privati/carte/emergency/main.htm

Mi auguro un anno 2005 migliore per l’intera umanità e non solo per il nostro piccolo “orticello”.

Ciao
Idefix

P.S. non mi connetto spesso e pertanto non potro rispondere i tempi brevi a vostre eventuali messaggi.
 
al peggio non c'è mai limite

..."Giacarta, 6 gen. - (Adnkronos) - Alcuni ribelli su una barca da pesca hanno sparato ai soldati e alle vittime del maremoto nella costa ovest della provincia di Aceh, la piu' devastata dallo tsunami in Indonesia. Lo riferiscono fonti militari ....
 
Emergenza maremoto - Aggiornamento delle attività
(07/01/2004)
Una panoramica delle attività di Medici Senza Frontiere nelle zone del Sud Est Asia colpite dal maremoto, aggiornata al 4 gennaio 2005. Nel complesso MSF ha già inviato nell'area circa 150 volontari internazionali e oltre 300 tonnellate di materiale di soccorso (soprattutto farmaci, kit per l'assistenza medica e per la potabilizzazione dell'acqua, oltre a generatori, attrezzature logistiche, coperte e alimenti ad alto contenuto proteico). I paesi in cui si concentra maggiormente l'attività di MSF sono quelli in cui la situazione appare più grave: l'Indonesia (in particolare la provincia di Aceh nel Nord dell'isola di Sumatra) e lo Sri Lanka. Continua il monitoraggio dei bisogni umanitari nell'intera regione. Altri volontari o aerei-cargo sono pronti a partire in caso di bisogno.

Indonesia. Il 28 dicembre MSF è stata la prima organizzazione ad arrivare nella provincia di Aceh, a nord dell'isola di Sumatra. La zona si trova esattamente davanti all'epicentro del terremoto che ha scatenato lo tsunami ed è senza dubbio l'area più duramente colpita: prima dalle scosse e poi dall'onda.




Il lavoro delle cliniche mobili MSF

Da allora più di 60 volontari MSF e oltre 120 tonnellate di aiuti umanitari, cibo e medicine sono arrivate sul posto. La situazione descritta dai volontari è spaventosa: oltre il 60% del capoluogo della provincia, Banda Aceh, è completamente distrutto. Nei villaggi costieri sarebbero morti circa l'80% degli abitanti. I pochissimi superstiti, terrorizzati da eventuali nuove onde, si sono rifugiati nelle montagne e raggiungerli appare molto difficile.

La distribuzione degli aiuti è difficoltosa per l'inagibilità di gran parte delle vie di collegamento. MSF lavora nella regione con base nella città di Banda Aceh e si sposta con team medici che grazie ad un elicottero viaggiano da est a ovest della regione. L'elicottero, oltre a tre volontari trasporta medicine, attrezzature sanitarie, riso, acqua e altri aiuti umanitari.

Il 3 gennaio due team medici MSF hanno raggiunto, a bordo di elicotteri, i villaggi di Lamno e Lampe-Ngo situati nella zona costiera occidentale di Aceh. Il personale sanitario MSF ha allestito cliniche mobili e ha distribuito razioni di riso alla popolazione. Per la prima volta i team MSF hanno trascorso la notte nei villaggi della costa occidentale in modo da avere un quadro completo dei bisogni più urgenti ed entrare in contatto diretto con queste popolazioni isolate e traumatizzate. Al ritorno MSF ha trasportato a bordo dell'elicottero sette pazienti che necessitavano un ricovero immediato. In questo momento sono ricoverati nell'ospedale di Fakine dove stanno ricevendo cure per le ferite infette o fratture agli arti.

A Lamno gli sfollati sono circa 11000 e sono stati sistemati in sei campi. Si calcola che qui il 75% della popolazione sia morta a causa dello tsunami. MSF in questo momento sta fornendo consultazioni mediche e riporta un immediato bisogno di acqua e attrezzature sanitarie poiché quasi tutti i pozzi sono stati allagati dall'acqua salata. A Lampe-Ngo MSF ha individuato circa 3000 sfollati. La popolazione locale ha riferito ad MSF che l'80% degli abitanti è deceduta a causa dello tsunami. Il bisogno di cibo è immediato poiché fino ad ora la popolazione si è cibata esclusivamente del riso che si trovava sommerso dall'onda.


Valutazione sanitaria ad Aceh

Molti dei superstiti sono affetti da malattie respiratorie, ferite gravi e infette e da malattie della pelle dovute alla mancanza di igiene. Alcuni dei sopravvissuti presentano sintomi da sindrome da stress post traumatico. MSF sta pianificando l'apertura di un ospedale pediatrico nel capoluogo Banda-Aceh. Due team MSF sono stati trasportatati in elicottero nella parte occidentale di Banda Aceh, altri due team MSF hanno raggiunto la provincia di Sigli dove sono 12000 gli sfollati. Un team chirurgico sta lavorando all'ospedale di Sigli. L'ospedale, che ha una capienza di soli 35 posti letto, è pieno di feriti molti dei quali necessitano di operazioni chirurgiche. Nelle prime 60 visite MSF ha curato 20 pazienti con ferite infette, sei dei quali hanno avuto bisogno di un intervento chirurgico, altri 10 interventi verranno eseguiti nelle prossime ore. MSF ha deciso di inviare sul posto un team chirurgico che è giunto ieri all'ospedale ed è già operativo. La situazione sanitaria nei 14 campi sfollati situati nei pressi di Sigli è drammatica, MSF invierà nelle prossime ore due cliniche mobili.

Ad est di Sigli nell'ospedale di Biruen MSF sta donando medicine e materiale sanitario, oltre a fornire supporto al personale locale. Nei due ospedali sono circa 400 i feriti con un arrivo medio di 50 pazienti al giorno.
La clinica mobile MSF a Banda Aceh ha trascorso il 4 gennaio con i circa 1000 sfollati che hanno trovato rifugio di fronte alla moschea nell'area di Cot Keung. Sono stati visitate 141 persone principalmente per ferite, malattie della pelle e infezioni del tratto respiratorio.

Oggi la nave di Greenpeace “Rainbow Warrior” è salpata da Medan e raggiungerà le coste di Aceh per fornire supporto logistico ad MSF. La nave trasporta cibo, attrezzature sanitarie, medicine e petrolio per rifornire gli elicotteri. Un altro aereo – cargo con a bordo riso, gas, taniche e ulteriori attrezzature mediche è atteso per le prossime ore.

MSF ha già trasportato nell'area di Aceh circa 120 tonnellate di materiale di soccorso, incluse 10 tonnellate di biscotti ad alto contenuto di proteine (PB5). Secondo l'ONU nell'area del capoluogo è morta una persona su quattro, mentre nell'intera provincia di Aceh i morti potrebbero essere fino a 80mila su una popolazione di circa 4 milioni.

Sri Lanka. MSF ha già inviato nel Paese circa 51 volontari internazionali. Gli aiuti inviati fin qui ammontano a circa 187 tonnellate, tra questi anche un ospedale da campo in grado di assistere 40mila persone per tre mesi. Altri aerei - cargo carichi di aiuti sono arrivati nella capitale Colombo. Le vie di collegamento nel Paese sono gravemente compromesse e gli spostamenti difficili, anche a causa della presenza di mine in diverse zone. Questo, insieme alle insistenti piogge che si stanno abbattendo in queste ore, rende difficoltoso l'accesso alle aree più remote della regione in cui l'azione di MSF si sta concentrando.

Gli sfollati ammontano ad oltre 800mila persone. I team di MSF, per ora hanno messo in funzione 13 cliniche mobili, ognuna delle quali svolge in media 150 visite mediche al giorno. La popolazione è terrorizzata e non vuole rientrare nei villaggi d'origine. Anche chi viveva in villaggi che non sono andati distrutti si sta spostando altrove perché teme una seconda onda. Almeno 6000 famiglie (per un totale di 24mila persone distribuite in 125 campi) riceveranno da MSF aiuti non-alimentari come tende, zanzariere e taniche di acqua potabile.

Uno dei team di MSF si sta concentrando nell'area di Batticaloa, nel Nord Est del Paese. In quella zona Medici Senza Frontiere ha lavorato a lungo negli anni passati: la popolazione era già poverissima ed estremamente vulnerabile già prima della catastrofe. MSF sta supportando i tre maggiori ospedali di Ampara, dove il governo srilankese stima che oltre 180000 persone siano rimaste senza casa. MSF sta pianificando l'apertura di tre ospedali da campo.

MSF ha installato una clinica a Tangalla, zona costiera situata a sud del paese. Alcuni team mobili porteranno assistenza agli sfollati presenti nell'area. Un'altra clinica è stata inoltre aperta nell'area circostante Hambantoa.

Tailandia. Nella zona di Puket ci sono 3 volontari di MSF e altri 4 arriveranno presto per supportare l'ospedale provinciale Takuapa. MSF ha donato farmaci all'ospedale Phang Na. Nella zona di Takuapa interi villaggi di pescatori sono andati distrutti e molte persone sono ancora disperse. Negli ospedali arrivavano tra i 600 e i mille pazienti al giorno, solo negli ultimi giorni l'afflusso è calato a 3-400 persone. Nel complesso la risposta delle autorità locali è stata veloce e ben organizzata. MSF è pronta a donare farmaci e attrezzature mediche a tre ospedali, se le autorità lo richiederanno.

Myanmar (ex-Birmania) . MSF al momento dell'arrivo dello tsunami era già presente in Myanmar con alcuni progetti di assistenza per i malati di malaria e di lotta all'Aids. Un team MSF sta realizzando un monitoraggio lungo le coste del paese per valutare i bisogni. L'èquipe MSF è arrivata a Kawthuang (nell'estremo Sud) e si sta spostando verso l'arcipelago di Mergui, dove alcune isole sono rimaste completamente prive di collegamenti. Una volontaria MSF sta visitando l'isola di Lampi. Al momento non è ancora possibile avere accesso alle isole di Zar Det Kyee e Tharn in quanto sono zone militari interdette a qualsiasi straniero.

India. Un team di due persone ha condotto una missione esplorativa in alcune zone dell'India meridionale. Ieri sono arrivati a Chennai, la capitale del Tamil Nadu. Il governo, insieme alla popolazione locale, sta organizzando le operazioni di assistenza medica, la distribuzione di cibo e le operazioni di disinfezione dell'acqua. Le zone costiere sono state pesantemente colpite dal cataclisma e le famiglie sono ancora in cerca dei dispersi. MSF manderà un epidemiologo dal centro di ricerche Epicentre per lavorare alla sorveglianza delle eventuali epidemie nei distretti di Nagapattinam e Cuddalore. Sul fronte medico MSF metterà a disposizione un team per offrire consulenze e assistere la popolazione colpita da traumi psicologici, che sembrano al momento il problema più grave. Un altro team di MSF è arrivato a Chennai e ha ottenuto l'autorizzazione a effettuare un monitoraggio nelle isole Andamane che si trovano non lontane dall'epicentro del terremoto.
 

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