I migliori hanno la rogna...(speculano e basta a favore del proprio export verso la cina):
"L´euro è in una situazione eccezionalmente seria".
"L´euro è forte e la crisi sarà superata". Le dichiarazioni sono della stessa persona e arrivano nell´arco di soli due giorni. Ma non una persona qualsiasi, bensì la zarina d´Europa: Angela Merkel. La Cancelliera tedesca prima ha fatto scattare una raffica di vendite sulle Borse europee, poi ha cercato di correggere il tiro e spegnere i fuochi dell´europessimismo. Ieri, infatti, i listini del Vecchio Continente hanno reagito positivamente alle parole della Merkel: "la Germania è pronta ad un´azione solidale per difendere l´euro".
Ma questa mattina è ricominciata la pioggia di vendite, in scia all´effetto contagio che aleggia sui Paesi più deboli della zona euro, in particolare il Portogallo. Secondo il Financial Times, l´Unione Europea e la Banca Centrale sarebbero in pressing su Lisbona per convincere le autorità portoghesi ad accettare gli aiuti europei. I mercati hanno subito reagito male, prevedendo lo stesso film andato in onda poche settimane fa a Dublino.
Ieri, inoltre, il nervosismo si è sentito anche sul mercato obbligazionario italiano, con l´incremento del rendimento dei Titoli di Stato italiani. Il ministero del Tesoro ha allocato Titoli a sei mesi per 8,5 miliardi di euro, con rendimento salito all´1,48% dall´1,20% della precedente emissione, e Titoli a due anni per 2 miliardi di euro, con rendimento salito al 2,30% dall´1,77% di ottobre. "L´allargamento dei Btp è dovuto ad un rumor circolato su un possibile downgrade dell´Italia, che secondo noi è assolutamente infondato ma che ha impattato sugli spread dell´Italia", ha fatto notare un operatore di una primaria banca d´affari che preferisce mantenere l´anonimato.
A spazzare via le preoccupazioni ci ha pensato Moody´s, che ha confermato il rating AA2 sull´Italia con prospettive stabili. Questa mattina lo spread tra il Btp italiano a dieci anni e il corrispettivo tedesco (Bund) si è allargato toccando quota 178 punti base. Poca cosa se si pensa ai 654 punti base dell´Irlanda, ai 467 del Portogallo e ai 263 della Spagna. Il Tesoro, infine, emetterà nel prossimo anno 240 miliardi di euro in Titoli di Stato a medio-lungo termine, 20 miliardi in meno rispetto a quelli emessi quest´anno.
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