INTERESSANTE!!! dal ns sito
Le oscillazioni dei prezzi nel lungo periodo possono indicarci i punti di svolta del mercato.
30 agosto 2011, ore 3:43 - Ftse Mib - 0 Commenti
Quando si chiude una fase importante se ne crea subito un’altra, che col trascorrere del tempo diverrà importante come quella ormai alle spalle.
Terminato il crollo 2.008/2.009, la borsa italiana ha ripreso la via del rialzo fino a registrare un massimo a 24.500 e da lì stornare. La nuova fase 2009/2.011 può essere riassunta in un rettangolo che riporta alla memoria i movimenti dei prezzi più significativi.
La figura del rettangolo e’ importantissima perché ci mostra i livelli di prezzo in cui conviene acquistare o vendere. La parte centrale di esso si può definire come punto di equilibrio in cui gli investitori giudicano il prezzo equo. Ne deriva che quando le quotazioni vanno a riequilibrarsi, essi possono tornare ai livelli toccati in precedenza. Ad esempio, dopo l’assestamento in area 18.000, il mercato ha tentato più volte di tornare sui 24.000 pt. non senza fatica, tanto che ogni volta le vendite sono intervenute in anticipo rispetto agli obbiettivi naturali.
Quello che si vede chiaramente e’ che la parte superiore del quadrante del rettangolo e’ stata attraversata e testata più volte dagli investitori, mentre quella inferiore appare nuda e cruda. Questo non vuol dire che il minimo a 12.500 verrà testato senza interruzioni di sorta, tuttavia la precedente mancanza di consolidamenti rende molto debole questa zona sottostante. Quello che ci chiediamo e’ se i prezzi andranno a toccare prima i 12.500 oppure torneranno a riequilibrarsi verso 18.000, da cui eventualmente potranno poi raggiungere il punto di convenienza sui 12.500.
Quello che appare e’ che al momento i prezzi tentano di creare un supporto al disotto del centro del quadrante basso (15.300). Il mancato rispetto di questa linea ideale di parziale convenienza agli acquisti fa supporre che la pressione ribassista sia più forte di quanto preventivato dagli investitori, e questo crea imbarazzo nello stabilire se sia o no il caso di ricostituire un nuovo portafoglio azionario ai prezzi attuali, visto che tale livello non e’ stato rispettato.
A seguito del rally del 2009 si sono avuti tre test del livello intermedio, ma sempre dalla parte alta. Posto che i prezzi risalgano dai valori attuali, mancherà la spinta di tutti coloro che aspettavano un test sui 12.500/13.000 pt. e questo fa supporre che l’eventuale rimbalzo possa terminare prima di raggiungere i 18.000, proprio perché privo di parecchi partecipanti in grado di “pompare” i prezzi fino all’obbiettivo ipotizzabile.
E allora, che i 18.000 vengano avvicinati (improbabile) oppure no, i compratori dei livelli attuali realizzeranno i loro guadagni, aggiungendosi a quelli che vedranno nel rimbalzo una nuova opportunità per dare nuova pressione alle vendite.
Buon trading.
ciao
