Micidiale oscillazione della Borsa di Milano dove l'indice FtseMib è passato in 20 minuti da un rialzo dell'1,2% a un ribasso dell'1,9%, per poi ritornare in parità. L'inversione di rotta è dovuta all'improvviso tracollo delle principali banche: Intesa (ISP.MI) è precipitata in ribasso del 7,2%, Unicredit (UCG.MI) dell'8%. Pochi minuti così, e poi i titoli delle due banche principali sono tornati in parità.
La violenta oscillazione ha riguardato soltanto la Borsa di Milano, perché Londra resta positiva con un guadagno dello 0,9%, Parigi +0,9%, Francoforte +0,7%.
Gli operatori si interrogano affannosamente per capire che cosa stia succedendo ma non emergono notizie che spieghino un movimento così brusco e anomalo.
Un operatore fa notare la coincidenza del timing fra le vendite "selvagge"sulle banche italiane e l'ufficializzazione della nomina di Mario Draghi a presidente della Bce, annunciata pochi minuti fa. Una specie di warning della finanza anglosassone al governatore del Paese periferico?