Vanilla-Sky
Open your Eyes
Buonpomeriggio PetrolFaigaChimici....
Eni...Dogs and Horses, for pussy's lovers only - Cap. 2
- Creatore Discussione dacin
- Data di Inizio
- Stato
Roll
...... Ocio Semper ......
corretto sopra ... lo conosco lo conosco ...
lo abbiamo utilizzato a pasquetta quest'anno ... ma non era cosa ... il vento se lo portava via... poi abbiamo utilizzato il santos
... a suo tempo preferivo lo 'yashin'
non ti dico il colore dei piediBuon pom a tutti
ricapitolando
Roll
...... Ocio Semper ......
S&P, in Italia resta rischio debito
Troppo debole la crescita del Pil
In una nota l'agenzia di rating sottolinea come la manovra complessiva da 47 miliardi, annunciata dal governo italiano, non sia sufficiente a mettere al sicuro i piani di riduzione del debito: "Una possibilità su tre che i rating possano essere abbassati nei prossimi 24 mesi"
ROMA - Malgrado la manovra complessiva da 47 miliardi 1, con misure di austerity supplementari dirette a ridurre il deficit pubblico, annunciata in questi giorni dal governo italiano, "riteniamo che sui piani di riduzione del debito del governo continuino a pesare consistenti rischi dovuti soprattutto alle deboli prospettive di crescita dell'italia". Lo scrive l'agenzia di rating Standard and Poor's in una nota sull'andamento dei conti pubblici italiani all'indomani della manovra per il periodo 2011-2014. E il giorno dopo il varo del Consiglio dei ministri, arrivano le prime reazioni alle misure messe in cantiere dal governo.
I dubbi di Standard and Poor's. Nel valutare l'efficacia della manovra di rientro approvata ieri sera dal Consiglio dei ministri, S&P sottolinea che "molte delle misure annunciate potrebbero indirettamente favorire la competitività del sistema Italia" come ad esempio i tagli decisi per le pensioni 'd'oro' del settore pubblico e la prevista razionalizzazione del complesso sistema di deduzioni fiscali in vigore nel Paese. Anche l'intenzione di anticipare di un anno, dal 2015 al 2014, l'agganciamento dell'età pensionabile alle speranze di vita, "ci convince ulteriormente che la spesa pensionistica futura legata all'andamento demografico per l'Italia sarà tra le più basse in Europa". Anche
l'accordo raggiunto da Confindustria e i tre principali sindacati 2 nazionali su contratti e rappresantanza, con la maggior enfasi attribuita alla decentralizzazione dei negoziati salariali, viene considerato da S&P "un passo importante a favore della flessibilità salariale". Nondimeno, aggiunge l'agenzia di valutazione del credito, "alla luce del debole tasso di crescita italiano (-0,9% il Pil pro capite tra il 2005 e il 2011), riteniamo che saranno necessarie riforme micro e macroeconomiche ben più incisive per incentivare gli investimenti privati e adeguare i livelli salariali alla produttività". Senza misure di questa portata, l'Italia "non riuscirà a realizzare il suo potenziale economico". La ricchezza prodotta dal Paese, quindi, non sarà sufficiente "a dare il via a cali significativi nel rapporto fra debito e Pil" che ha toccato il 119% a fine 2010. Per questo, S&P "conferma che esiste una possibilità all'incirca di uno a tre che i rating sul debito italiano possano essere abbassati nei prossimi 24 mesi, come testimoniato dall'outlook negativo sul rating". Sulla manovra in sé, continua il comunicato, "riteniamo che i piani di austerità più recenti siano generalmente credibili, in particolare tutte quelle misure che puntano a ridurre la spesa per stipendi nel settore pubblico e per le pensioni". Il governo tuttavia, "potrebbe essere troppo ottimista circa gli effetti della lotta all'evasione".
Troppo debole la crescita del Pil
In una nota l'agenzia di rating sottolinea come la manovra complessiva da 47 miliardi, annunciata dal governo italiano, non sia sufficiente a mettere al sicuro i piani di riduzione del debito: "Una possibilità su tre che i rating possano essere abbassati nei prossimi 24 mesi"
ROMA - Malgrado la manovra complessiva da 47 miliardi 1, con misure di austerity supplementari dirette a ridurre il deficit pubblico, annunciata in questi giorni dal governo italiano, "riteniamo che sui piani di riduzione del debito del governo continuino a pesare consistenti rischi dovuti soprattutto alle deboli prospettive di crescita dell'italia". Lo scrive l'agenzia di rating Standard and Poor's in una nota sull'andamento dei conti pubblici italiani all'indomani della manovra per il periodo 2011-2014. E il giorno dopo il varo del Consiglio dei ministri, arrivano le prime reazioni alle misure messe in cantiere dal governo.
I dubbi di Standard and Poor's. Nel valutare l'efficacia della manovra di rientro approvata ieri sera dal Consiglio dei ministri, S&P sottolinea che "molte delle misure annunciate potrebbero indirettamente favorire la competitività del sistema Italia" come ad esempio i tagli decisi per le pensioni 'd'oro' del settore pubblico e la prevista razionalizzazione del complesso sistema di deduzioni fiscali in vigore nel Paese. Anche l'intenzione di anticipare di un anno, dal 2015 al 2014, l'agganciamento dell'età pensionabile alle speranze di vita, "ci convince ulteriormente che la spesa pensionistica futura legata all'andamento demografico per l'Italia sarà tra le più basse in Europa". Anche
l'accordo raggiunto da Confindustria e i tre principali sindacati 2 nazionali su contratti e rappresantanza, con la maggior enfasi attribuita alla decentralizzazione dei negoziati salariali, viene considerato da S&P "un passo importante a favore della flessibilità salariale". Nondimeno, aggiunge l'agenzia di valutazione del credito, "alla luce del debole tasso di crescita italiano (-0,9% il Pil pro capite tra il 2005 e il 2011), riteniamo che saranno necessarie riforme micro e macroeconomiche ben più incisive per incentivare gli investimenti privati e adeguare i livelli salariali alla produttività". Senza misure di questa portata, l'Italia "non riuscirà a realizzare il suo potenziale economico". La ricchezza prodotta dal Paese, quindi, non sarà sufficiente "a dare il via a cali significativi nel rapporto fra debito e Pil" che ha toccato il 119% a fine 2010. Per questo, S&P "conferma che esiste una possibilità all'incirca di uno a tre che i rating sul debito italiano possano essere abbassati nei prossimi 24 mesi, come testimoniato dall'outlook negativo sul rating". Sulla manovra in sé, continua il comunicato, "riteniamo che i piani di austerità più recenti siano generalmente credibili, in particolare tutte quelle misure che puntano a ridurre la spesa per stipendi nel settore pubblico e per le pensioni". Il governo tuttavia, "potrebbe essere troppo ottimista circa gli effetti della lotta all'evasione".
rubacuori
non mi fate inkazzà
un saluto atutti voi.
pare che il tricheco abbia detto a tremani: "ma sei scemo o mangi pietre"
.............. neppure a dirla l'equivalenza
FTSE MIB 40, a fine maggio prospettavo un +2% per giugno, bè meglio lasciar perdere.
oggi, 1 luglio, prospetto un a fine mese a 22k
l'isto si riferisce a fine giugno
pare che il tricheco abbia detto a tremani: "ma sei scemo o mangi pietre"
.............. neppure a dirla l'equivalenzaFTSE MIB 40, a fine maggio prospettavo un +2% per giugno, bè meglio lasciar perdere.
oggi, 1 luglio, prospetto un a fine mese a 22k
l'isto si riferisce a fine giugno
Allegati
Ultima modifica:
Roll
...... Ocio Semper ......
un saluto atutti voi.
pare che il tricheco abbia detto a tremani: "ma sei scemo o mangi pietre"
FTSE MIB 40, a fine maggio prospettavo un +2% per giugno, bè meglio lasciar perdere.
oggi, 1 luglio, prospetto un a fine mese a 22k
MAGAREEEEEECiao Ruba ...
Roll
...... Ocio Semper ......
Foresto63
Non sono un trader. Qui sono straniero!
un saluto atutti voi.
pare che il tricheco abbia detto a tremani: "ma sei scemo o mangi pietre"
FTSE MIB 40, a fine maggio prospettavo un +2% per giugno, bè meglio lasciar perdere.
oggi, 1 luglio, prospetto un a fine mese a 22k
Ciao.
Ti accontenti di poco, fuochi d'artificio come all'inizio dell'anno.
eymerich
~ 7th Seeker ~
- Stato
Similar threads
