Eni...Dogs and Horses, for pussy's lovers only - Cap. 2 (24 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

snapo

the greater the truth, the greater the libel
si è "dimesso" il papa
saranno effettive, le dimissioni, il 28 febbraio...
:eek: :eek: :eek: :eek: :eek:

amici buondì...
neve neve neve...

e per me azzi siluri in arrivo...:rolleyes:
 

snapo

the greater the truth, the greater the libel
nn ho memoria...neanche storica di una notizia di tale portata...

ANSA.it
avevo ragione,
nn si ricordano motivi di salute che abbiano mai portato alla rinuncia...
nei tempi remoti vari casi di "complottismo" ahimè legato alla "temporalità" erronea che la chiesa cattolica da sempre, e in passato addirittuta con le armi, si è sempre..."arrogata"

basterebbe pensare all'agonia di JP II...
ma anche di Paolo VI
o dell'immenso Papa Buono J XXIII

sono basito!

Rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice [modifica]
Come stabilito dal Codice di Diritto Canonico, Libro II "Il popolo di Dio", parte seconda "La suprema autorità della Chiesa", capitolo I "Il Romano Pontefice e il Collegio dei Vescovi" è contemplata la rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice[11][12][13], fatto che potrebbe dare vita al titolo di Pontefice "emerito" come accaduto a Gregorio XII[senza fonte]:
« Can. 332 - §2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti. »
I casi storici di rinuncia non mancano, soprattutto nei tempi più remoti del Papato: San Clemente, arrestato ed esiliato per ordine di Nerva nel lontano Chersoneso, abdicò dal Sommo Pontificato indicando come suo successore Evaristo, affinché i fedeli non restassero senza pastore. Verso la prima metà del III secolo, Ponziano lo imitò poco prima di essere spedito in esilio in Sardegna; al suo posto venne eletto Antero. Silverio, deposto da Belisario, in punto di morte rinunciò in favore di Vigilio, fino ad allora considerato un usurpatore. Vi sono poi molti altri casi, più problematici, in cui si discute se vi sia stata rinuncia o addirittura rinuncia tacita, come nel caso di Martino[14]. Altro caso più difficilmente inquadrabile è quello di Benedetto IX, che prima venne deposto in favore di Silvestro III, salvo poi riassumere la carica per poi rivenderla a Gregorio VI, il quale, accusato di simonia, fece atto di rinuncia dopo aver ammesso le sue colpe.
Il più celebre caso di rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice fu quello di Celestino V, detto anche "il Papa del gran rifiuto", che portò all'elezione di Bonifacio VIII; poiché quest'ultimo fu un pontefice non affine a Dante Alighieri, egli nella sua Divina Commedia pone, probabilmente, Celestino V nell'Antinferno tra gli ignavi: non è però certo chi il Sommo Poeta volesse indicare nel seguente passo, potrebbe trattarsi infatti, secondo alcuni critici di Ponzio Pilato, Esaù o Giano della Bella:
« Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto,vidi e conobbi l'ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto. »
(Dante Alighieri, Inferno III, 58-60)
Celestino, prima di abdicare, si consultò con il cardinale Benedetto Caetani, e si fece confermare dal concistoro dei cardinali che un'abdicazione dal soglio pontificio era possibile, quindi, in data 10 dicembre 1294, emanò una costituzione sull'abdicazione del papa, confermò la validità delle disposizioni in materia di Conclave anche in caso di rinuncia, ed appena tre giorni dopo rese note le sue intenzioni ed abdicò[15].
Nel 1415 un altro Papa, Gregorio XII, eletto all'epoca dello Scisma d'Occidente a Roma, dopo molti anni di lotte e di contese giuridiche, belliche e diplomatiche, fece atto di sottomissione ai decreti emessi dai padri conciliari, durante il Concilio di Costanza, che era stato convocato dall'antipapa Giovanni XXIII (XXII) e presieduto dall'Imperatore Sigismondo per dirimere ogni questione. Uno di questi decreti intimava a tutti i contendenti di abdicare, nel caso che non si trovasse una soluzione e non si raggiungesse l'accordo fra i tre pretendenti al Soglio. Davanti al rifiuto di Benedetto XIII (rappresentante dell'obbedienza avignonese) e alla fuga di Giovanni XXIII (poi ricondotto in Concilio e deposto), alla fine Gregorio XII acconsentì ad abdicare, dopo aver riconvocato con una sua bolla il medesimo Concilio. All'abdicazione però non seguì l'elezione di un nuovo Papa, che si verificò passati due anni e solo successivamente alla scomparsa di Gregorio, dopo la quale venne convocata un'assemblea mista di cardinali e di padri conciliari, che elesse Martino V[16][17].
La rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice spesso viene considerata un caso di dimissioni, ma, più correttamente, si dovrebbe parlare di abdicazione, così come è riportato nelle fonti storiche e storiografiche. In senso stretto, l'abdicazione è l'abbandono con l'indicazione di un successore; le dimissioni sono la semplice rinuncia.

p.s. penso a Celestino e mi vengono i brividi
 

eymerich

~ 7th Seeker ~
:mmmm:


Temo seriamente che


:eek:
 

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snapo

the greater the truth, the greater the libel
è una mia personale opinione
ma è l'opinione di chi crede che un gregge nn vada mai abbandonato durante la tempesta...e mai periodo fu così complesso dal dopo guerra...

mi torna in mente JP I che nn voleva l'incarico dall'alto della propria UMILTA'...
aveva il pensiero, errato, di nn essere all'altezza dell'incarico...
rimase e accettò...perdendo la vita...

nn si scende dal "trono" di Pietro...come si scende da un'utilitaria...

per me, credente, è inaccettabile!

"Sono ben consapevole - ha aggiunto - che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, e' necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me e' diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacita' di amministrare bene il ministero a me affidato". Il suo futuro? "Vorro' servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio".

ci leggiamo oggi...neve permettendo
:down:
 

eymerich

~ 7th Seeker ~
è una mia personale opinione
ma è l'opinione di chi crede che un gregge nn vada mai abbandonato durante la tempesta...e mai periodo fu così complesso dal dopo guerra...

mi torna in mente JP I che nn voleva l'incarico dall'alto della propria UMILTA'...
aveva il pensiero, errato, di nn essere all'altezza dell'incarico...
rimase e accettò...perdendo la vita...

nn si scende dal "trono" di Pietro...come si scende da un'utilitaria...

per me, credente, è inaccettabile!

"Sono ben consapevole - ha aggiunto - che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, e' necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me e' diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacita' di amministrare bene il ministero a me affidato". Il suo futuro? "Vorro' servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio".

ci leggiamo oggi...neve permettendo
:down:



Hola Ale :bow:

Era dai tempi di Celestino V (se non erro :mmmm: ).


:ciao:
 

snapo

the greater the truth, the greater the libel
Hola Ale :bow:

Era dai tempi di Celestino V (se non erro :mmmm: ).


:ciao:
ciao Pino,
è quello che mi fa venire i brividi...se penso a quello che venne dopo...e alla svolta controformista che di lì a poco sarebbe venuta

tempi grami...molto grami...che una tale scelta può far altro che fomentare(e poi sento parlare di secolarizzazione...:wall::wall::wall:...ce ne fosse uno che si DONA...)

vado:)
 

eymerich

~ 7th Seeker ~
ciao Pino,
è quello che mi fa venire i brividi...se penso a quello che venne dopo...e alla svolta controformista che di lì a poco sarebbe venuta

tempi grami...molto grami...che una tale scelta può far altro che fomentare(e poi sento parlare di secolarizzazione...:wall::wall::wall:...ce ne fosse uno che si DONA...)

vado:)

Ciao :)
 

Comoduca

co-founder
Buonpomeriggio confratri
ma alle 14.30 cosa è successo ?
fallito il vaticano ?
colpa dei comunisti le dimissioni del papa ?
 
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