Riflessione amara ad alta voce... i nostri politicanti hanno discusso per sette mesi di imu sì o imu no, come se togliere o meno l'imposta avesse potuto rappresentare lo spartiacque per intraprendere quella strada della ripresa economica ancora lontana un miglio. Hanno perso sette mesi (e dico sette) e alla fine ecco: via l'imu, non si paga neanche la seconda rata sull'abitazione principale. Poichè pero l'imposta andava nelle casse comunali, il governo centrale dice ai comuni: il mancato gettito dell'imu lo copriamo noi (ma in realtà i cittadini perché tutto quello che esce dalla porta poi entra dalla finestra, sotto forma di nuove tasse, aumento delle accise e quant'altro). Ma attenzione: perché molti comuni hanno aumentato l'aliquota imu sulla prima casa. Così la copertura dello stato non è più sufficiente e così il governo dice: "Per quanto riguarda il gettito ulteriore atteso dai comuni che hanno deliberato per l'anno 2013 aliquote superiori a quella standard, circa metà dell'importo viene ristorata dallo Stato; a fini perequativi l'altra metà verrà versata dai contribuenti interessati a metà gennaio 2014, alle stesse scadenze già programmate per altri tributi". E così ci troviamo a pagare una parte dell'Imu, la Iuc, l'aumento delle aliquote dell'imposte di bollo sugli strumenti finanziari (si badi bene, con criteri di proporzionalità, con ricadute pesanti specie per i piccoli risparmiatori), etc etc... Poi dicono che questo è il primo governo che non ha aumentato le tasse. Forse sono io che non ci capisco una cippa ma penso che farebbero meglio a tornarsene a casa... tutti... indistintamente....