Eni...Dogs and Horses, for pussy's lovers only - Cap. 3 (10 lettori)

snapo

the greater the truth, the greater the libel
MACRON SBRACA, CONTE RESISTE QUEST' EUROPA È UNA BARZELLETTA

Maurizio Belpietro per “la Verità”


Ci sono molti motivi per avercela con l' Europa, uno dei principali si chiama Pierre Moscovici. Il signore in questione è il commissario di Bruxelles per gli affari economici, un tizio che passa le proprie giornate a rilasciare dichiarazioni alle agenzie di stampa, impartendo lezioni a destra e a manca.



Il problema è che, a dar retta al suo curriculum, non ha alcun titolo per insegnare agli altri, ma anzi dovrebbe egli stesso tornare sui banchi di scuola per imparare a rispettare le regole. Infatti, ogni volta che si è trovato dall' altra parte della barricata, ovvero non in cattedra, Moscovici non ne ha azzeccata una. In Francia, e anche in Europa, ancora si ricordano di quand' era ministro delle Finanze nei governi socialisti di Francois Hollande.

Nonostante fossero già attivi vincoli di bilancio che impongono di non superare il deficit del 3 per cento, pena pesanti sanzioni europee, l' allora responsabile del bilancio pubblico francese sfondò ogni argine, riuscendo a scavalcare perfino il 4 per cento. La ragione che gli ha consentito di fare carriera non è però aver aumentato il deficit, ma essere riuscito a farla franca.

Come un qualsiasi alunno che venga trovato senza aver fatto i compiti a casa, Moscovici - che è dotato di una brillante parlantina e ha fama di dongiovanni - invece che di risultati riempì di parole i commissari di Bruxelles, riuscendo a scampare la procedura d' infrazione. Così, il compagno di partito Hollande di lì a poco lo premiò, spedendolo proprio in Europa e ordinando per lui la poltrona di commissario agli Affari economici.

Del resto, per controllare i conti dei Paesi Ue, chi meglio di uno che a casa sua non ha saputo tenere in ordine i propri? Come si dice, Moscovici è l' uomo giusto al posto giusto, perché nessuno sa fare deficit in barba alle procedure come lui. Un po' come in quel film in cui i poliziotti mettono il re delle truffe a dare la caccia ai truffatori, a Bruxelles hanno messo lui a sgamare chi bara sui bilanci. E infatti Moscovici ha interpretato il proprio ruolo alla perfezione, dimostrandosi un cagnaccio che una volta azzannati i polpacci non li molla più e ne sa qualche cosa il povero Giovanni Tria, ministro dell' Economia che con Luigi Di Maio e Matteo Salvini non riesce a fare economia.


Il commissario europeo, dopo aver fatto parte della banda del buco, adesso non consente a nessuno di farne altri. O meglio: a nessuno che non sia la Francia. Già, perché alla fine Moscovici resta Moscovici, ovvero un perfetto prodotto dell' establishment francese, morbido dentro, cioè in patria, e duro all' esterno, cioè con gli altri.

La prova l' ha fornita ieri, quando conoscendo la sua disponibilità nello sfornare dichiarazioni, un cronista gli ha chiesto se avesse intenzione di aprire una procedura d' infrazione contro il suo Paese dopo le concessioni di Emmanuel Macron ai gilet gialli. La mossa del presidente en retromarche rischia di costare una montagna di soldi e c' è già chi ha calcolato che l' anno prossimo la Francia toccherà un deficit vicino al 3,5 per cento, un punto e mezzo in più di quello che si vuol far digerire all' Italia.

La regola imporrebbe che il duro Moscovici bacchettasse anche il suo Paese, minacciando lo stesso inflessibile rigore mostrato con l' Italia. Invece, al giornalista che gli ha chiesto che cosa avesse intenzione di fare, il commissario agli Affari economici ha risposto con lo sguardo stupito, come uno che si stesse chiedendo perché gli fosse stata rivolta una domanda tanto sciocca. Un po' come babbo Renzi quando è stato accostato a papà Di Maio, Moscovici ha respinto sdegnato il paragone. Mettere Italia e Francia sullo stesso piano, trattando i due deficit allo stesso modo? Ma quando mai. Il cuore del tenero Pierrot Moscovici non reggerebbe.

E infatti il commissario ha fatto capire di non avere nessuna intenzione di fare il duro con la Francia. Le ragioni sono da barzelletta. La prima consiste nel fatto che al momento non ci sarebbero documenti ufficiali. Il che andrebbe bene se non fosse che lo stesso Moscovici ha iniziato a sparare sulle misure del governo di Giuseppe Conte prima ancora che fosse stata scritta una riga. Seguono poi le altre contestazioni, che riguardano il debito, la legge Fornero, la crescita, cioè quelle che secondo l' Europa sono le promesse mancate dell' Italia.

Si dà però il caso che, in fatto di promesse mancate, non solo la Francia sia specialista, ma il top - sul mercato del lavoro e sulle tasse - si sia raggiunto ai tempi in cui Moscovici ronzava attorno al ministero delle Finanze. Certo, sappiamo tutti che la rigidità nell' applicazione delle regole europee è una grande messa in scena e quando c' è bisogno di salvare una banca tedesca o di impedire che un' azienda francese sia acquisita da investitori stranieri le norme sono fatte per essere aggirate, ma non c' era bisogno di dimostrarlo in maniera così plateale.

Che l' Europa sia un' Unione di Paesi che tendono a fregarsi fra loro era noto, ma istituire il commissario agli Affari propri non era il caso. Ciò detto, con queste carte truccate, il 2,04 ottenuto dal governo italiano nella trattativa con Bruxelles non è un successo (né economico né politico), ma con giocatori che barano finisce per sembrarlo.





è sì...

in neurotia se nn sono trombati e imbecilli...come moscowc

cinici teorici e bari come morti(che ha barato e continua a farlo in tv sulla sua "cura" miracolosa per il paese)

o semplicemnte cretini...ma con l'erasmus...come la moscerini...

nn li vogliono:rotfl::rotfl::rotfl:

paro paro al pd...:bow::bow::bow:

tornato adesso
ma
preferisco 40' di tapiro alla tarapiatapioca prematurata come fosse antani con scappellamento a dx di draghi...

va così...:D

se mi rilasso abbastanza guardo l'open che poi c'ho pupetto...

:bye:
 

Comoduca

co-founder
dimenticavo...

catania dichiara bancarotta - il consiglio comunale ha certificato il dissesto finanziario, ora...

come roma...
come napoli...
come torino...
etc
etc
etc

solo macerie avete lasciato piddomafiosforzisti...

macerie e una montagna inscalabile di debiti...

aveste almeno il buonsenso di tacere!!!

ribye

non dimentichiamo..........

Catania, 850 milioni di euro sprecati per opere mai finite - la Repubblica.it


Il Cavaliere salva Catania con un regalo da 140 milioni - Politica - Repubblica.it
 

Foresto63

Non sono un trader. Qui sono straniero!

WingChun

守攻同期
e di questo snapo che ne pensi?
qui ti metto l'estratto per comodita' e non il brano originale.
ho suonato la chitarra per piu' di 20 anni (nel senso che ora son passato ad altra tipologia strumenti e la chitarra l'ho messa un po' a prendere polvere) e quando per la prima volta ho sentito questa canzone con questo assolo, come si fonde col resto e come entra ed esce discretamente da tutto il resto del pezzo sono rimasto davvero folgorato.

 

snapo

the greater the truth, the greater the libel
e di questo snapo che ne pensi?
qui ti metto l'estratto per comodita' e non il brano originale.
ho suonato la chitarra per piu' di 20 anni (nel senso che ora son passato ad altra tipologia strumenti e la chitarra l'ho messa un po' a prendere polvere) e quando per la prima volta ho sentito questa canzone con questo assolo, come si fonde col resto e come entra ed esce discretamente da tutto il resto del pezzo sono rimasto davvero folgorato.

un bravissimo chitarrista
a mio avviso il miglior musicista dei genesis...
gabriel era il carisma...l'interpretazione...il pathos

nn a caso fu costretto a lasciare perchè nn gli facevano scrivere pezzi...aka rutherford voleva suonare la chitarra(da scarso) che il basso nn gli piaceva...

steve come steve howe...si vede che il chiamarsi stefano è una predestinazione...

ma il lvl è diverso...almeno a mio modo di sentire:)
 

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