Mah... lui dice "breakthrough", non parla in generale.
Mi sembra che il suo discorso sia:
se il Covid buca il vaccino, hai le stesse possibilità di ammalarti in forma grave. Cosa peraltro logica: oltrepassato il muro del vaccino non c'è distinzione tra vaccinati e non vaccinati.
I dati del Centers for Disease Control and Prevention sembrano però indicare che le probabilità che il vaccino venga "bucato" siano basse, in linea con l'efficacia dichiarata.
Sui dati della Lombardia andrebbe fatto un raffornto più approfondito, comunque a fine giugno risultavano vaccinati con una dose quasi 6 milioni di Lombardi e con due dosi 3 milioni.
I dati americani: pochissimi i ricoveri nei vaccinati
L’analisi più completa in materia è quella condotta finora dal Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’Agenzia nazionale sanitaria degli Stati Uniti. Secondo l’ultimo rapporto della Cdc, aggiornato al 28 giugno, più di 154 milioni di cittadini americani erano completamente vaccinati dal Covid. Ebbene, il sistema di monitoraggio sanitario in questo periodo di oltre sei mesi (la campagna vaccinale negli Usa è partita a metà dicembre) ha registrato solo 4.686 casi di ricovero o di morte in persone vaccinate. In particolare, le vittime tra i vaccinati sono state 879, di cui 223 per cause probabilmente non legate al Covid.
Per avere un termine di paragone, nel solo mese di maggio negli Usa ci sono stati 107mila
ricoveri per Covid: di questi,
solo 1.200 (l’1,1%) tra persone vaccinate. E a gennaio, quando l’epidemia imperversava, c’erano in media almeno 15mila ricoveri al giorno (dall’agosto 2020 al giugno 2021, è bene ricordarlo, negli Usa sono state ricoverate 2.283.486 persone).
Ancora più impressionante il dato dei
decessi: sempre in maggio si sono registrati oltre 18mila morti per il coronavirus, ma
solo 150 tra soggetti vaccinati (lo 0,8%).
I dati della Lombardia
Anche i dati parziali provenienti dalla regioni italiane confermano il quadro già analizzato in Nordamerica. Prendiamo la Lombardia: secondo un rapporto della Dg Welfare, nel periodo da gennaio a giugno l’
87,2% degli infettati non risultava vaccinato; era vaccinato con prima dose per l’8,1% e con ciclo completo per il 4,7%. «In ogni caso - conclude il documento della Regione - la copertura vaccinale abbatte drasticamente il rischio di contagio e comunque l’eventuale sviluppo della malattia in forma grave. In particolare, dopo il completamento del ciclo vaccinale e trascorsi 14 giorni dalla seconda e ultima somministrazione, la risposta al vaccino risulta pressoché uguale per tutte le varianti».