Shen
Forumer attivo
e questo è il pezzo di storia solo dal dopoguerra...Buongiorno
Trieste.... è sempre stata una città contesa, mai digerita bene da americani, inglesi, russi ed oggi ovviamente anche i cinesi, che ritengono il porto di Trieste un approdo fondamentale per la via della seta.
Lo spettro di Tito si fa sentire ancora....
Porto Franco internazionale: Governo italiano ed Autorità Portuale citati a giudizio dalla I.P.R. F.T. T. per violazioni di legge e accordi con la Cina. | Il Corriere di Trieste
Trieste è riuscita a non farsi sottomettere da Venezia fin dal 1200, piuttosto finì nelle braccia dell'Austria, dal 1300, Austria che poi nel 1700 la fece diventare il porto franco dell'impero (il segreto per fare i soldi: finanziamenti statali come se non ci fosse un domani, a fondo perduto, e non pagare le tasse).
Praticamente è una città-stato, i veri triestini si sentono triestini, mooolto prima che italiani. Mettendo da parte il discorso irredentista di fine 800 e primi 900, l'infornata di italianità è arrivata con l'esodo degli istriani nel dopo guerra.
Addirittura qua c'è ancora la parola "regnicoli" per indicare gli italiani del Regno di Italia che affluirono dopo la fine della prima guerra mondiale, per sostituire tutta la burocrazia austriaca che ovviamente se ne era andata.
L'annessione all'Italia ha rappresentato la morte innanzitutto economica del porto e quindi della città.
Joyce che qui si era trovato da dio tanto da imparare il triestino (parlato e scritto) quando è tornato, alla fine della IGM, c'è rimasto malissimo, per cosa era diventata. Qualche mese e se è andato a Parigi, tanto per rendere l'idea.