Stamattina la mobilitazione contro il GP a Trieste ha di nuovo riservato alcune sorprese che vale la pena riportare.
Un gruppo di portuali vicini a Stefano Puzzer, non identificabili tout court col Clpt, aveva lanciato due giorni fa un appuntamento alle nove della mattina con concentramento nella zona industriale. L’intento dichiarato era quello di andare in corteo fino agli ingressi della TAL-Siot, ovvero il terminal petroli che costituisce il punto di attracco delle navi che riforniscono l’oleodotto Transalpino, principale fonte di rifornimento del petrolio che da Trieste giunge in Austria, Germania e Repubblica Ceca.
Curiosamente il volantino di comunicazione non menzionava il greenpass, né chiariva di preciso lo scopo della manifestazione, salvo quello di «non mollare fino all’obiettivo» e difendere il diritto di scioperare e manifestare, facendo riferimento allo sgombero violento del varco 4 di lunedì 18 ottobre.
Visto il giorno, l’orario e gli eventi degli ultimi giorni, una bella scommessa, dal momento che nessuna sigla sindacale aveva aderito, salvo la dichiarazione del Clpt alla stampa per la quale di certo alcuni suoi aderenti avrebbero partecipato. Cgil, Cisl e Uil ieri avevano del tutto delegittimato la convocazione, riaffermando che il porto funziona di nuovo a pieno regime, notizia in parte smentita oggi dal Piccolo, che fa sapere che perlomeno il terminal container è tuttora a corto di personale, tra chi è in malattia e chi, privo di GP, non sta andando al lavoro.
La mia impressione è che i portuali identificabili come tali dalle pettorine e i giubbotti delle varie ditte fossero circa una sessantina. Altri hanno scelto di partecipare senza indumenti che li identificassero come tali. Questo dato contraddittorio va valutato quindi rispetto al numero totale dei partecipanti, nell’ordine delle due o tre migliaia, comunque alto per una mattina feriale e per una convocazione tanto generica. Anche stavolta erano presenti lavoratori e lavoratrici di altre aziende, e in particolare un gruppo di autoferrotranvieri molto attivi nelle ultime scadenze.