Eni...Dogs and Horses, for pussy's lovers only - Cap. 3

HOUSTON ABBIAMO UN PROBLEMA: L’ITALIA !!!

C’è un piccolo problema all’ Inps e un altro piccolo problema che riguarda tutte le banche italiane…

Quando nel medesimo giorno, (25 MAGGIO 2016), il presidente dell’Inps, Tito Boeri, dichiara in Parlamento (non al bar sotto casa) che non c’è di che preoccuparsi di una voragine da 56 miliardi di euro nei conti dell’Istituto prevista tra sei anni (come dire che già adesso siamo in rosso) e sempre oggi il numero uno della più importante banca italiana qual è UniCredit campeggia sulle prime pagine dei quotidiani non per meriti ma per le dimissioni a cui seguirà un violento aumento di capitale, e ancora oggi si viene a sapere che nella Commissione europea si sta facendo largo il progetto di bloccare i conti correnti delle banche che a giudizio della stessa Commissione Ue “potrebbero essere a rischio” con l’aggiunta di imporre anche il divieto di trasferimento dei conti correnti verso altri istituti di credito, magari, meno a rischio, voi capite e se non lo capite ve lo diciamo chiaramente, che l’Italia (e voi) ha un “piccolo problema” ormai 20 Banche italiane sono prossime al collasso !!!! ci arrivate o avete bisogno di un grafico per capire che il tempo è finito ?



Ci siamo quasi stufati di ripetervi che non c’è e non ci sara’ una soluzione immediata, anzi tendiamo ad asserire che ormai la situazione che si è venuta creare sia ormai irreversibile, la catastrofica situazione del comparto bancario italiano ormai e’ sommerso di crediti marci, diventati perdite per un volume che è quattro , ripetiamo quattro! volte superiore all’insieme dei capitali delle medesime banche.

Per ogni euro di capitale, le banche italiane ne hanno quattro di perdite da rifondere con denaro fresco, altrimenti non ci sono santi: bancarotta! e con la bancarotta addio risparmi …

Poi, ieri l’Istat annuncia che è crollata la produzione industriale in Italia, discesa a marzo ai valori del 2013, anno funesto ma a questo punto migliore del 2016. Quindi è ben difficile che il Pil salga quest’anno, anzi è probabile scenderà e addio pareggio dei conti pubblici.

Esempio pratico per gli scettici (piangeranno anche loro, fidatevi di noi)

prendiamo il PIL regione per regione dal 2008 al 2015 ? (partiamo dal presupposto che i numeri non mentono mai a differenza dei pifferai magici)

Variazioni del PIL pro-capite 2008-2015 per regione:

Campania -15,7%
Umbria -15,2%
Liguria -14,0%
Calabria -13,2%
Lazio -12,8%
Piemonte -12,4%
Sicilia -12,2%
Friuli -11,9%
Marche -11,3%
Lombardia -9,9%
Emilia-Romagna -9,7%
Sardegna -9,6%
Veneto -9,4%
Molise -9,1%
Abruzzo -8,8%
Basilicata -8,5%
Puglia -8,0%
Toscana -7,5%
Valle d’Aosta -4,1%
Trentino -3,5%

Media nazionale: -10,4%.

Alzi la mano chi è ottimista ? gli diamo un premio !!!

Nella sostanza, queste pessime considerazioni invece, rappresentano un detonatore sociale per chi non lo avesse ancora capito, ma come scritto piu’ volte a noi preme ‘salvare’ piu’ imprenditori e cittadini possibili e il tema politico lo lasciamo volentieri ad altri, anche se sicuramente avrete fatto caso anche voi che per trascinare in piazza gli italiani (esclusi i festeggiamenti per le vittorie calcistiche… sigh) servono ragioni concrete, come ad esempio la fantastica rapina travestita da “salvataggio” che ha spogliato di tutti i risparmi migliaia e migliaia di famiglie clienti di quattro note banche fallite, ovvero lasciate fallire perchè “l’Europa” ha impedito di salvarle come avrebbe dovuto fare lo Stato, nazionalizzandole.

Mamma mia come si sono adirati, i rapinati! Cortei, presidi fin sotto la Banca d’Italia e il Parlamento, comitati, urla e improperi ogni qualvolta Maria Elena Etruria Boschi prova a fare capolino in un qualche evento pubblico toscano e non solo toscano!

Ottimo, allora provate adesso a immaginare che accadrà quando l’Inps non pagherà più le pensioni e quasi tutte le banche avranno i conti congelati.

Per caso non starete pensando che non vi riguarda, vero?

Buona fortuna a questo punto, perche’ non c’e’ peggior sordo di chi non voglia sentire , e noi dell’ Associazione Etica del Credito ve lo stiamo gridando a squarciagola: proteggete i vostri beni immobiliari e mobiliari adesso!!! l’arrivo di una patrimoniale e di un ritocco alle aliquote di successione ormai è prossima !!!

Siamo a Vostra completa disposizione per fornirvi gratuitamente la strategia che dovete adottare adesso !!! basterebbe chiedere …

Buona giornata cari followers e continuate a seguire i media italiani (ridiamo amaramente) , per loro va tutto bene, d’altronde nell’era del neoliberismo lo sponsor detta la linea editoriale e continuando ad ascoltarli vi ritroverete con un pugno di mosche in mano e tante lacrime da asciugare.
 
FRODI BANCARIE E RIFORME DELLA “SINISTRA”: BANCA D’ITALIA AGLI STRANIERI
Da Redazione Gen 04, 2016 Nessun commento

Rivolta di popolo contro le banche
di marco Della Luna

Nel mio precedente articolo, ho evidenziato come la classe dei banchieri, o meglio dei capitalisti finanziari (improduttivi) è portatrice di un interesse economico confliggente con quello dei lavoratori e dei risparmiatori (cioè dei produttori di ricchezza reale), e come essa storicamente ha sempre lavorato per arricchirsi mediante frodi e usura a loro danno, nonché per ottenere dalla politica la legittimazione di tali attività e lo scarico su contribuenti, risparmiatori e lavoratori dei danni da esse cagionati (ciò non solo in Italia: v. Mario Margiocco, Il disastro americano, in in Nuova Storia Contemporanea, maggio-giugno 2015). Vedi: Frode e Usura: normalità bancaria


Quando si vanta delle sue riforme, l’orgogliosa sinistra “democratica” stranamente scorda quelle della Banca d’Italia del dicembre 2006 (Prodi) e del gennaio 2014 (Letta). E fa bene a scordarsene, perché i disastri di MPS di Banca Popolare dell’Etruria, et cetera, successivi al 2006, non sarebbero avvenuti se la Banca d’Italia avesse vigilato sulle frodi e sugli abusi in via di esecuzione da parte del management di quelle banche. E la “sinistra”, con quelle due riforme – riforme peggiorative per gli interessi collettivi, migliorative per quelli della classe finanziaria – aveva donato la Banca d’Italia (il possesso pressoché totale del suo capitale sociale, quindi dei voti assembleari) ai banchieri privati, così rendendo molto improbabile che essi vigilassero su (contro) se stessi (o i propri colleghi) per limitare i loro ingiusti profitti sui risparmi e sugli investimenti dei cittadini.

Scrivevo in Sbankitalia (2014, 2a edizione, pagg. 32 ss)“Secondo lo statuto [attuale di Bankitalia] il potere dei partecipanti riguarda l’approvazione del bilancio e la nomina del Consiglio Superiore [di Bankitalia]… Il Consiglio Superiore svolge funzioni amministrative, e partecipa con ruolo consultivo (ma vincolante) al processo di nomina del Governatore, che dirige le attività di vigilanza insieme al resto del Direttorio. … La possibilità di conflitti di interesse è ovvia, nei termini suddetti, e comporta l’incompatibilità dei partecipanti alla posizione di partecipanti-elettori del Consiglio Superiore.


La sede della Banca d’Italia, Palazzo Koch, Roma.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Pensiamo a tutti i derivati-spazzatura in cui le banche italiane hanno confezionato i loro crediti in sofferenza per sbolognarli a risparmiatori abbindolati da false rassicurazioni, vere e proprie consulenze in conflitto di interessi, degli impiegati “promotori finanziari” costretti a ingannarli; e ciò stato possibile anche grazie a carenze ed omissioni della sorveglianza di BdI. Significativo è il fatto che sono state fatte molte riforme dello statuto della BdI, ma mai una per togliere questa contraddizione: evidentemente alle banche private partecipanti fa molto comodo essere giudici di se stesse, e non vogliono rinunciare a questo aberrante privilegio.

Il che dimostra all’atto pratico che i loro interessi sono in contrasto con quelli della generalità, sicché non dovrebbero nemmeno essere autorizzate a partecipare, tanto più che, come si legge nel medesimo passaggio, il Consiglio Superiore ha un ruolo vincolante nella nomina del Governatore, che è l’organo a cui competono la vigilanza e la politica monetaria (ormai integrata nel Sistema Europeo delle Banche Centrali), ossia le funzioni più schiettamente pubblicistiche e inconciliabili con gli interessi di soci privati. In passato, a mo’ di foglia di fico, le banche avevano delegato stabilmente quasi tutti i poteri al Governatore, col risultato di renderlo inamovibile, come documentato dal grande lavoro e dal grande tempo che è occorso per scacciare Antonio Fazio, a torto o a ragione. Inoltre le quote sono molto concentrate: due sole banche, Banca Intesa e Unicredit, ne detengono più del 50%, il che alimenta il sospetto che possano condizionare le scelte di via Nazionale.

Ma la prova più eclatante dell’incompatibilità dei partecipanti privati con le finalità della BdI come Istituto pubblico, a causa dei loro interessi di parte, divergenti da quelli collettivi, è data dalla relazione riservata, qui in appendice, sull’aggiornamento del valore delle quote, fatta evidentemente da un organo centrale della banca ai partecipanti, e in cui si istiga a boicottare l’attuazione di una legge dello Stato – la 262/2005 – in quanto disponente la nazionalizzazione della proprietà della BdI2. In sostanza, sono questi soci, questi imprenditori privati, a farsi e a disfarsi le regole, statutarie e non, e a bloccare la volontà persino del legislatore. Chissà perché i Radicali non promuovono qualche referendum abrogativo contro la riforma privatizzante del 2006…

Banchieri e finanzieri italiani e di tutta l’area occidentale, detentori del potere monetario e creditizio, col loro seguito di economisti in carriera e di istituzioni controllate come l’UE, la BCE, il FMI, si oppongono alla nazionalizzazione delle banche centrali di emissione e ad ogni potere pubblico di direzione su di esse, affermando che le banche centrali debbano essere indipendenti dalla politica, perché i politici userebbero male il potere monetario, demagogicamente. Quindi è meglio che resti in mano ai banchieri e ai finanzieri. Che vedono più lontano e che perseguono la stabilità di lungo termine.

Questa tesi, oltre ad essere interessata, è smentita dai fatti, poiché le banche centrali “indipendenti” dalla politica, cioè dai parlamenti e dai governi, come la BdI, la Fed, la BCE, e molte altre, hanno usato il loro potere in modo utile a coloro che le gestiscono, ma rovinoso per la collettività. E non hanno perseguito interessi e stabilità di lungo termine, ma interessi di brevissimo termine. Esse sono responsabili per complicità, omertà ed omissione delle pratiche bancarie fraudolente (derivati, cartolarizzazioni, bolle) che hanno prodotto la presente serie di crisi, con tutte le sue devastazioni e sofferenze per l’economia reale e le nazioni, e con tutti gli enormi profitti per i banchieri e i finanzieri. L’assetto della Banca d’Italia – BdI – nel 2013 presentava molti tratti manifestamente inaccettabili dal punto di vista della logica, del conflitto di interessi, della costituzionalità, del comportamento concreto nel caso MPS-Antonveneta, in cui, giusta o sbagliata, la percezione prevalente, al di là delle giustificazioni elargite da Draghi (governatore al tempo dei fatti) e altri, è che essa, come organo di sorveglianza (e così pure il Ministro e la Consob) avevano davanti agli occhi tutti gli elementi per accorgersi di ciò che i vertici di MPS stavano facendo (ossia comperare con anomale e sospette fretta e modalità di pagamento congiunte a un’incredibile omissione di controlli contabili (due diligence) una banca che aveva avuto dianzi diversi passaggi di mano più che sospetti con strani rincari.”

Fonte: Marco Della Luna

P.S. A queste considerazioni va però aggiunta una nuova dimensione: il tornaconto dei finanzieri stranieri, i quali, dopo che dagli ’90, agevolati dall’a violazione della vecchia norma statutaria di Bankitalia, che prescriveva che la maggioranza delle sue quote fossero in mano pubblica, nonché dalla privatizzazione delle tre banche dell’Iri (pure opera della “sinistra”), controllano Bankitalia attraverso partecipazioni indirette, approfittandone per operazioni lucrative a danno degli Italiani, e che ora, grazie alle ultime riforme della sinistra, si sono definitivamente impadroniti della nostra banca centrale. Insomma, si conferma la destinazione dell’Italia a fungere da colonia di sfruttamento per il capitalismo finanziario straniero, che si appoggia a collaborazionisti interni, sia nella politica che nell’alta burocrazia. Denuncia il dr Alessandro Govoni nel seguente comunicato del 31.12.15:

Bankitalia Spa controllata al voto dal 1992 da Jp Morgan , State Street, Vanguard , BlackRock, Northern Trust , BNP Paribas ?

Sono stati analizzati gli azionisti rappresentati al voto da Cardarelli Angelo in Unicredit che è il delegato al voto di n. 1,8 miliardi di azioni di Unicredit e non di 1,8 milioni di azioni, come da allegati a comprova.

Sono 1991 azionisti che lo studio legale di Milano Cardarelli Angelo rappresenta al voto, tutti banche o fondi stranieri , ma concentrati in Jp Morgan , State Street, Vanguard , BlackRock, Northern Trust , BNP Paribas. Pertanto 1,8 miliardi di di azioni su 3,5 miliardi di azioni di Unicredit sono in mano a queste entità .

Gli stessi hanno la maggioranza azionaria anche in Intesa , Carisbo , Carige e BNL attraverso delegati che apparirebbero nel Verbale di Approvazione del Bilancio persone fisiche in realtà studi legali . In Intesa il delegato al voto è Trevisan Gilulio, anch’esso uno studio legale di Milano.

Unicredit, Intesa , Carsibo , Carige e BNL detengono la maggioranza azionaria di Bankitalia si presume dal 1992, pertanto se assicurazioni Generali ed Inps fossero state rappresentate al voto, dal 1992 ad oggi, da una tra Unicredit, Intesa , Carisbo , Carige e BNL (lo Statuto di Bankitalia lo consente) 265 voti su 529 di Bankitalia Spa, quindi la maggioranza di voto in Bankitalia Spa sarebbe detenuta indirettamente da Jp Morgan , State Street, Vanguard , BlackRock, Northern Trust , BNP Paribas, si presume dal 1992.

Secondo l’art 47 della Costituzione “la Repubblica controlla il credito” e NON banche , fondi e trust stranieri controllano il credito , potendosi integrare l’ attentato alla Costituzione dello Stato (notizia di ipotizzato reato)..

Ma Jp Morgan , State Street, Vanguard , BlackRock, Northern Trust , BNP Paribas non sono gli stessi azionisti delle agenzie di rating ?

In aggiunta a quanto sopra , in Unicredit , altre banche, i fondi e trust stranieri quali Aabar Luxembourg S.a.r.l., PGFF Luxembourg S.a.r.l, Central Bank of Lybia, Capital Research and Management Company, detengono un altro circa complessivamente 15% (oltre 1 miliardo di azioni) del suo capitale azionario . L’italianissima Unicredit in realtà pertanto è per oltre il 70% di proprietà straniera.

Ma perchè banche e fondi stranieri vollero entrare nel capitale delle nostre banche nel 1992, controllando al contempo Banca d’Italia ?

Per poter partecipare e godere di tre colossali nuovi business che hanno avuto inizio in Italia proprio dal 1992 :

1) dal lato delle quote interessi per poter incassare dalla clientela (famiglie , imprese ed enti locali italiani ) quanto più possibile eludendo le norme sull’usura attraverso la distorsione informativa di Bankitalia sulla formula del tasso da applicare

2)da lato quote capitali in quanto anch’esse per effetto del d.lgs n. 481 del 14 Dicembre 1992 sono diventate guadagno puro per la banca in Italia avendo da tale data le banche operanti in Italia iniziato a creare i prestiti elettronicamente con un semplice clik di accredito sul conto corrente del cliente , senza ossia più prendere i soldi prestati dalle proprie riserve di banca.

3)da lato dei contratti derivati sul tasso del tipo banca vince se tasso cala piazzati a famiglie , imprese , enti locali e Tesoro italiani in uno scenario preordinato di tassi al ribasso, pre-ordinato dallo stesso Governatore di Banca d’Italia e della BCE a partire dall’entrata in vigore della L. n. 82 del 7 Febbraio 1992 che ha conferito appunto al Governatore della Banca Centrale il potere esclusivo di variare di sua autonoma iniziativa il tasso (ufficiale di sconto) ed egli lo ha variato sempre al ribasso, dal 15% di Settembre 1992 ad oggi che è (il TUR) lo 0,05%, cosi’ arrecando centinaia di miliardi di euro di perdite a famiglie, imprese , enti locali e Tesoro italiani (notizia di ipotizzato reato) sui derivati sul tasso del tipo banca vince se tasso cala da essi contratti , perdite che hanno costituito incassi veri e propri per le banche, fondi e trust stranieri sopra menzionati compartecipati tra loro in questo immenso business ai danni dei cittadini italiani .

Il grande business del 1992 non fu pertanto di certo gli appalti, ma la conquista del capitale azionario delle tre banche dell’IRI (Comit, Credito Italiano e Banco Roma , oggi corrispondenti esattamente ad Intesa , Unicredit, Carisbo e Carige) per poi poter godere di questi tre immensi guadagni dal 1992 ai danni dei cittadini italiani .

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Bravo mt...e grazie...
nn è facile rimuovere il prosciutto dagli occhi...
ma anche uno solo su cento...ne sarà valsa la pena...
:up:

bwe a tutti
 
imuovi






Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio
19 h ·


I tg italiani non ne parlano, naturalmente...
Francia nel caos, paralizzata, bloccato tutto. Il governo francese, che fino a ieri faceva il duro, sta facendo retromarcia...i francesi stanno vincendo.

Bloccate raffinerie, centrali nucleari, ferrovie, a rischio metro e bus, carenza di carburante ed elettricità

...
La Francia è nel caos: 5 raffinerie su 8 sono bloccate. Un distributore di carburante su 5 è a secco nonostante il ricorso alle riserve strategiche. File di ore alle pompe di benzina per rifornirsi. La protesta si è estesa oggi anche alle centrali nucleari, causando un rallentamento nella fornitura di energia elettrica, ma il sindacato assicura "non lasceremo l'Europa al buio". I manifestanti occupano anche luoghi strategici quali autostrade, aeroporti e porti. Scioperano anche le ferrovie e dalla prossima settimana, dal 2 giugno, previsto sciopero illimitato di bus, metro e aviazione civile, tutto questo a pochi giorni dall'inizio degli Europei di calcio. Secondo un sondaggio 7 francesi su 10 appoggiano la protesta e auspicano che la legge venga ritirata.

http://it.blastingnews.com/…/francia-nel-caos-ecco-gli-ulti…

Altro...


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ogni commento e'per sua natura superfluo........stante l'ellettroencefalogramma piatto.



Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio
Ieri alle 1:07 ·
NASCE IL PRIMO PARTITO PER LA SOVRANITÀ MONETARIA SENZA SE E SENZA MA!

- Uscita dall’Unione Monetaria con ripristino di una nuova moneta sovrana, con il supporto di una Banca Centrale Pubblica le cui quote siano detenute dai cittadini italiani e revisione del sistema giuridico bancario italiano con separazione fra banche commerciali e banche d’investimento (Glass-Steagall act).

SI PUÒ GIÀ ADERIRE!

...
http://scenarieconomici.it/alternativa-per-litalia-ecco-le…/

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Ultima modifica:
salute a tutti , ciao moto .. se i tg censurano la situazione in francia , il venezuela con l'inflazione mica è invisibile vero ? Un biglietto aereo che costa 2 anni di lavoro ..
finalmente ora capisco perchè gli hanno dato addosso alla grecia , certo che tra gli anni 65-70 il governo greco ha ben sputtanato l'intera america rivelando ciò che si può leggere con difficoltà , e chi riesce ad intendere , intenda .. non è solo questione del popolo greco , son ben altri i punti .. salienti ..
poi cos'è questa storia pagliaccia che le pensioni fanno guadagno e incasso montante annuo se l'inps sta solo restituendo il piano contributivo già versato dai lavoratori paganti con le già incluse trattenute di un buon 20% e passa ? Quante cavolo di volte si devono pagare le tasse se chi ha lavorato e accantonato i soldi pensione ha già contribuito nel primo passaggio a pagare le relative tasse irpef ? Che branco di pagliacci che governano ! Per i soldini che le banche , con l'avvallo del governo e della consob , hanno truffato ai risparmiatori-speculatori ( badate che non ho creato io questo sistema truffa del fare denari con altri denari senza lavoro ) : segnare sulla dichiarazione dei redditi tutto l'importo truffato come importo avere e non pagare 1 centesimo di tasse fino al raggiungimento delle vostre sofferenze ! Per evitare di avere obbligatoriamente un conto corrente bancario o postale se si lavora : di comune accordo , con il titolare del posto dove lavorate , concordate il pagamento settimanale o quindicinale esclusivamente per contanti , essendo sotto i 1000 euro , è lecito giuridicamente ! Il salario di lavoro deve essere unicamente tra proprietario che da il lavoro e il i suoi dipendenti senza intermediari che lucrano commissioni su leggi assurde , e presto , con la sovranità piena monetaria e la morte del denaro del sistema debito , le cose cambieranno , in meglio !
 
Buongiorno treddisti
sono a scartamento ridotto, ma vivo
mi dicono tutti che mi è andata bene..........ringrazio
mi mancano stat e buchi da 10 gg, scrivo osservando.
cane sembra attendista , willy sta alto e sembra sulla parte superiore della banda, direi che con un trascinamento da wally si possa rivedere facilmente 14.20
 

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