gilles1
Forumer storico
Cioè nel 2018 ancora siamo a questi livelli ?
Cioè la laurea è vista ancora come un sacrificio quando dovrebbe essere un privilegio e sopratutto una cosa personale del singolo e non un titolo nobiliare ?
Nel mondo che viaggia la laurea si paga cara, studiare è un privilegio e non un diritto a spese di altri ma sopratutto il sapere è universale ovvero si studia sempre e sempre di più fuori dagli schemi mentali italici.
L'Italia si è fatta grande non grazie ai cogliencelli alla ricerca del pezzo di carta con l'obiettivo di vivere di rendita, ma grazie al duro lavoro, alla creatività, alla continua ricerca.
Questi discorsi fanno cadere le braccia, siamo ancora indietro anni luce.
PS: ma come mai questi discorsi non sono mai stati fatti verso i sinistri ? Gente che non ha mai lavorato, si è riempita la bocca dei diritti dei lavoratori, e si presenta pure come la vera CULTURA !!!
PPS: IO NON ASSUMEREI MAI UN LAUREATO ITALIANO e il perchè lo dicono molti titolari d'impresa, e sottolineo titolari, da decenni. Del resto chi è che ti scassa la minchia al telefono tutti i santi giorni ? Un operaio, commerciante, meccanico, agricoltore, perito ecc....no un laureato italiano!!! L'ignoranza è una brutta bestia.
la laurea costa tantissima fatica a chi la ottiene
sono anni di lavoro e sacrifici
non vuol dire nulla in sé
ma non può essere che su 60 milioni di Italiani non ci sia 1 persona che possa RAPPRENTARE
un modello positivo
il modello di chi lavora, studia, s'impegna e, magari, ce la fa anche a salire la scala della società
l'università è proprio questo nelle società civili
un ascensore SOCIALE
che permette ai figli di persone non nate con la camicia di ottenere una posizione e salire
sì, duke, siamo qui
e su questi principi proprio non credo sia il caso di transigere
con tutto l'affetto e la simpatia per il movimento
ma ogni movimento può crescere e migliorarsi
se no finsice come l'Uomo Qualunque di Giannini
20% al Sud...
speriamo che questa volta l'analogia non funzioni