“Ricordiamoci che il Covid è un virus RNA, simile all’HIV, quindi- dice Garavelli-
sotto pressione della nostra risposta immunitaria e dei vaccini scappa e muta per sopravvivere. In questa situazione,
a non essere normale è una cosa che si impara al primo anno di specializzazione. Ovvero, non si vaccina mai durante una epidemia. Perché il virus reagirà mutando, producendo varianti e sarà sempre più veloce di noi. Con un virus RNA o si trova un denominatore comune su cui montare il vaccino o, facendo vaccini contro le spike che mutano, non hai speranza di arrivare prima di lui. Lo ricorreremo sempre, ripeto, tende a mutare velocemente”
Dagotraduzione dal Daily Mail Covid Mosca 4 La Russia ha individuato un altro tipo di Covid che potrebbe contrastare i vaccini. Lo hanno annunciato oggi gli scienziati del Gamaleya Research Institute, che produce il vaccino Sputnik V, e che stanno studiando la nuova variante
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“Allo stato attuale delle cose, quando il virus è ormai endemico, un lockdown funzionerebbe se ad esempio avvenisse nello stesso lasso temporale in tutto il mondo e si vaccinassero contestualmente le persone con un vaccino risolutivo. Il virus Sars Cov 2 muta costantemente ma non ha ancora ridotto la sua virulenza, ci vorranno forse anni. Chiudere la società e la vita a tratti, non ha davvero senso. In pratica, dobbiamo
conviverci, rispettare le misure prudenziali e, oserei dire, curare a casa”
"I vaccini non sono risolutivi per l' emergere delle varianti covid". Lo dice il dott. Luigi Garavelli , primario Malattie Infettive dell’Ospedale di Novara
www.controradio.it
già solo il fatto di aver trovato una voce dissonante di un primario di infettive su controradio...
nn siamo messi bene...
siamo messi malissimo
buondì