ricordo che....
Turchia è collocata in posizione strategica tra le regioni produttrici di petrolio e gas naturale del Medio Oriente e della zona del Mar Caspio e le aree di consumo dell'Europa. Pertanto, la Turchia costituisce una scelta naturale come rotta per il transito degli idrocarburi e, inoltre, costituisce un mercato per l'energia in rapida espansione.
Progetto Blue Stream
Nel 1999 l'Eni e la compagnia russa Gazprom (il maggior produttore al mondo di gas naturale) hanno firmato un accordo per la partecipazione paritetica alla realizzazione e gestione del progetto Blue Stream per il trasporto, a regime, di circa 16 miliardi di metri cubi all'anno di gas naturale dalla Federazione Russa alla Turchia (di cui 8 miliardi in quota Eni). Si tratta di uno dei progetti tecnologicamente più avanzati al mondo nel settore del trasporto del gas naturale.
Il progetto Blue Stream, completato nel giugno del 2002, ha comportato la posa di due condotte lunghe 385 km, con un diametro di 24 pollici, per l'attraversamento del Mar Nero, tra gli approdi di Dzhubga (Russia) e Durusu (Samsun) in Turchia - raggiungendo la profondità record di 2.150 metri - e la realizzazione di una stazione di compressione del gas naturale a Beregovaya (Russia). Le forniture di gas naturale alla società di Stato turca Botas sono iniziate nel febbraio 2003.
La prima parte della stazione di compressione è entrata in esercizio nel novembre 2005; è costituita da tre turbocompressori e tre turbogeneratori che consentiranno di aumentare la quantità di gas trasportato attraverso le condotte sottomarine.
Nel novembre 2005 Eni e il Gruppo turco Çalik hanno raggiunto l’accordo per la realizzazione di un oleodotto che collegherà le città turche di Samsun, sul Mar Nero, e di Ceyhan sulla costa mediterranea della Turchia. La costruzione dell’oleodotto rappresenta un’alternativa più veloce, più economica e più sicura, dal punto di vista ambientale, al trasporto con le petroliere in transito negli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. Il nuovo sistema di trasporto comprenderà: la costruzione, a Samsun, del terminale marino per la consegna dell’olio e la posa di un oleodotto lungo 560 chilometri, che collegherà Samsun con Ceyan, dove si realizzeranno anche gli impianti per lo stoccaggio. La capacità di trasporto sarà superiore a 1 milione di barili di olio al giorno.
Nel settore ingegneria e costruzioni si segnala che la Snamprogetti ha fornito l'ingegneria e una parte dei materiali per il progetto d'espansione di alcune unità di processo del Complesso Petrolchimico di Yarimca e ha eseguito le commesse riguardanti la realizzazione dell'impianto d'idrocracking della Raffineria di Aliaga (Izmir) e dell'impianto di unicracking della Raffineria di Izmit. Inoltre la Snamprogetti ha contribuito alla realizzazione della condotta che, attraverso il Mare di Marmara, trasporta il gas russo dalla Bulgaria alla Turchia. La Saipem, in joint venture con altri partner, ha realizzato la posa del gasdotto dal confine tra la Bulgaria e la Turchia e Ankara e del tratto turco dell'oleodotto Kirkuk (Iraq)-Ceyhan (Turchia) e ha partecipato alla costruzione del relativo terminale petrolifero costiero.
http://www.eni.it/eniit/eni/interna...inent=europa&country=turchia&layout=home_page
perchè non è possibile rifornire l'Italia tramite Blue stream?