ERA:Oggi dovrebbe nascere. Ora E' NATO!!!!!!

:(
Che brutto. Io sono una grandissima fan del parto naturale al 100% senza manipolazioni di sorta e in piena libertà di movimento.
Io ho avuto due parti meravigliosi, e per mia sorella avrei sperato lo stesso... :(

non è che noi si sia cultori dell'artificale

e che certe volte , date alcune condizioni tecniche , il parto indotto è una scelta obbligatoria : almeno a sentire il pediatra
e io , horribile dictu , ho più fiducia della scienza "ufficiale" che delle vie alternative
 
Ultima modifica:
non è che noi si sia culturi dell'artificale

e che certe volte , date alcune condizioni tecniche , il parto indotto è una scelta obbligatoria : almeno a sentire il pediatra
e io , horribile dictu , ho più fiducia della scienza "ufficiale" che delle vie alternative

Anche il mio primo bambino fu un parto indotto, perché dal monitoraggio pareva che la sua variabilità cardiaca non andasse bene. Invece stava solo dormendo.
Era il primo e avevo paura che non stesse bene, e accettai.
Ma dopo non mi sono più fatta mettere le mani addosso, fino a quando è nato.
Ho fatto il travaglio in camera, sotto la doccia, in corridoio, come e dove volevo.
E' nato dopo poche ore, in acqua e io stessa con le mie mani, insieme a quelle dell'ostetrica, l'ho guidato fuori.

La bambina è nata in 8 minuti e senza dolore. Sono arrivata in ospedale giusto in tempo per entrare in acqua e partorire.

Avrei voluto una cosa del genere per la mia sorellina.
Invece arriverà al momento clou già stanca e magari anche spossata e sfiduciata....
 
Dalle nostre parti, la primogenita fu podalica e quindi il parto fu cesareo.

Il secondogenito, invece, era tutt'altra pasta.
Dormì una decina di giorni di troppo nella pancia, e quindi ne venne programmata l'estrazione coattiva.
Arrivando meco all'ospedale la mattina in cui doveva fare il cesareo, la coniuge s'accorse che le s'erano rotte le acque.


In barba al noto motto "dopo un cesareo, tutti gli altri parti sono cesarei", in barba al fatto che il ragazzo aveva un po' di cordone arrotolato intorno al collo, in barba alla sentenza di estrazione coatta ormai pronunciata, lui decise e ottenne di nascere in modo naturale.
Non ho mai capito se il mio giapponese tentativo di trasmettergli il Ki, la sera prima del previsto cesareo, sia collegato a ciò o meno.

Nel dubbio, invia il tuo Ki verso la panciona.



Nota per i non giapponesi: il Ki è l'energia che, nell'immagine sotto allegata, esce dal braccio destro del maestro che sta lanciando l'altro aikidoka.
Secondo alcuni, me compreso, il Ki esiste davvero.




P.S. Le terzogenite nascono tutte naturalmente, in base a statistiche dello scorso decennio.
 

Allegati

  • aikido.jpg
    aikido.jpg
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ma KI? ciro? dove?!

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=LSYIQwrrGqk]Scherzo in diretta TV Sandra Milo - chi ciro? Dove?! - YouTube[/ame]
 
Non arriva.
Proprio non parte il travaglio e tutto quell'ambiente, le manipolazioni, l'attività ospedaliera non aiutano mia sorella.
Mi sento sulla mia pelle le mani che la toccano, la tastano, la frugano e la stimolano laddove non sarebbe necessario se si potesse evitare l'ospedalizzazione.

Ora che ha il sacco rotto da quasi 38 ore, ci sono rischi di infezioni, visto che il bimbo non sta più in ambiente sterile e chiuso.
Quindi via con flebo di antibiotico ogni 8 ore e monitoraggi vari.
Io la lascerei andare a casa, tra una flebo e l'altra, con una brava ostetrica che magari utilizzi qualche sistema rispettoso, non invasivo e naturale e in modo che lei, poverina, possa riposare. Dopo due giorni in reparto, in che condizioni di stanchezza arriverà al momento del parto? E magari anche sfiduciata e demotivata e, forse, impaurita.

Conosco molti sistemi per stimolare con gentilezza e in piena natura il travaglio di parto. Metodi che non prevedano immobilità per ore, gel da inserire, scavandole dentro, manipolazioni della pancia per far muovere il bambino durante il monitoraggio (quando magari fino ad un quarto d'ora prima lui scalciava!).

Quante mani fredde e inutili che la toccano!
:mad:

L'atteggiamento psicologico è indispensabile.
:sad:
 
Non arriva.
Proprio non parte il travaglio e tutto quell'ambiente, le manipolazioni, l'attività ospedaliera non aiutano mia sorella.
Mi sento sulla mia pelle le mani che la toccano, la tastano, la frugano e la stimolano laddove non sarebbe necessario se si potesse evitare l'ospedalizzazione.

Ora che ha il sacco rotto da quasi 38 ore, ci sono rischi di infezioni, visto che il bimbo non sta più in ambiente sterile e chiuso.
Quindi via con flebo di antibiotico ogni 8 ore e monitoraggi vari.
Io la lascerei andare a casa, tra una flebo e l'altra, con una brava ostetrica che magari utilizzi qualche sistema rispettoso, non invasivo e naturale e in modo che lei, poverina, possa riposare. Dopo due giorni in reparto, in che condizioni di stanchezza arriverà al momento del parto? E magari anche sfiduciata e demotivata e, forse, impaurita.

Conosco molti sistemi per stimolare con gentilezza e in piena natura il travaglio di parto. Metodi che non prevedano immobilità per ore, gel da inserire, scavandole dentro, manipolazioni della pancia per far muovere il bambino durante il monitoraggio (quando magari fino ad un quarto d'ora prima lui scalciava!).

Quante mani fredde e inutili che la toccano!
:mad:

L'atteggiamento psicologico è indispensabile.
:sad:

l'ospedalizzazione ha fatto crollare il tasso di mortalità natale

cumincia no'

fai un bel respiro e pensa positivo :)
 
approposito di mortalità natale

ho visto poco tempo fa un doc rai in cui dicevano di un tal dottore dell'ottocento che fece una scoperta straordinaria a metà dell'ottocento (forse era il stettecento [il 600 lo escluderei]) che salvò molte madri dalla morte post parto per emorragia.
Il dottore, mi pare un danese, comunicò alla comunità scientifica ch secondo lu bisognava lavarsi le mani fra un paziente e l'altro con una soluzione di acqua e alcool, pratica oggi normalissima ma al tempo sconosciuta :eek: (incredible). Lui stesso aveva provato con ottimi risultati... eppure... non fu ceduto e venne allontanato dall'ospedale. Cadde in una brutta depressione e finì in rovina :eek:. Ci vollero oltre trent'anni perchè tale semplice pratica fosse riconusciuta come indispensabile e adottata all'unisono dai medici.

Claire pensiamo positivamente, i "veci" direbbero raccogliamoci in preghiera, forse con te ostetricia le cose sarebbero state diverse come tu dici, chissà, intanto confidiamo.
 
approposito di mortalità natale

ho visto poco tempo fa un doc rai in cui dicevano di un tal dottore dell'ottocento che fece una scoperta straordinaria a metà dell'ottocento (forse era il stettecento [il 600 lo escluderei]) che salvò molte madri dalla morte post parto per emorragia.
Il dottore, mi pare un danese, comunicò alla comunità scientifica ch secondo lu bisognava lavarsi le mani fra un paziente e l'altro con una soluzione di acqua e alcool, pratica oggi normalissima ma al tempo sconosciuta :eek: (incredible). Lui stesso aveva provato con ottimi risultati... eppure... non fu ceduto e venne allontanato dall'ospedale. Cadde in una brutta depressione e finì in rovina :eek:. Ci vollero oltre trent'anni perchè tale semplice pratica fosse riconusciuta come indispensabile e adottata all'unisono dai medici.

Claire pensiamo positivamente, i "veci" direbbero raccogliamoci in preghiera, forse con te ostetricia le cose sarebbero state diverse come tu dici, chissà, intanto confidiamo.

Ignác Fülöp Semmelweis - Wikipedia
 

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