articolo di claudio antonelli
l'opec del gas quadruplica i prezzi»
secondo domenico ratti, ad di british gas italia, le quotazioni attuali saliranno ancora fra due settimane i produttori potrebbero tagliare la produzione per aumentare le tariffe
i cinesi della cnooc hanno concluso un contratto ventennale con british gas che prevede l'acquisto di 3,6 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto proveniente dal queensland. Il contratto cinese da 73 miliardi di dollari in aggiunta a quelli con singapore e cile consente a british gas di mettere sul mercato più di 7,4 milioni di tonnellate di gas. E di fornire una giusta potenza di fuoco in vista dei futuri riassetti del settore energetico. Abbiamo chiesto all'amministratore delegato di british gas italia, damiano ratti, quali siano le future strategie della società.
Il prossimo 19 aprile i paesi produttori di gas si riuniranno a orano in algeria. L'obiettivo è portare il prezzo del gas a 13 dollari per milione di btu dagli attuali 4,3 per gli usa e 7,9 per l'europa. Crede sia verosimile e dobbiamo aspettarci la quadruplicazione del prezzo entro il 2011?
Non è facile dare una risposta anche perché bisognerà capire se la quota di riferimento si intende legata al prezzo all'hub o a quello della commercializzazione. Però basta pensare che in poco tempo il gas è passato da 20 dollari a poco più di quattro per credere che a breve torni a 13. In fondo si tratta di una commodity e come tale può facilmente schizzare in alto.
Ci sono relazioni col barile di petrolio?
Quando c'era il barile a trenta dollari, il prezzo del gas è sceso a quattro circa. Ora il greggio è salito a 83 mentre l'oro azzurro è rimasto fermo. Perchè la domanda sostanzialmente è depressa. Per fare il salto a 13 ci vorrà un forte scossone che potrebbe anche essere causato da un taglio della produzione. Più volte i paesi produttori ne hanno parlato e comunque il fatto che ci sia abbondanza di stock di gas a breve non deve illuderci che il futuro non riservi sorprese.
L'europa e l'italia come possono correre ai ripari?
Come la nostra società sostiene da tempo: Diversificando le fonti. Il rigassificatore è il modo più intelligente per mettersi al riparo dagli scossoni. Va bene ampliare la rete delle infrastrutture di collegamento, ma una nazione come l'italia ha bisogno di avere più rigassificatori. Il gas naturale liquido è un prodotto tipico per le situazioni problematiche, nel senso che quando c'è un picco di domanda il trasferimento via mare tramite navi metaniere facilita tutto. Non solo avere rigassificatori permette di fare acquisti sul mercato libero e portare a casa contratti con prezzi vantaggiosi.
L'obiettivo di rovigo è questo…
noi riteniamo che tutto ciò si possa fare. Ad esempio noi siamo in attesa di portare un carico dalla guinea equatoriale.
Con le delibere del cipe sulle grandi opere ancora fresche d'inchiostro, ha inviato al governo una lettera dove sottolinea soprattutto un concetto: Se c'è un cantiere che potrebbe partire in tempi brevi al sud, sarebbe proprio il travagliato impianto di rigassificazione di brindisi di cui si parla dal 1999. British gas ha promesso un investimento complessivo superiore a 500 milioni di euro (in parte già spesi) per i prossimi 3-4 anni. Come sta procedendo il progetto?
Abbiamo saputo lo scorso dicembre che la valutazione d'impatto ambientale da parte della commissione tecnica è stata positiva. Stiamo aspettando il decreto ufficiale che ci consentirà di andare avanti con le pratiche. Poi ci sarà il dialogo col ministero dello sviluppo economico e la conferenza dei servizi finale. Speriamo che si risolva l'intero iter in pochi mesi.
Avete appena inaugurato in galles un rigassificatore gemello rispetto a quello di brindisi con un bel po' di anticipo rispetto all'italia
l'inghilterra è un caso interessante da studiare e da seguire. Perché pur essendo un produttore di gas ha scelto di sviluppare ben tre rigassificatori di cui uno è partecipato dalla nostra società. L'ha fatto per mantenere costante l'accesso all'energia anche in caso di un calo produttivo nel mare del nord.
Tratto dal blog mercato-libero