EUR/USD, analisi, supporti, operatività (1 Viewer)

marcos88

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EUR/USD in salita, Summers rinuncia alla corsa per la Fed
L’euro è in salita contro il dollaro questo lunedì, dopo che Lawrence Summers ha ritirato la sua candidatura alla successione di Ben Bernanke alla presidenza della Federal Reserve.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3382, il massimo dal 28 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,3368, in salita dello 0,54%. Supporto a 1,3253, minimo di venerdì e resistenza a 1,3400.
Il dollaro si è indebolito dopo che Summers ha ritirato la sua candidatura alla presidenza della Federal Reserve, allentando i timori degli investitori circa le misure di stimolo che Summers avrebbe attuato e che sarebbero state più aggressive di quelle della principale rivale, Janet Yellen.
Il dollaro è rimasto sotto pressione in attesa del vertice di mercoledì della Fed, dopo una serie di dati piuttosto scoraggianti negli USA della scorsa settimana, che hanno acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi di dollari al mese (tapering).
L’euro è stabile contro la sterlina e contro lo yen, con una variazione di EUR/GBP dello 0,06%, a 0,8378 ed EUR/JPY in calo dello 0,06% a 132,02.
La zona euro rilascerà i dati sull’inflazione dei prezzi alla produzione nel corso della giornata, mentre il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento a Berlino (oggi ore 10,00).
Gli USA, inoltre, pubblicheranno i dati dell’indice manifatturiero Empire state, dopo ci saranno i dati sulla produzione industriale e sul tasso di utilizzo della capacità produttiva.
 

marcos88

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Supporti importanti per l'eur-usd

Analizzando i contratti scambiati al CME (Chicago Mercantile Exchange) notiamo che nella giornata di Venerdì il Poc (point of control) daily era posto a 1.3565, nella sessione odierna i contratti sono in aumento con un Poc daily posto 1.3496. La giornata sarà caratterizzata da una ricca agenda economica, con dati importanti provenienti dall’Europa e dagli USA, in particolare: in Inghilterra alle ore 10:30 verranno pubblicati i dati Unemployment Unemployment rate, Average Earnings Index 3m/y e Claimant Count Change. In Europa alle 11:00 uscirà il dato CPI y/y e Core CPI y/y. Alle ore 20:00 ci sarà l’appuntamento tanto atteso del Presidente della BCE Mario Draghi che comunicherà alla comunità finanziaria lo stato di salute europea. Negli USA alle 16:00 verrà comunicato il dato NAHB Housing Market Index e alle 20:00 verrà reso noto il BEIGE BOOK. Da un punto di vista tecnico, valuteremo i livelli delle precedenti rotture (probabili resistenze), e il livello di supporto tattico posto a 1.3355 e quello strategico posto in area 1.3265. L’operatività intraday valida soltanto per oggi si riassume come segue:

POSIZIONI SHORT: SELL STOP sono posti a 1.3480 con Take Profit ===> 1.3463 - 1.3430 - 1.3415 - 1.3390 e SELL LIMIT sono posti a 1.3680 con Take Profit ===> 1.3640 - 1.3620 - 1.3590 - 1.3573.

POSIZIONI LONG: I livelli da osservare in BUY STOP sono posti a 1.3529 con Take Profit ===> 1.3546 - 1.3565 - 1.3590 - 1.3620 e BUY LIMIT sono posti a 1.3355 con Take Profit ===> 1.3385 - 1.3418 - 1.3440 - 1.3463 la rottura, le tenute e le conferme di tali livelli ci consentiranno di aprire e incrementare nuove posizioni.
 

marcos88

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Eur-usd: Analisi settimanale

La nostra valuta si è riportata in area 1,37 punti, livello potenzialmente critico, raggiungendo l’obiettivo per la seconda volta; rimane valido il target superiore indicato da tempo in area 1.39 circa, anche se, almeno per il momento, eventuali cambiamenti nel sentiment generale da negativo-neutrale a positivo andranno valutati in seguito e solo qualora si dovesse verificare una decisa conferma anche sopra il livello superiore. In caso di continuazione e valutando la situazione con un orizzonte almeno di medio periodo, la prima resistenza statica che il mercato incontrerà sarà posizionata tra 1,382 e 1,385 punti, validità in close weekly; il primo supporto, invece, rimane sui minimi delle ultime tre/quattro settimane, area che sostiene le quotazioni da tempo e che si rileva dunque a 1,345/1,348 punti circa.
Per il breve periodo, invece, l’euro si trova proprio ora a ridosso della prima resistenza a 1,366/1,367 mentre il livello superiore si può identificare a 1,38 punti circa; supporti a 1,358 (intermedio) e 1,35/1,353 circa.
Graficamente la fuoriuscita da 1,361, estremo superiore della inside weekly precedente, ha permesso, come atteso, la ripresa della direzionalità; l’operatività in oggetto si riferiva al breve/brevissimo termine e, dunque, cautelativamente si dovrebbe intendere l’uscita in chiusura di settimana o, al limite, in apertura della successiva. Per l’immediato futuro, invece, la barra outside potrebbe essere foriera di falsi segnali in particolare nei primi uno/due giorni della settimana in arrivo.
Giornaliero: la tenuta del supporto principale a 1,352/1,353, ha arginato i tentativi precedenti di indirizzare negativamente i prezzi (per sette sedute consecutive, infatti, l’euro ha fatto segnare minimi sul livello senza mai chiuderci sotto) e permesso l’accelerazione proprio nelle ultime due sedute della settimana; tale situazione ha creato le condizioni ideali per il raggiungimento del target minimo rilevato a 1,366/1,368 punti almeno. Per i prossimi giorni sarà da valutare la tenuta di 1,362, primo supporto da considerare in close daily e che, qualora perso di nuovo, potrebbe innescare un nuovo ribasso di breve termine.
 

marcos88

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Eur-usd: Fine settimana

Analizzando i contratti scambiati al CME (Chicago Mercantile Exchange) notiamo che nella giornata di Mercoledì il Poc (point of control, cioè il livello di prezzo in cui si sono concentrati la maggior parte degli scambi di una giornata è ovviamente un livello molto importante per chi fa trading intraday ) daily era posto a 1.3418, nella sessione odierna i contratti sono in diminuzione con un Poc daily posto 1.3459. La giornata sarà caratterizzata da una ricca agenda economica, con dati importanti provenienti dall’Europa e dagli USA, in particolare: in Europa alle ore 11:00 usciranno i dati CPI y/y e Core CPI y/y. Negli USA alle 14:30 verranno comunicati i dati Empire State Manufacturing Index, Import Prices m/m. Alle ore 15:15 usciranno i dati Capacity Utilization Rate e Industrial Production m/m. Da un punto di vista tecnico, valuteremo i livelli delle precedenti rotture (probabili resistenze), e il livello di supporto tattico posto a 1.3360 e quello strategico posto in area 1.3265. L’operatività intraday valida soltanto per oggi si riassume come segue:

POSIZIONI SHORT: i livelli da osservare in SELL STOP sono posti a 1.3427 (F-EB, livello della bianca del periodo successivo, vedi allegato software lato destro) con Take Profit: 1.3416 - 1.3388 - 1.3360 - 1.3345 e SELL LIMIT sono posti a 1.3642 con Take Profit: 1.3628 - 1.3595 - 1.3573 - 1.3554

POSIZIONI LONG: i livelli da osservare in BUY STOP sono posti a 1.3488 con Take Profit: 1.3520 - 1.3554 - 1.3574 - 1.3593 e BUY LIMIT sono posti a 1.3259 (F-EV, linea verde del simulatore del periodo succesivo, vedi allegato lato destro) con Take Profit: 1.3282 - 1.3298 - 1.3323 – 1.3355 la rottura, le tenute e le conferme di tali livelli ci consentiranno di aprire e incrementare nuove posizioni.
 

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Ciao FreeWind69,

ho visto solo ora i messaggi.. non so se era riferito a me, comunque se volessi un confronto io sono disponibile.
 

marcos88

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Tecnica e fondamentale, sempre in coppia !!

Traders attenti ai dati sulla fiducia dei consumatori americani di ieri, poiché i trend principali di breve periodo rimangono invariati, lo yen ed il dollaro australiano sono sotto pressione, l’euro e la sterlina continuano a mostrarsi sostenuti nei confronti del dollaro e l’oro viene venduto su ogni rialzo.

Fiducia dei consumatori USA: un buon market mover, in assenza d’altro. Già, infatti gli investitori sembrano essere ben indirizzati dal punto di vista di un trading più di medio periodo, per come lo intendiamo noi e sembrano altrettanto attenti alla pubblicazione dei singoli dati per cercare delle opportunità di posizionamento intraday. L’esempio lampante è arrivato ieri di fronte alla fiducia dei consumatori americani, la cui pubblicazione ha stupito in negativo, con un livello pari a 70.4, valore che non si vedeva da gennaio 2012 e che ha prodotto vendite del dollaro americano abbastanza importanti, se considerata l’ottica speculativa di breve periodo. Se osserviamo le candele delle 16 sui principali grafici infatti, abbiamo dei movimenti unidirezionali del biglietto verde, che poi ha continuato a scendere nei confronti dell’euro e del pound, mentre è andato a frenare la sua discesa contro yen e australiano.
Oggi attenzione a nuovi dati, sul fronte americano. Mi riferisco agli ordini dei beni durevoli, in release alle ore 14.30, attesi a -1.9% contro un precedente +3.7% insieme alle richieste di sussidi di disoccupazione, che in caso di superamento di quota 330.000 (contro il precedente 323.000) potrebbero paradossalmente contrastare eventuali brutte notizie provenienti dall’industria, soprattutto sul fronte borsistico (a causa delle implicazioni sul tapering e quindi sulla liquidità che verrà lasciata nel mercato – visto che la disoccupazione non tende a migliorare - sul valutario in caso di brutte notizie su entrambi i lati ci aspettiamo potenziali discese del dollaro). Alle ore 15.45 verrà rilasciato il PMI di Chicago (60 vs 65.9) e 10 minuti dopo l’indice di fiducia dell’Università del Michigan (73 vs 72). Ci aspetta dunque un pomeriggio intenso che potrebbe rivelarsi dal punto di vista dei flussi speculativi di beve della stessa natura rispetto a quello vissuto ieri. Vediamo insieme quali possono essere i livelli di attenzione ai quali affidarci per la giornata di oggi.

QUADRO TECNICO:

Eur-Usd: i supporti visti ieri, sui quali andare ad ipotizzare acquisti di moneta unica hanno tenuto bene ed hanno portato i prezzi ad approfondire oltre 1.3540, altro livello oltre il quale valutare acquisti, salvo poi correggere senza però tornare sotto i primi punti di ingresso, per poi ripartire e superare addirittura i massimi toccati al mattino per prese di ordini di stop. L’area che passa tra 1.3570 e 1.3550 potrebbe fornire buoni spunti rialzisti, tenendo conto però che in caso di superamento ribassista dei primi supporti valutati ieri potrebbe confermare una divergenza ribassista a 4 ore che potrebbe portare a buone correzioni ribassiste, con primi target posti intorno a 1.3485. Fino a quando ci manterremo sopra i supporti però, è possibile considerare la possibilità di raggiungimento dell’area compresa tra 1.3600 e 1.36 ¼.

Usd-Jpy: l’area di 101.35 (supporto statico e dinamico sul quale passava anche la parte bassa di una bandiera di potenziale continuazione individuabile su un grafico orario) ha tenuto egregiamente fino alle prime ore del pomeriggio di ieri, offrendo ottimi spunti rialzisti che hanno portato alla rottura a rialzo della figura di continuazione individuata, salvo poi girare a ribasso sulla consumer confidence pubblicata alle 16. Il mercato non è tuttavia tornato sotto area 101.10, che consideravamo operativamente per girare il posizionamento a ribasso ed è tornato nuovamente sui livelli pre-inversione del dollaro, che ora rappresentano un buon livello di resistenza che insieme a 101.70 potrebbe fornire dei buoni spunti ribassisti di breve, per il buon R/R offerto, tenendo conto che una ripartenza oltre 101.80 potrebbe portare al test di quello che da due giorni stiamo considerando come un potenziale livello sul quale valutare eventuali aumenti di volatilità. Parliamo dell’area di 101.95 come scoglio da superare per assistere a tentativi di sforamento rialzista di 102.00, con 102.15 a fare da scoglio prima del raggiungimento della potenziale area passante tra 102.40 e 102.50.

Eur-Jpy: ottimo il quadro tecnico visto sull’EurJpy, con i prezzi che non sono scesi sotto 137.00, sopra il quale abbiamo ipotizzato acquisti di moneta unica, per assistere al raggiungimento dei massimi, scenario possibile anche in caso di ripartenza diretta oltre il punto rappresentato da 137 ¾. Siamo ora in una condizione di potenziale doppio massimo da poter sfruttare sul breve termine (orario) come livello sul quali ipotizzare acquisti di yen per il buon R/R offerto, dato che un superamento di 138.25 potrebbe portare verso i punti di target, spalmabili a step su 138.40, 75 e 139 figura (prendete un settimanale per vedere bene questi punti precedenti. 137.60 e 137.20 i potenziali target, sui quali il movimento potrebbe infrangersi (137.00 su un 4 ore rappresenta un buon livello di supporto statico e dinamico.

Gbp-Usd: lo sforamento a rialzo di 1.6180 sulla presa di stop partita in mattinata non ha portato ad estensioni rialziste ed il mercato, dopo aver ripiegato fino a 1.6140 è ripartito, questa volta per rompere definitivamente l’area di 1.6180 e portarsi sui massimi. Tutta l’area che passa tra 1.6260 e 1.6330 sarà molto ostica a causa della difficile individuazione di livelli che possono attirare nuvole di ordini, per cui attenzione a posizionare stop in pari nel momento in cui il mercato dovesse tentare rotture rialziste. Questa view è giustificata dall’osservazione di un time frame giornaliero che offre ancora, in caso di chiusura daily sotto i massimi, ottime possibilità di vendita.
 

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