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EUR/USD in salita, Summers rinuncia alla corsa per la Fed
L’euro è in salita contro il dollaro questo lunedì, dopo che Lawrence Summers ha ritirato la sua candidatura alla successione di Ben Bernanke alla presidenza della Federal Reserve.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3382, il massimo dal 28 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,3368, in salita dello 0,54%. Supporto a 1,3253, minimo di venerdì e resistenza a 1,3400.
Il dollaro si è indebolito dopo che Summers ha ritirato la sua candidatura alla presidenza della Federal Reserve, allentando i timori degli investitori circa le misure di stimolo che Summers avrebbe attuato e che sarebbero state più aggressive di quelle della principale rivale, Janet Yellen.
Il dollaro è rimasto sotto pressione in attesa del vertice di mercoledì della Fed, dopo una serie di dati piuttosto scoraggianti negli USA della scorsa settimana, che hanno acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi di dollari al mese (tapering).
L’euro è stabile contro la sterlina e contro lo yen, con una variazione di EUR/GBP dello 0,06%, a 0,8378 ed EUR/JPY in calo dello 0,06% a 132,02.
La zona euro rilascerà i dati sull’inflazione dei prezzi alla produzione nel corso della giornata, mentre il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento a Berlino (oggi ore 10,00).
Gli USA, inoltre, pubblicheranno i dati dell’indice manifatturiero Empire state, dopo ci saranno i dati sulla produzione industriale e sul tasso di utilizzo della capacità produttiva.
L’euro è in salita contro il dollaro questo lunedì, dopo che Lawrence Summers ha ritirato la sua candidatura alla successione di Ben Bernanke alla presidenza della Federal Reserve.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3382, il massimo dal 28 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,3368, in salita dello 0,54%. Supporto a 1,3253, minimo di venerdì e resistenza a 1,3400.
Il dollaro si è indebolito dopo che Summers ha ritirato la sua candidatura alla presidenza della Federal Reserve, allentando i timori degli investitori circa le misure di stimolo che Summers avrebbe attuato e che sarebbero state più aggressive di quelle della principale rivale, Janet Yellen.
Il dollaro è rimasto sotto pressione in attesa del vertice di mercoledì della Fed, dopo una serie di dati piuttosto scoraggianti negli USA della scorsa settimana, che hanno acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi di dollari al mese (tapering).
L’euro è stabile contro la sterlina e contro lo yen, con una variazione di EUR/GBP dello 0,06%, a 0,8378 ed EUR/JPY in calo dello 0,06% a 132,02.
La zona euro rilascerà i dati sull’inflazione dei prezzi alla produzione nel corso della giornata, mentre il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento a Berlino (oggi ore 10,00).
Gli USA, inoltre, pubblicheranno i dati dell’indice manifatturiero Empire state, dopo ci saranno i dati sulla produzione industriale e sul tasso di utilizzo della capacità produttiva.