Fernando Botero

Da un intrervista a Botero:
Una domanda sorge spontanea: perché mai dipingere sempre ed unicamente persone decisamente obese? «Il problema», risponde Botero, «è determinare la fonte del piacere quando si guarda un’opera. Per me il piacere viene dall’esaltazione della vita che esprime la sensualità delle forme. Per questa ragione, il mio problema formale è creare sensualità attraverso le forme. Il piacere di dipingere sta anche nel dare il colore e le dimensioni voluminose dei miei soggetti mi permettono di abbondare con il colore» ...


Sono sempre stato dubbioso sul vero valore dell'opera di Botero. Devo dire però che rimasi piacevolmente impressionato da una grande mostra che vidi a Pietrasanta qualche anno fa . Questi personaggi obesi senza alcuna emozione sono "eccessivi" sia che venga raffigurato il bene che il male. Sono contemporanei proprio perché a mio parere grassi, grossi senza alcun compromesso. Inoltre non dimentichiamo che nelle opere di Botero sono grassi anche gli oggetti che diventano ipertrofici come le persone e gli animali.
 
Picasso comunque ci era arrivato molto... ma molto prima di Botero e con risultati decisamente migliori

Abbiate pazienza ma sto periodo son concentrato su chi arriva ..... lungo
 
Da un intrervista a Botero:
Una domanda sorge spontanea: perché mai dipingere sempre ed unicamente persone decisamente obese? «Il problema», risponde Botero, «è determinare la fonte del piacere quando si guarda un’opera. Per me il piacere viene dall’esaltazione della vita che esprime la sensualità delle forme. Per questa ragione, il mio problema formale è creare sensualità attraverso le forme. Il piacere di dipingere sta anche nel dare il colore e le dimensioni voluminose dei miei soggetti mi permettono di abbondare con il colore» ...


Sono sempre stato dubbioso sul vero valore dell'opera di Botero. Devo dire però che rimasi piacevolmente impressionato da una grande mostra che vidi a Pietrasanta qualche anno fa . Questi personaggi obesi senza alcuna emozione sono "eccessivi" sia che venga raffigurato il bene che il male. Sono contemporanei proprio perché a mio parere grassi, grossi senza alcun compromesso. Inoltre non dimentichiamo che nelle opere di Botero sono grassi anche gli oggetti che diventano ipertrofici come le persone e gli animali.
Aggiungerei un altro aspetto del problema, finora non citato. Il materialismo porta con sé ovviamente una tendenza verso la materia. Nei paesi dove domina il materialismo (tipo USA) la percentuale di obesi è molto più alta.
--Grazie, mi dirai, dove c'è ricchezza si mangia di più.:dietro:

Ecco, non facciamone una questione di mere statistiche. Per esempio, il junk-food, cioè i vari Mc Donalds o Kebab fast food patatine fritte e pop corn, costa poco, e produce, tramite uno scadimento del gusto (in senso lato ...) tanto grasso, tanta materia, tanto peso. I neri d'America son mediamente assai più poveri dei bianchi, ma grassi anche di più. Certo, si può parlare di rivalsa dei poveri dopo secoli di malnutrizione. Ma non è vero, se non in minima parte. E' che il materialismo di una società, il fatto che i valori più ambiti siano quelli materiali e non quelli spirituali, porta a desiderare beni tangibili in misura eccessiva e, infine, esclusiva. Cancellando desideri più elevati. :grinangel:

--Facile per te dirlo, che hai la panza piena. :mbe:

Certamente. Infatti non do nessuna colpa, mi limito a constatare. Anzi, mi dispiace che il riscatto sociale avvenga per la falsa via dell'avere e non per quella dell'essere. Ma mi adatto a considerare ciò un male transitorio e necessario.
Detto, forse inutilmente, questo, resta che le figure di Botero non esprimono certo romanticismo e spiritualità. Nel loro eccesso tolgono pure, magari, qualche senso di colpa ai veri grossi materialisti, cioè i suoi ricchi acquirenti. Altri invece si sentono a disagio di fronte a questo elogio continuo della grevità: a parte la questione dell'usare il trucco, resta che se un pittore sceglie di identificarsi con quello stesso escamotage, e, soprattutto, non riesce a distinguere, magari con una forma di critica, la sua figura da quella dei suoi soggetti (e Botero non ci riesce, magari vorrebbe anche, ma nuncelafà), il suo resta un canto chioccio dedicato a quanto quel canto non merita. :-F

C'è un limite anche nell'esaltare il brutto, può consistere nel contenersi, ovvero nel far capire che l'artista prende le distanze da un eccesso: questo Botero non lo fa. Non ci basta, lo sentiamo bene, che anche il cagnolino o la bottiglia siano "grassi". Il limite può, ancora, consistere nel pieno identificarsi dell'artista nel "brutto" - detto in modo molto generico. Questa è, per esempio, la via di Egon Schiele, o di altri pittori "maledetti", come Viani. Però neanche questo fa Botero: e il suo distacco olimpico è al tempo stesso la sua condanna artistica ad una forma di mediocrità.
Alla faccia dei prezzi. :squalo:
In futuro saranno pianti e stridor di denti :eeh:
 
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Alcune immagini di arte sudamericana, la terza è di Frida Kahlo. Si noti il ripetersi della frontalità.

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Aggiungerei un altro aspetto del problema, finora non citato. Il materialismo porta con sé ovviamente una tendenza verso la materia. Nei paesi dove domina il materialismo (tipo USA) la percentuale di obesi è molto più alta.
--Grazie, mi dirai, dove c'è ricchezza si mangia di più.:dietro:

Ecco, non facciamone una questione di mere statistiche. Per esempio, il junk-food, cioè i vari Mc Donalds o Kebab fast food patatine fritte e pop corn, costa poco, e produce, tramite uno scadimento del gusto (in senso lato ...) tanto grasso, tanta materia, tanto peso. I neri d'America son mediamente assai più poveri dei bianchi, ma grassi anche di più. Certo, si può parlare di rivalsa dei poveri dopo secoli di malnutrizione. Ma non è vero, se non in minima parte. E' che il materialismo di una società, il fatto che i valori più ambiti siano quelli materiali e non quelli spirituali, porta a desiderare beni tangibili in misura eccessiva e, infine, esclusiva. Cancellando desideri più elevati. :grinangel:

--Facile per te dirlo, che hai la panza piena. :mbe:

Certamente. Infatti non do nessuna colpa, mi limito a constatare. Anzi, mi dispiace che il riscatto sociale avvenga per la falsa via dell'avere e non per quella dell'essere. Ma mi adatto a considerare ciò un male transitorio e necessario.
Detto, forse inutilmente, questo, resta che le figure di Botero non esprimono certo romanticismo e spiritualità. Nel loro eccesso tolgono pure, magari, qualche senso di colpa ai veri grossi materialisti, cioè i suoi ricchi acquirenti. Altri invece si sentono a disagio di fronte a questo elogio continuo della grevità: a parte la questione dell'usare il trucco, resta che se un pittore sceglie di identificarsi con quello stesso escamotage, e, soprattutto, non riesce a distinguere, magari con una forma di critica, la sua figura da quella dei suoi soggetti (e Botero non ci riesce, magari vorrebbe anche, ma nuncelafà), il suo resta un canto chioccio dedicato a quanto quel canto non merita. :-F

C'è un limite anche nell'esaltare il brutto, può consistere nel contenersi, ovvero nel far capire che l'artista prende le distanze da un eccesso: questo Botero non lo fa. Non ci basta, lo sentiamo bene, che anche il cagnolino o la bottiglia siano "grassi". Il limite può, ancora, consistere nel pieno identificarsi dell'artista nel "brutto" - detto in modo molto generico. Questa è, per esempio, la via di Egon Schiele, o di altri pittori "maledetti", come Viani. Però neanche questo fa Botero: e il suo distacco olimpico è al tempo stesso la sua condanna artistica ad una forma di mediocrità.
Alla faccia dei prezzi. :squalo:
In futuro saranno pianti e stridor di denti :eeh:

Per quanto concerne l'aspetto SOCIALE, più che un riscatto delle Classi povere, che finalmente riescono a riempirsi la panza, mi sembra il risultato diabolico di un piano ben congegnato dai poteri forti, nel senso che OGGI permettono alle Classi Povere di riempirsi di m..da ( facendola comunque pagare cara, se
consideri il rapporto qualità/prezzo) e DOMANI li costringeranno a spendere ancora di più in medicine, cure, assistenza sanitaria, strizzacervelli etc etc. Basta farsi un giro, ormai anche da noi in Italia, in un qualsiasi Centro Commerciale e vedere se gli obesi sono i ricchi o i poveri...Per quanto riguarda il nostro Botero, rimango della mia idea.. lo DETESTO, ma il mio parere non conta...mi rendo conto di non essere imparziale...buona giornata!
 
Particolare di un quadro di Botero, ruotato per mitigare l'effetto "soggetti"..
Dove si vede che, innegabilmente, con la composizione ci sa fare.

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Un'altra caratteristica che Botero mutua dalla tradizione pittorica sudamericana consiste in quel presentare i personaggi come in posa, magari per una fotografia "ufficiale". Immagino che questa caratteristica derivi a sua volta dalla pittura europea celebrativa della Renaissance - e precedente. Un residuo, quindi, di una visione più antica (sino al 4/500), che da una parte crea un senso di solidità, dall'altra tende a far apparire l'opera come anacronistica.
A volte Botero salta a piè pari il filtro dell'arte sudamericana, come in questo (deplorevole :corna:) caso in cui viene banalizzato Piero della Francesca

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In ogni caso, di ben altre banalizzazioni è stato capace il nostro

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images


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Insomma, come sempre Botero ci appare né carne né pesce, un naif per comodità che per comodità egualmente sfrutta sino all'osso i molti suggerimenti dell'antica pittura, come per esempio il gioco delle lance o alabarde (non so) visibile nell'ultima immagine, che riprende pari pari esempi di Paolo Uccello e Piero della Francesca (che a me, fanatico appassionato di Piero, sembrano osceni sfregi, e non omaggi, alla figura del Maestro).

Ripeto perciò che la sola grande qualità di Botero appare nella sapienza compositiva, tutto il resto mostra una naïveté di comodo e una cultura più superficialmente appiccicata che vissuta, come un vestito troppo largo :pollicione: buttato sopra un ometto insignificante.
 
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Ciao Gino, quello che hai scritto, e le immagini postate dei lavori di Botero, non fanno altro che confermare e rafforzare il mio giudizio su questo pittore :censored::censored::censored:
 
Ciao Gino, quello che hai scritto, e le immagini postate dei lavori di Botero, non fanno altro che confermare e rafforzare il mio giudizio su questo pittore :censored::censored::censored:
Hola Kiappo
in realtà l'interesse verteva sul fatto che si tratta di un pittore ultrapagato, cercavo qualche spiegazione.
Nel frattempo mi è venuto in mente che Botero ha anche un aspetto di provocazione, appare essere volontariamente sgradevole, come dire: vi piacerò nonostante le mie asperità e sgradevolezze. Così facendo fa apparire volontario quello che forse non lo è. Una forma di understatement magari furbastra, che diviene una captatio benevolentiae all'incontrario. Tipo: se non vi piace è perché vi fate fuorviare da aspetti superficiali (il grasso, il goffo), mentre c'è dell'altro.
Il problema è: quanto ce n'è di quell'altro? :jack:
 

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