Macroeconomia Fine dell'euro: scenari possibili o ipotetici (10 lettori)

mostromarino

Guest
Quello più competente in materia è Mostromarino...
Ad ogni modo i nazionalismi sono curiosi: gli svizzeri ritengono i territori lombardi a loro vocati mentre il fascismo riteneva l'opposto: le valli svizzere all'Italia.
Non c'è alcun dubbio che i Cantoni Italiani siano storicamente e culturalmente legati più alla Lombardia che al "sistema Italia". Non a caso nel Ticino la lingua parlata è il milanese mentre invece a Milano non si parla il "bellinzonese" ...
Forse questo potrebbe far riflettere dove si trova l'heimat.

Le pianificazioni dell'esercito svizzero lasciamole stare (come quelle dell'esercito italiano). Tra le altre cose prevedevano di cedere quasi subito il mendrisiotto per porre le prime linee difensive più in alto.
L'unica strategia di una certa efficacia sarebbe stata quella elaborata dall'esercito austroungarico durante la prima guerra mondiale che prevedeva l'attraversamento del suolo svizzero per aggirare il fronte italiano e piombare direttamente su Milano.
Un pò come avvenuto poi durante la 2 guerra mondiale per aggirare le difese francesi passando attraverso il Belgio.

tommy, altro che il mendrisiotto..avrebbe mollato guisan...:sad::sad:

devo ammettere la mia max ignoranza sulle dispute medioevali e rinascimentali
nel ticino
mi son sempre ripromesso di documentarmi...ma grande lacuna

leggiamoci queste

Vallo Alpino - Wikipedia


Ridotto Nazionale - Wikipedia
 

Comandante Gerard

Forumer storico
Dopo la parentesi storica, molto curiosa e interessante, si torna alle notizie...

Cambi: Martedi Nero Per l'Euro. Cade Su Yen, Franco Svizzero e Sterlina


martedì, 29 giugno 2010 - 18:29
(ASCA) - Roma, 29 giu - Martedi' nero per l'euro nei confronti di yen, franco svizzero e sterlina. La moneta unica e' appesantita dalla crisi del debito sovrano e dal ritorno di forti tensioni sul mercato interbancario. Oggi, il tasso Euribor per i prestiti a tre mesi in euro e' salito a 0,761%, il piu' alto livello degli ultimi nove mesi e mezzo. Al contrario, il Libor a 3 mesi per i prestiti in dollari si mantiene stabile a 0,53%. La tensione nell'Eurozona e' anche giustificata dalla scadenza di giovedi 1 luglio, quando le banche dovranno restituire alla Bce i 442 miliardi di euro ricevuti 12 mesi orsono. Sicuramente una grossa fetta del finanziamento in scadenza verra' rinnovato. Due gli indizi in questa direzione. La Bce ha annunciato per il primo di luglio una operazione di rifinanziamento a tre mesi di segno contrario a quella in scadenza. L'altro segnale arriva dall'operazione odierna di drenaggio della liquidita' bancaria. L'Eurotower voleva togliere dal mercato 55 miliardi, un importo corrispondente alla spesa affrontata per comprare titoli di stato, si e' dovuta accontentare di 31,7 miliardi. Si sta invece annullando, sulla scia della perdita di credibilita' della moneta unica e dei timori di una lunga ''depressione'' per l'Eurozona, il differenziale tra i tassi tra l'Eurozona e gli Usa. Oggi, i titoli di stato tedeschi decennali (i piu' sicuri dell'area euro) rendono il 2,55%, quelli decennali Usa sono scesi al 2,92%, lo spread si e' ridotto ad appena 37 punti, prima della crisi del debito sovrano europeo si viaggiava intorno a 100 punti. Tutto questo nonostante l'invarianza della politica monetaria: da mesi la Bce mantiene il costo del denaro all'1% e la Fed fa lo stesso con la forchetta compresa tra 0% e 0,25%. Chiaramente il restringimento del differenziale di tasso spinge gli operatori a vendere l'euro, il bilancio della seduta odierna e' piuttosto significativo. Euro/dollaro in calo a 1,2184, euro/yen in calo 107,2 (minimo dal 2001), euro/franco svizzero a 1,3167 (Minimo storico), euro/sterlina 0,80 (minimo dei 19 mesi).
 

mostromarino

Guest
corriere del ticino, stamattina




Il 60% dei tedeschi rivuole il marco

Un sondaggio conferma l'ostilità dei cittadini nei confronti dell'euro


bullet.gif
Oltre la metà degli elettori in Germania preferirebbe avere i vecchi marchi tedeschi nel por­tafoglio piuttosto che gli euro: è quanto emerge da un sondaggio della società di ricerche Ipsos, che conferma l'ostilità dei citta­dini nei confronti della moneta unica.
Già il mese scorso, infatti, un al­tro sondaggio - questa volta del­la società Tns Emnid - indicava che oltre il 60 per cento dei te­deschi preferirebbe volentieri il marco all'euro.
Secondo il sondaggio condotto dalla società di ricerche tedesca Ipsos, realizzato alla vigilia del 20. anniversario della nascita del­l'Unione monetaria (che ricor­diamo, è avenuta l'1 luglio 1990), nel complesso il 51,4 per cento dei tedeschi vorrebbe tornare al­la vecchia valuta nazionale: tra questi, il 52 per cento vive nel­l'Ovest del Paese e il 48 per cen­to nelle regioni dell'ex Germania dell'Est.
Nella fascia di età compresa tra i 50 e i 64 anni ben il 56 per cento degli intervistati ha nostalgia per il marco tedesco.
Invece tra i più giovani (ossia nella fascia fra i 16 e i 29 anni) questa percentuale scende al 42 per cento.
 

azetaelle

investitore(s)qualificato
Interessante questa cosa, meglio della farsa padana di sicuro....dai dì la tua :up:

“Nuove frontiere svizzere a Nord e a Sud?”di Tiziano Galeazzi


Martedi 22 giugno è stato pubblicato in Lombardia un sondaggio de “La Provincia di Como”, basato sull’idea, lanciata qualche mese fa dal deputato nazionale UDC Dominique Bättig, di “allargare i confini svizzeri.” Bättig spiazzò sia le Camere sia il Consiglio Federale, che subito reagì nei confronti degli Stati toccati, sottolineando che fosse una proposta inaccettabile e senza alcuna base politico-legale.
Personalmente, penso che la “provocazione” di Bättig non mirasse ad annettere realmente le regioni e le città in questione, quanto piuttosto a dare un segnale forte, da parte della Svizzera, contro l’assedio dell’UE al nostro Paese (sistema fiscale e segreto bancario).
Se analizziamo le regioni e le città coinvolte nella proposta Bättig, capiamo subito che sono in parte le più produttive e ricche dell’intera Europa centrale. Sicuramente, l’obiettivo strategico avrebbe potuto essere un rafforzamento della nostra finanza, dell’economia e dell’industria, inglobando, come proposto, il Baden Württemberg, la Savoia, il Vorarlberg (A), l’Alsazia, la Valle d’Aosta, la Savoia, il Jura (F), Como e Varese. E Milano?
Deficitario e tendenzioso il commento sul quotidiano italiano La Repubblica, scritto da Leonardo Coen, noto come giornalista (comunista) che non ha avuto alcun riguardo nei confronti del nostro Paese dopo la votazione sui minareti, quando il 57% dei cittadini svizzeri si oppose alla loro costruzione. Ci dipinse come un popolo xenofobo e mise in discussione la democrazia diretta (scrisse: “Uno strumento pericoloso in mano al popolo”).
Ebbene, anche in questa occasione il signor Coen non ha potuto esimersi dal lanciarsi in sterili polemiche sul perché gli italiani di Como abbiano votato SI (74.2%) al sondaggio per un’ipotetica annessione alla Svizzera.
Leonardo Coen potrà avere i suoi sostenitori in qualità di giornalista internazionale, ma sulla Svizzera e gli svizzeri ha ancora molto da imparare. Cita il Consigliere nazionale Dominique Bättig facendolo diventare niente meno che un Consigliere Federale del Giura; sottolinea che il nostro Paese dà rifugio ai più grandi mascalzoni del mondo pagando miliardi, che la nostra Polizia è peggio dei sergenti dei marines americani, che la Svizzera non ha mai vinto il mondiale di calcio (sic!) e che Cancellara è più italiano che svizzero. Continua scrivendo che la Svizzera, oltre al pane, al cioccolato e agli orologi a cucù, ha un bel nulla e che la pressione fiscale è al 20%. Infine, descrive Dominique Bättig come un “noto esponente della destra antieuropeista, molto legato all’estrema destra nazionalista e xenofoba”.
Egregio signor Coen, mi permetta di ricordarle alcuni punti che le serviranno per capire meglio il nostro Paese e colmare, per quanto possibile, la sua ignoranza in merito.
I Consiglieri Federali sono i ministri che governano la Confederazione e siedono all’esecutivo: sono in sette. Bättig non è uno di loro, ma siede nel Consiglio Nazionale, cioè la Camera del Popolo.
In quanto a dar rifugio ai mascalzoni, guardi prima nel Belpaese, dove nacquero la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra, le Brigate Rosse e vari gruppi anarchici, che per anni hanno insanguinato le strade d’Italia. Se oggi in Svizzera possiamo offrire ancora un certa sicurezza nelle città e sulle strade, è per merito dei nostri poliziotti, di cui credo francamente dovremmo aumentare l’organico, così come per le Guardie di Confine.
Vittorie al mondiale ? Si sbaglia ancora, caro Coen, abbiamo vinto il Mondiale Under 17 in Nigeria l’anno scorso, quindi, come vede, abbiamo pure noi la nostra Coppa del Mondo!
A proposito di aliquota fiscale, ogni Cantone stabilisce e preleva la propria, e alcuni Cantoni hanno aliquote per società sotto il 20%, dunque ancora meglio di quanto da lei scritto.
Cucù, pane e cioccolato a parte, che piace un sacco ai suoi concittadini, le ricordo che abbiamo, oltre alle banche, l’industria farmaceutica internazionale. Coltiviamo la ricerca nei campi scientifici a più alto livello e stiamo costruendo la galleria ferroviaria più lunga del mondo (57 km) tra le Alpi svizzere (Alptrasit), di cui pure l’Italia e l’Europa approfitteranno. A questo proposito, tengo a precisare che l’Europa non ha tirato fuori il “becco di un quattrino” per quest’opera, che verrà pagata interamente da noi svizzeri (circa 30-35 miliardi di franchi).
Per quanto riguarda l’UDC (Unione Democratica di Centro), egregio giornalista, il suo programma partitico è contro l’adesione all’UE, cosa non sorprendente, visto come l’Europa sta navigando… Non esserne diventati membri è stata la nostra salvezza, avremmo solo finito per pagare i debiti degli altri: il caso Grecia insegna, e ve ne saranno altri.
Tutto qua, l’UDC non è invece un partito, come lei lo descrive, estremista e xenofobo. Rimane pur sempre il partito di maggioranza relativa in Svizzera, quindi così lei offende buona parte dei cittadini di una Nazione libera e sovrana.
Concludo, suggerendole di leggere il libro“La frontiera contesa”, che raccoglie interessanti informazioni sulla pianificazione dell’Esercito svizzero, all’inizio del ‘900, d’invadere la Lombardia e occupare Milano, riprendendo la Valtellina e la Valle d’Ossola, concesse secoli prima, e occupando le città di Como, Varese, Lecco e Novara.
Dunque, signor Coen, nessuna sorpresa se i comaschi hanno votato virtualmente SI per aderire alla Confederazione Elvetica. Un amico di Milano, qualche tempo fa, dopo aver saputo dei piani d’attacco d’inizio ‘900, mi disse in dialetto: “Ma parché ul tò nono lè mia vegnüüt giò a ciapac”.
Tiziano Galeazzi
Vice presidente UDC Malcantone


(Ticinolibero.ch)

***
A questo proposito avrei qualcosa da dire anch'io ...
io comunque voterei immediatamente sì, anzi, direi che mi hanno rubato l'idea :up:
...non per stupidi motivi razzisti, separatisti, ecc..(non me potrebbe fregare di meno)....ma semplicemente per un discorso di rapporto qualità/prezzo: al di là del confine paghi molto meno (oltre ad essere molto più semplice e razionale il sistema fiscale) e ricevi servizi di qualità nettamente superiore
 

tommy271

Forumer storico
io comunque voterei immediatamente sì, anzi, direi che mi hanno rubato l'idea :up:
...non per stupidi motivi razzisti, separatisti, ecc..(non me potrebbe fregare di meno)....ma semplicemente per un discorso di rapporto qualità/prezzo: al di là del confine paghi molto meno (oltre ad essere molto più semplice e razionale il sistema fiscale) e ricevi servizi di qualità nettamente superiore

Guarda che da quelle parti hanno vissuto (dal dopoguerra in avanti) sulle spalle dell'economia "padana".
Prima era terra di fame ed emigrazione.
 

mago gambamerlo

Xx Phuket xX
Il 60 % dei Tedeschi sono delle Fave ! :D L' Euro gli viene come una manna ! Esportano , crescono , lavorano e si finanziano a quattro papette e vendono bond ai Fessi del Sud con rendimenti da taglia gole ! :lol::lol::lol: Ma il tutto converge su qualche miliarduccio che devono prestare in qua' e la' !
Sempre i soliti ! Quando vanno a cena se mangiano di piu' allora si divide et invece se mangiano di meno allora ognuno paga il suo ! Dalle mie parti si chiamano "i furbi di' gellino" !

corriere del ticino, stamattina




Il 60% dei tedeschi rivuole il marco

Un sondaggio conferma l'ostilità dei cittadini nei confronti dell'euro


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Oltre la metà degli elettori in Germania preferirebbe avere i vecchi marchi tedeschi nel por­tafoglio piuttosto che gli euro: è quanto emerge da un sondaggio della società di ricerche Ipsos, che conferma l'ostilità dei citta­dini nei confronti della moneta unica.
Già il mese scorso, infatti, un al­tro sondaggio - questa volta del­la società Tns Emnid - indicava che oltre il 60 per cento dei te­deschi preferirebbe volentieri il marco all'euro.
Secondo il sondaggio condotto dalla società di ricerche tedesca Ipsos, realizzato alla vigilia del 20. anniversario della nascita del­l'Unione monetaria (che ricor­diamo, è avenuta l'1 luglio 1990), nel complesso il 51,4 per cento dei tedeschi vorrebbe tornare al­la vecchia valuta nazionale: tra questi, il 52 per cento vive nel­l'Ovest del Paese e il 48 per cen­to nelle regioni dell'ex Germania dell'Est.
Nella fascia di età compresa tra i 50 e i 64 anni ben il 56 per cento degli intervistati ha nostalgia per il marco tedesco.
Invece tra i più giovani (ossia nella fascia fra i 16 e i 29 anni) questa percentuale scende al 42 per cento.
 

azetaelle

investitore(s)qualificato
Guarda che da quelle parti hanno vissuto (dal dopoguerra in avanti) sulle spalle dell'economia "padana".
Prima era terra di fame ed emigrazione.
beh, come tutte le aree montane, d'altronde... però il discorso era riferito principalmente alla macchina pubblica, che ha un rapporto costo/prestazioni nettamente migliore di quella italiana
 

mostromarino

Guest
io comunque voterei immediatamente sì, anzi, direi che mi hanno rubato l'idea :up:
...non per stupidi motivi razzisti, separatisti, ecc..(non me potrebbe fregare di meno)....ma semplicemente per un discorso di rapporto qualità/prezzo: al di là del confine paghi molto meno (oltre ad essere molto più semplice e razionale il sistema fiscale) e ricevi servizi di qualità nettamente superiore

vero paghi meno,perché pagano tutti

i servizi noi li paghiamo da anni a prezzi reali
voi..meglio ..i vs. genitori li pagavano a prezzo politico
voi oggi li pagate a prezzo reale, da poco
ma mal gestiti

attenzione che la sanità
é diversa in ch
io, per averla, a buon livello pago 1300 euro mese
per due..
 

tommy271

Forumer storico
vero paghi meno,perché pagano tutti

i servizi noi li paghiamo da anni a prezzi reali
voi..meglio ..i vs. genitori li pagavano a prezzo politico
voi oggi li pagate a prezzo reale, da poco
ma mal gestiti

attenzione che la sanità
é diversa in ch
io, per averla, a buon livello pago 1300 euro mese
per due.
.

Infatti, molti dimenticano che in Italia la sanità è pubblica ... provate a farvi ricoverare in un ospedale svizzero (senza mutua) poi mi dite. Oppure la sola visita del medico di famiglia ... se non avete redditi oltre i 70k annui penso che i contributi sanitari siano più bassi in Italia.
 

tommy271

Forumer storico
beh, come tutte le aree montane, d'altronde... però il discorso era riferito principalmente alla macchina pubblica, che ha un rapporto costo/prestazioni nettamente migliore di quella italiana

L'area linguistica italiana ha vissuto principalmente sull'economia "padana", quella tedesca un "pò meno" ... ;).
 

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