giuseppe.d'orta
Forumer storico
Le Poste Italiane dimostrano di volersi sempre più allineare all’andazzo, niente affatto positivo, di banche, sim ed assicurazioni: dopo aver riempito i clienti di prodotti strutturati pieni di costi invisibili (obbligazioni e polizze in primis, ora anche buoni postali indicizzati al mercato azionario) e molto difficilmente liquidabili senza incorrere in perdite, ecco l’allineamento (in peggio, ovviamente) sui fondi comuni: una vera e propria stangata entra in vigore oggi, lunedì 29 marzo, e sono certo che ben pochi sottoscrittori dei fondi BancoPosta ne sono a conoscenza. La normativa, infatti, non obbliga la Società di Gestione ad avvisare i sottoscrittori, ma prevede l’avviso in Gazzetta Ufficiale (che tutti leggono quotidianamente, come sappiamo...) e sui giornali. Ed è proprio su Il Sole 24 Ore di venerdì 26 marzo che appare l’avviso di entrata in vigore delle nuove commissioni.
- Per la famiglia BancoPosta Fondi viene introdotta una commissione di uscita pari all’1% dell’importo disinvestito.
BancoPosta Monetario: nei primi 12 mesi di permanenza nel fondo
BancoPosta Obbligazionario Euro: nei primi 24 mesi di permanenza nel fondo
BancoPosta Azionario Internazionale: nei primi 36 mesi di permanenza nel fondo
Immagino cosa accadrà ai sottoscrittori dei tre fondi, in cui erano entrati sapendo di poter uscire senza pagare penali, quando dovessero chiedere il riscatto delle quote sottoscritte prima della fine del periodo di applicazione delle commissioni di uscita. A tal proposito, ricordo ai sottoscrittori il disposto del Regolamento della Banca d'Italia del 1 luglio 1998. All'articolo 12 si stabilisce che l'incremento degli oneri a carico dei partecipanti (es: introduzione o maggiorazione di commissioni di rimborso) non può trovare applicazione per importi già sottoscritti al momento dell'entrata in vigore delle modifiche stesse, in quanto si tratta di una modifica a condizioni inizialmente convenute con i sottoscrittori. Pertanto, i precedenti sottoscrittori possono uscire senza applicazione delle commissioni di uscita.
Soprattutto, l’introduzione delle commissioni di uscita sul fondo monetario (un parcheggio di liquidità pronto in qualsiasi momento ad essere investito altrove) costituisce una mossa molto grave da parte di Poste Italiane.
- Per la famiglia BancoPosta Profilo viene ridefinito l’intero sistema di commissioni di sottoscrizione, con un notevole aumento delle stesse.
Fino ad € 25.000: 2.00%
Fino ad € 50.000: 1.50%
Fino ad € 100.000: 1.00%
Oltre 100.000: esente
Il vecchio regime prevedeva condizioni enormemente più favorevoli
Fino ad € 10.000: 0.75%
Fino ad € 25.000: 0.50%
Fino ad € 100.000: 0.25%
Oltre 100.000: esente
- Famiglia BancoPosta Fondi: incremento della commissione di gestione annua.
BancoPosta Monetario: da 0.60% a 0.70% (entrata in vigore il 23 settembre 2004)
BancoPosta Obbligazionario Euro: da 0.90% a 1.00% (entrata in vigore il 23 settembre 2004)
I possessori dei due fondi hanno, quindi, sei mesi di tempo per evitare l’aumento, ma devono confrontarsi con le commissioni di uscita appena introdotte: un "incastro" non casuale, come spesso accade nel settore del risparmio gestito.
- Per tutti i fondi gestiti: introduzione di un diritto fisso di 1 euro per ogni operazione di sottoscrizione, rimborso e switch (passaggio da un fondo all’altro) ed introduzione di un diritto fisso di 10 euro per l’apertura di un Piano di Accumulo (PAC). Anche qui le Poste si accodano all’andazzo generale: grattare alla clientela anche pochi euro, con qualunque pretesto.
Come spesso accade, alla stangata si affiancano alcune riduzioni di costi, in modo da poter definire "riorganizzazione" ciò che costituisce un vero salasso imposto ai clienti.
- Famiglia BancoPosta Profilo: diminuzione delle commissioni di gestione annue (ma solo dopo aver introdotto le nuove, pesantissime, commissioni di entrata).
BancoPosta Profilo Protezione: da 1.00% a 0.90%
BancoPosta Profilo Rendimento: da 1.20% a 1.10%
BancoPosta Profilo Opportunità: da 1.35% a 1.20%
BancoPosta Profilo Crescita: da 1.50% a 1.35%
BancoPosta Profilo Sviluppo: da 1.60% a 1.45%
- C’è anche la riduzione (...come sono umani, loro...) della commissione prevista per il rilascio del certificato fisico e per l’invio dello stesso al sottoscrittore: da 200 a 100 e da 100 a 25. Il certificato fisico è richiesto da una esigua minoranza dei sottoscrittori, quindi la riduzione è quasi come se non esistesse.
BancoPosta Fondi SGR invierà copia dei il testo aggiornato dei regolamenti ai partecipanti che ne faranno richiesta: inviarlo di propria iniziativa sarebbe troppo trasparente: ciò vale per tutte le società, non solo per le Poste. Dicono che sarebbe troppo costoso, ma quando si tratta di spedire pubblicità dei nuovi prodotti si muovono, eccome.
A tal proposito, da lunedì 29 marzo entra anche in vigore la nuova sede legale di Banco Posta SGR: Via Mormorata, 4 - 00153 Roma.
- Per la famiglia BancoPosta Fondi viene introdotta una commissione di uscita pari all’1% dell’importo disinvestito.
BancoPosta Monetario: nei primi 12 mesi di permanenza nel fondo
BancoPosta Obbligazionario Euro: nei primi 24 mesi di permanenza nel fondo
BancoPosta Azionario Internazionale: nei primi 36 mesi di permanenza nel fondo
Immagino cosa accadrà ai sottoscrittori dei tre fondi, in cui erano entrati sapendo di poter uscire senza pagare penali, quando dovessero chiedere il riscatto delle quote sottoscritte prima della fine del periodo di applicazione delle commissioni di uscita. A tal proposito, ricordo ai sottoscrittori il disposto del Regolamento della Banca d'Italia del 1 luglio 1998. All'articolo 12 si stabilisce che l'incremento degli oneri a carico dei partecipanti (es: introduzione o maggiorazione di commissioni di rimborso) non può trovare applicazione per importi già sottoscritti al momento dell'entrata in vigore delle modifiche stesse, in quanto si tratta di una modifica a condizioni inizialmente convenute con i sottoscrittori. Pertanto, i precedenti sottoscrittori possono uscire senza applicazione delle commissioni di uscita.
Soprattutto, l’introduzione delle commissioni di uscita sul fondo monetario (un parcheggio di liquidità pronto in qualsiasi momento ad essere investito altrove) costituisce una mossa molto grave da parte di Poste Italiane.
- Per la famiglia BancoPosta Profilo viene ridefinito l’intero sistema di commissioni di sottoscrizione, con un notevole aumento delle stesse.
Fino ad € 25.000: 2.00%
Fino ad € 50.000: 1.50%
Fino ad € 100.000: 1.00%
Oltre 100.000: esente
Il vecchio regime prevedeva condizioni enormemente più favorevoli
Fino ad € 10.000: 0.75%
Fino ad € 25.000: 0.50%
Fino ad € 100.000: 0.25%
Oltre 100.000: esente
- Famiglia BancoPosta Fondi: incremento della commissione di gestione annua.
BancoPosta Monetario: da 0.60% a 0.70% (entrata in vigore il 23 settembre 2004)
BancoPosta Obbligazionario Euro: da 0.90% a 1.00% (entrata in vigore il 23 settembre 2004)
I possessori dei due fondi hanno, quindi, sei mesi di tempo per evitare l’aumento, ma devono confrontarsi con le commissioni di uscita appena introdotte: un "incastro" non casuale, come spesso accade nel settore del risparmio gestito.
- Per tutti i fondi gestiti: introduzione di un diritto fisso di 1 euro per ogni operazione di sottoscrizione, rimborso e switch (passaggio da un fondo all’altro) ed introduzione di un diritto fisso di 10 euro per l’apertura di un Piano di Accumulo (PAC). Anche qui le Poste si accodano all’andazzo generale: grattare alla clientela anche pochi euro, con qualunque pretesto.
Come spesso accade, alla stangata si affiancano alcune riduzioni di costi, in modo da poter definire "riorganizzazione" ciò che costituisce un vero salasso imposto ai clienti.
- Famiglia BancoPosta Profilo: diminuzione delle commissioni di gestione annue (ma solo dopo aver introdotto le nuove, pesantissime, commissioni di entrata).
BancoPosta Profilo Protezione: da 1.00% a 0.90%
BancoPosta Profilo Rendimento: da 1.20% a 1.10%
BancoPosta Profilo Opportunità: da 1.35% a 1.20%
BancoPosta Profilo Crescita: da 1.50% a 1.35%
BancoPosta Profilo Sviluppo: da 1.60% a 1.45%
- C’è anche la riduzione (...come sono umani, loro...) della commissione prevista per il rilascio del certificato fisico e per l’invio dello stesso al sottoscrittore: da 200 a 100 e da 100 a 25. Il certificato fisico è richiesto da una esigua minoranza dei sottoscrittori, quindi la riduzione è quasi come se non esistesse.
BancoPosta Fondi SGR invierà copia dei il testo aggiornato dei regolamenti ai partecipanti che ne faranno richiesta: inviarlo di propria iniziativa sarebbe troppo trasparente: ciò vale per tutte le società, non solo per le Poste. Dicono che sarebbe troppo costoso, ma quando si tratta di spedire pubblicità dei nuovi prodotti si muovono, eccome.
A tal proposito, da lunedì 29 marzo entra anche in vigore la nuova sede legale di Banco Posta SGR: Via Mormorata, 4 - 00153 Roma.