Topgun1976
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Da Corriere.it
E poi dice che uno non si dovrebbe incavolare! per questi i forconi sono sempre troppo poco!
Sconto agli onorevoli, tagli quasi annullati
Ammorbidite le norme sull'incompatibilità
ROMA - Sorpresa: l'emendamento del governo che rafforza l'entità della manovra, con l'aumento dell'Iva, e la sua equità, con il contributo sui super-ricchi e l'anticipo della pensione a 65 anni delle donne, fa anche un bello sconto a ministri, deputati e senatori.
In attesa del promesso disegno di legge costituzionale per il dimezzamento del numero dei parlamentari, che forse non arriverà neanche oggi sul tavolo di Palazzo Chigi, l'articolo 13 della manovra sui costi della politica è stato abbondantemente rivisitato. Con una bella riduzione del taglio delle indennità dei membri di Camera e Senato, almeno sei volte di meno rispetto a quanto previsto nel testo originario, e l'ammorbidimento dell'incompatibilità del loro mandato con gli altri incarichi pubblici.
Tanto per cominciare, il taglio delle retribuzioni o delle indennità di carica dei componenti degli organi costituzionali (il 10% per la parte eccedente i 90 mila euro, il 20% su quella che supera i 150 mila), non si applicherà più da domani e per sempre, ma solo per quest'anno, il prossimo, e il 2013. E dalla sforbiciata, grazie alla modifica approvata ieri con il voto di Palazzo Madama, vengono fatti salvi «la presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale».
Cosa che ha fatto infuriare il viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli, contro i «boiardi» della Consulta e del Quirinale, che ha risposto per le rime. Spiegando che il Colle è estraneo alla formulazione della norma, che è il governo che semmai deve dare chiarimenti, e che, in ogni caso, ai dipendenti della presidenza della Repubblica «già si applica il contributo di solidarietà a suo tempo introdotto per la pubblica amministrazione». Che, per onor di cronaca, è pari alla metà: il 5% oltre i 90 mila euro, il 10% oltre i 150 mila.
Nessuna parola, né da Castelli, né dagli altri quasi mille rappresentanti della Camera e del Senato, sull'alleggerimento dei tagli all'indennità parlamentare, che pure l'emendamento prevede. Se un deputato o un senatore fa anche un altro mestiere e incassa più di 9.847 euro netti, l'indennità di carica di 5.486 euro mensili netti (cui poi si sommano tra diaria e rimborsi spese altri 7.193 euro, che non vengono toccati), non sarà più tagliata del 50% come prevedeva il testo originario. La sforbiciata si farà sul totale annuo percepito a titolo di indennità, e sarà pari al 20%, ma solo per la quota eccedente i 90 mila euro, e al 40% per quella che supera i 150 mila euro.
Non bastasse, anche il regime dell'incompatibilità dei parlamentari, prima ferreo con l'impossibilità di ricoprire «qualsiasi altra carica elettiva pubblica», viene notevolmente annacquato. Nella nuova versione del testo, infatti, l'incompatibilità è circoscritta alle altre cariche elettive «di natura monocratica» e relative a «organi di governo di enti pubblici territoriali aventi popolazione superiore ai 5 mila abitanti». Traduzione: i parlamentari potranno continuare a fare i sindaci nei Comuni piccoli e medi. Ma potranno anche avere l'incarico di assessore in tutti i municipi, compresi quelli delle grandi città.
riporto per buona una mail ricevuta:
Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti
l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure
che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni
sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata
finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i
radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata
Parlamento WikiLeaks.
Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non
solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà
dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more
uxorio.
Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10
milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche.
Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali
o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi
un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per
visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e
257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e
psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e
138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche
fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno
chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila
euro di ticket.
Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati,
tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini -
quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune
prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio
balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura
(ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per
chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno
voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili?
Cosa c'è da nascondere?
Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il sistema
informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non
consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio
generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda non può
comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da parte del
soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le
informazioni secondo le modalità richieste".
Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo -
spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare
una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per
conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani.
Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un
privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di
25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce
perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire
direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe
semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività
dieci milioni di euro all'anno".
Mentre a noi tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è deprimente
scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche
private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e
sempre nel massimo silenzio di tutti.
...E NON FINISCE QUI...
“FANNO FINTA DI LITIGARE MA PER LORO E’ SEMPRE FESTA”
Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che
recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti un
aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese.
Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei
verbali ufficiali.
[FONT="]STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE
TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro
1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35
mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (41
anni per il pubblico impiego !!! )
Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in
violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per
quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della
Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una
segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)
La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI
di EURO.
La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!
[/FONT]
La Casta promette ma non mantiene. Nella Manovra approvata in Senato, con l'aumento dell'Iva e l'anticipo della pensione a 65 anni delle donne, spuntano anche tagli più soft per i costi dei parlamentari. Ci sarà una forte riduzione sui tagli previsti alle indennità, almeno sei volte in meno rispetto a quanto previsto. Anche l'incompatibilità dei doppi incarichi degli onorevoli diventa meno rigida.E pensare che erano le misure bandiera della manovra, quelle che avevano raccolto grandi favori tra l'opinione pubblica. E invece, all'ultimo momento, proprio mentre si inaspriscono le norme per i "comuni mortali", loro, i politici, salvano i loro privilegi. Era stato previsto un forte taglio all'indennità per i parlamentari con un doppio lavoro (sono avvocati, medici, notai). Quel taglio (fissato in un primo momento al 50%) è stato ridotto al 20% per i redditi sopra i 150mila, addirittura al 10% sopra i 90mila euro.
E poi è saltata fuori anche la norma salva-Quirinale, ai quali viene risparmiata la prevista stretta sugli stipendi. Per loro, nessun taglio di quelli che erano stati inizialmente previsti, e che dovevano scattare dal prossimo mese. Il ministro alle Infrastrutture Roberto Castelli lo ha denunciato, parlando di "una super Casta romana", ma il Quirinale ha fatto sapere di essere "estraneo alla formulazione della norma contenuta nel maxi-emendamento del governo". E ha anche ricordato che "a tutto il personale della Presidenza della Repubblica già si applica il contributo di solidarietà a suo tempo introdotto per la Pubblica amministrazione".
Come volevasi dimostrare nemmeno in Emergenza hanno fatto Nulla,io mi chiedo noi persone Oneste Italiane che possiamo fare per Mandare fuori dalle Palle questi Parassiti?Idee Serie e Fattibili,qui se andiamo avanti cosi finiamo tutti in Bancarotta sul serio