Forex : For ex (1 Viewer)

magiel

trendisyourfriend
sopra questa quota il mensile diventa rialzista
dubito che lo facciaora perchè è in ipercomprato ai massimi livelli e senza aver prima fatto un buon storno e una nuova riaccumulazione

direi che adesso siamo proprio al top di periodo

cmq ism positivo e dollaro giù...ulteriore conferma della manovrina prodollaro



quindi ti aspetti uno storno...?...grazie.
 

Ummagumma

Nuovo forumer
sopra questa quota il mensile diventa rialzista
dubito che lo facciaora perchè è in ipercomprato ai massimi livelli e senza aver prima fatto un buon storno e una nuova riaccumulazione

direi che adesso siamo proprio al top di periodo

cmq ism positivo e dollaro giù...ulteriore conferma della manovrina prodollaro
ciao fib, è assurdo. Non è possibile che non storni seriamente, è saluito ininterrottamente da 1,24 a 1,38. Se lo vedi fin dove lo vedi uno storno?
 

FibMaster

Forumer storico
ecco il grafico

1286291709sma.jpg
 

FibMaster

Forumer storico
l'ho scritto per me da qui 1,3845 storna

altro non so cosa dire
abbiamo visto l'ism positivo e il dollaro perdere terreno invece di reagire
se lo manovrano ancora l'at va a farsi benedire

cmq da questa quota la salita diventerà molto molto dura

saluti
 

FibMaster

Forumer storico
il dollaro

quindi non il cambio euro dollaro

a 78 incontra la trend rialzista settimanale di lungo periodo
se rimbalza lo farà da qui contro tutte le valute

al momento il cambio euro doll quota 1,3810 quando il doll quota 78,05


dopo questa chicca ...

:ciao:

se devono reagire questo è il momento

1286292315dolla.jpg
 

FibMaster

Forumer storico
ho appena letto che la cina sta dalla parte dell'euro forte...bohh io pensavo il contrario..non posto il link perchè è di un'altro sito

cmq dicono che si stanno comprando euro

ora vediamo cosa dicono gli americani oggi pomeriggio
cmq okkio che qui l'at non conta + nulla


trovato un'altro stralcio di articolo:


La moneta unica europea è stata sostenuta anche dalla domanda asiatica. Secondo la Reuters, un numero crescente di operatori asiatici sta acquistando euro.
La BCE ha appoggiato le richieste degli Stati Uniti affinché la valuta cinese si rafforzi, ma la Cina preferisce non far apprezzare il renminbi e al contempo dichiara di voler sostenere l'euro con l'acquisto sia della valuta sia di titoli di stato europei.
 

Rommel

Forumer storico
Banche centrali, meglio di Ebay

Mario Seminerio



La Bank of Japan lancia la sua ultima (ma solo in ordine cronologico) versione dell’easing quantitativo, quello che ormai gli addetti ai lavori chiamano con l’acronimo LSAP (Large Scale Asset Purchases, acquisti di attivi su vasta scala). Il tasso-chiave di politica monetaria, fino a ieri allo 0,1 per cento, scende in un corridoio “compreso tra zero e 0,1 per cento”, ma soprattutto, la banca centrale giapponese lancia un fondo di monetizzazione, col quale comprerà almeno 5000 miliardi di yen (60 miliardi di dollari) praticamente di ogni tipo di asset giapponese: titoli di stato, cartolarizzazioni, fondi immobiliari, persino Etf. A breve immaginiamo anche Playstation e tostapane, funzionanti e non.
Malgrado ciò, lo yen continua ad essere ai massimi contro dollaro, perché l’entità dell’operazione giapponese è piuttosto contenuta rispetto a quanto fatto finora dalla Fed, che annuncerà la riaccensione delle presse durante il prossimo meeting del FOMC, tra quattro settimane. Nel frattempo, anche alcuni membri della Bank of England (in prima fila l’americano Adam Posen) premono per una ripresa del programma di monetizzazione. Scontata la reazione dell’oro, a nuovi massimi storici (nominali). Ma non per gli investitori denominati in euro: la moneta unica europea continua infatti ad apprezzarsi contro dollaro, e ciò corrisponde ad una stretta sulle condizioni monetarie dell’Area. Auguri, soprattutto per la gestione del debito in un contesto di stretta fiscale e monetaria congiunte, essendo in questo momento la Bce praticamente l’unica banca centrale sul pianeta a non tentare di deprezzare la propria valuta, anche se è da mesi impegnata a deteriorare la qualità del proprio portafoglio, acquistando titoli governativi dei PIGS.
In questo contesto i paesi emergenti vedono le proprie valute apprezzarsi contro dollaro e, temendo di perdere competitività, intervengono a loro volta sul mercato dei cambi, tentando di riallinearsi alla moneta statunitense. Ma i paesi emergenti a breve avranno problemi del tutto differenti da quelli di Eurolandia: la formidabile crescita di liquidità mondiale causata della monetizzazione è destinata a dirigersi verso di loro, alluvionandoli. Preparatevi ad una bolla sui mercati emergenti: dapprima su azioni ed obbligazioni, poi anche sulle condizioni creditizie interne a quei paesi, se le autorità non riusciranno a frenare e sterilizzare l’afflusso di denaro caldo globale, magari anche con l’introduzione di controlli sui capitali in entrata come ha fatto mesi addietro il Brasile, con risultati non risolutivi, a causa del continuo successo macroeconomico del gigante latinoamericano. Di squilibrio in squilibrio, si va avanti. Verso l’ignoto.
 

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