Fortezza Bastiani - elaborazione di trading systems, analisi ciclica, onde di Elliott

E se gli altri, la "comunità internazionale", gli occidentali, non fossero d'accordo, nisba. Perfetto, mi pare
Il burocrate a Washington mette solo il bollo quadro scordandosi del tondo e non vale

Perfetto, no? :D
La comunità internazionale, in realtà, sono le Grandi Potenze, cioè i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, gli Stati vincitori nella Seconda Guerra Mondiale (USA, Francia, Inghilterra, Russia e Cina).
La Russia potrebbe adottare un'azione diplomatica in collaborazione con la Cina.
Adesso ha fatto ricorso a una strategia militare: io spero che sia solo una minaccia per giungere a un accordo internazionale con la Nato.
L'invasione resterebbe un'aggressione, un illecito.
 
Vabbè, ma discutere di questi fatti (storici) non è poi così disdicevole.


Una domanda visto che ne discutete, ma la storia e la separazione fra Serbia, Kossovo e Macedonia del Nord (PS: nemmeno sapevo che esistesse la Mace del Nord), come si è svolta?
Erano tutti territori della Serbia un 25anni fa. Ci sono tante cose che non sappiamo, sec me.
Nel 1993 Cechi e Slovacchi si son divisi senza tante guerre.

Da wikipedia:
Riconoscimento

Questo confine è considerato esistente con il riconoscimento da parte della Corte internazionale di giustizia (ONU) dell'Aia nel luglio 2010 in seguito alla dichiarazione dell'indipendenza del Kosovo dalla Serbia. La Macedonia del Nord considera di condividere una frontiera comune col Kosovo riconoscendone l'indipendenza.
 
Nel 1993 Cechi e Slovacchi si son divisi senza tante guerre
Cechi e Slovacchi sono pervenuti a un accordo costituzionale in forza del quale si sono formati due Stati indipendenti.
In quel caso non vi è stata una secessione, cioè un atto di forza unilaterale, ma una "separazione consensuale".
Nel diritto internazionale vigente non esiste il diritto di secessione, perché prevale il principio di integrità territoriale dello Stato (cioè il principio di sovranità statale): la secessione resta un fatto, non un diritto (la secessione è un atto di forza, non un atto giuridico).

Dopo la Seconda Guerra Mondiale vi è stato il processo di Norimberga, con il quale si pensava di elaborare dei principi giuridici che regolassero i rapporti internazionali nel periodo post-bellico.
In realtà, la pace nel mondo dal 1945 al 1992 non è stata assicurata dal diritto, ma dalla politica: l'equilibrio del terrore tra USA e URSS ha garantito una pace relativa (si vis pacem, para bellum).
I sovietici non potevano portare i missili a Cuba, perché in quel caso veniva violata la sfera di influenza americana: si trattava di una violazione politica, non giuridica.
Allo stesso modo, nessuno è intervenuto quando i sovietici hanno invaso l'Ungheria e la Cecoslovacchia: la politica, infatti, (la real-politik) prevaleva sul diritto internazionale.

Dopo il 1992 la NATO si è obiettivamente - e legittimamente - espansa ad est, perché i Paesi ex-sovietici hanno deciso di occidentalizzarsi.
Il diritto internazionale ha cercato di prendersi una rivincita sulla politica.
Putin cerca di invertire questo trend e può farlo solo ricorrendo alla forza (o alla minaccia dell'uso della forza).

Dobbiamo davvero morire per Danzica, cioè per Kiev? Nessuno morirà per Kiev, è ovvio.
L'Occidente risponderà all'invasione con sanzioni economiche che, nel tempo, si attenueranno.
E dopo Kiev toccherà alla Repubbliche baltiche, etc.
E perché la Cina, a questo punto, non potrebbe prendersi Hong Kong o Taiwan?

La Storia insegna che bisogna sempre morire per Danzica.
 
E perché la Cina, a questo punto, non potrebbe prendersi Hong Kong o Taiwan? Daje tempo, quelli se pijano tutto er mondo. Brasile escluso, perciò ti salvi ;)
 
E perché la Cina, a questo punto, non potrebbe prendersi Hong Kong o Taiwan? Daje tempo, quelli se pijano tutto er mondo.
Il problema è come ci si prende tutto il mondo: se il mondo viene "preso" con l'espansione economica e commerciale, non si creano problemi giuridici (si creano, comunque, problemi politici e geopolitici); se il mondo viene "preso" con la forza, invece, vi è una violazione del diritto internazionale.
Ma non è un problema: il diritto internazionale viene sempre violato dagli Stati (la guerra in Iraq intrapresa dagli USA fu una guerra di aggressione, in quanto tale illegittima).

Io non so se sia un bene per il futuro dell'umanità assecondare gli atti di forza degli autocrati: si può trattare, discutere, si possono stipulare accordi internazionali, etc.
In ogni caso, se Putin invadesse l'Ucraina, commetterebbe un atto illecito: questa non è un'affermazione assertiva, ma è un dato ordinamentale.
 
Per quanto riguarda la Borsa, siamo chiusi in una lateralizzazione sempre più compressa: la molla si carica ed è pronta ad esplodere.
Ovviamente, ignota è la direzione, perché sono in ballo ancora tutte le ipotesi finora analizzate.

Il TS è ancora FLAT.
 
Cechi e Slovacchi sono pervenuti a un accordo costituzionale in forza del quale si sono formati due Stati indipendenti.
In quel caso non vi è stata una secessione, cioè un atto di forza unilaterale, ma una "separazione consensuale".
Nel diritto internazionale vigente non esiste il diritto di secessione, perché prevale il principio di integrità territoriale dello Stato (cioè il principio di sovranità statale): la secessione resta un fatto, non un diritto (la secessione è un atto di forza, non un atto giuridico).

Dopo la Seconda Guerra Mondiale vi è stato il processo di Norimberga, con il quale si pensava di elaborare dei principi giuridici che regolassero i rapporti internazionali nel periodo post-bellico.
In realtà, la pace nel mondo dal 1945 al 1992 non è stata assicurata dal diritto, ma dalla politica: l'equilibrio del terrore tra USA e URSS ha garantito una pace relativa (si vis pacem, para bellum).
I sovietici non potevano portare i missili a Cuba, perché in quel caso veniva violata la sfera di influenza americana: si trattava di una violazione politica, non giuridica.
Allo stesso modo, nessuno è intervenuto quando i sovietici hanno invaso l'Ungheria e la Cecoslovacchia: la politica, infatti, (la real-politik) prevaleva sul diritto internazionale.

Dopo il 1992 la NATO si è obiettivamente - e legittimamente - espansa ad est, perché i Paesi ex-sovietici hanno deciso di occidentalizzarsi.
Il diritto internazionale ha cercato di prendersi una rivincita sulla politica.
Putin cerca di invertire questo trend e può farlo solo ricorrendo alla forza (o alla minaccia dell'uso della forza).

Dobbiamo davvero morire per Danzica, cioè per Kiev? Nessuno morirà per Kiev, è ovvio.
L'Occidente risponderà all'invasione con sanzioni economiche che, nel tempo, si attenueranno.
E dopo Kiev toccherà alla Repubbliche baltiche, etc.
E perché la Cina, a questo punto, non potrebbe prendersi Hong Kong o Taiwan?

La Storia insegna che bisogna sempre morire per Danzica.


Si va bene niente da obbiettare è tutto giusto, il punto era che prima della 2° guerra mondiale i Sudeti (parte della Cechia) avevano protestato per un po e chiesto aiuto al "baffino" tedesco, facendo partire il conflitto, mentre nel 1992-1993 sono stati zitti. La Germania dell'Est si era appena unita a quella dell'Ovest e forse quelli dell'ONU avevano timore che i tedeschi ripartissero di nuovo. :rolleyes: Meglio di no.
Circa la Macedonia del Nord, pensavo ci fosse stata una divisione con una del Sud che non conoscevo, ma invece han solo cambiato nome. Che cosa gli sarà cambiato concretamente, non lo sappiamo.
Per fortuna non hanno cambiato la lingua ufficiale... :up:

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ciao
con le mie oscillazioni i triangoli sono due e darei più considerazione a quello convergente (simmetrico)
cioè a dire quello ... meno indicativo
ciao
 

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