Fortezza Bastiani - elaborazione di trading systems, analisi ciclica, onde di Elliott (8 lettori)

il fattore umano

Forumer storico
Non c'entra nulla con l'AT, ma a settembre uscirà un mio studio sulla Quarta Teoria Politica di Aleksandr Dugin.
Avevo consegnato il saggio a fine luglio.

Nello scritto analizzo, in modo quasi filologico, le fonti a cui si rifà il pensiero di Dugin: si tratta di Martin Heidegger, René Guénon, Julius Evola.
Dugin è, almeno dal mio punto di vista, uno dei principali teorici del "rossobrunismo" (= fascismo di sinistra), non alieno da un certo inquietante fanatismo.
 

foo fighter

Forumer storico
Non c'entra nulla con l'AT, ma a settembre uscirà un mio studio sulla Quarta Teoria Politica di Aleksandr Dugin.
Avevo consegnato il saggio a fine luglio.

Nello scritto analizzo, in modo quasi filologico, le fonti a cui si rifà il pensiero di Dugin: si tratta di Martin Heidegger, René Guénon, Julius Evola.
Dugin è, almeno dal mio punto di vista, uno dei principali teorici del "rossobrunismo" (= fascismo di sinistra), non alieno da un certo inquietante fanatismo.
dove "esce"?
 
Non c'entra nulla con l'AT, ma a settembre uscirà un mio studio sulla Quarta Teoria Politica di Aleksandr Dugin.
Avevo consegnato il saggio a fine luglio.

Nello scritto analizzo, in modo quasi filologico, le fonti a cui si rifà il pensiero di Dugin: si tratta di Martin Heidegger, René Guénon, Julius Evola.
Dugin è, almeno dal mio punto di vista, uno dei principali teorici del "rossobrunismo" (= fascismo di sinistra), non alieno da un certo inquietante fanatismo.

E comunque io da discreto liceale, solo sessanta/sessantesimi sui 110/110 e lode di oggi, ... L'inflazione, ... si sa, ... oggi sarei un somaro

Chè la la formazione post liceale ha comunque un taglio specialistico, ... cioè è meno cultura, è specializzazione, non quindi cultura

Comunque io, "tirato su a castagne ed erba spagna" come direbbe Guccini, ...

Sempre di più medito sulla successione delle forme di governo come la vedevano gli antichi greci

Successione nella quale potrebbe non esserci una gerarchia di valore o "morale", quanto di "necessità".

Ad un certo punto, una forma di governo, ... "necessita" quella successiva

Laica - mente

--------------------------------------

P.s. : congratulazioni vivissime :)

 
E comunque io da discreto liceale, solo sessanta/sessantesimi sui 110/110 e lode di oggi, ... L'inflazione, ... si sa, ... oggi sarei un somaro

...

Curioso, probabilmente esagerato :

- per Luca Ricolfi, sociologo, analisi dei dati università di Torino, la produttività in ambito educativo si è ridotta del 50%

Vale a dire che 18 anni di studio di oggi, varrebbero come 9 anni di ieri (ieri : 1962)

Ma naturalmente è un estremismo, ... :cool:


Danno.jpg
 
Si, ... lo so, ... fumo un po' troppo

Probabile muoia di questo, prima o poi ( poi :-D )

Spero non dia troppo fastidio

Ahò, ... e comunque ci avrete l'antivirus, ... no ?!?!?!

:-D
 

il fattore umano

Forumer storico
Sempre di più medito sulla successione delle forme di governo come la vedevano gli antichi greci
Secondo gli antichi greci (faccio qui riferimento a Platone), la democrazia rappresentava una degenerazione delle forme di governo: la democrazia si sarebbe risolta, necessariamente, in demagogia.
Occorre però sottolineare che quella greca era una società schiavista.
Hegel ricorda che nell'antica Persia uno solo era libero, ad Atene e a Roma pochi erano liberi, nel mondo romano-germanico, invece, tutti sono liberi.

Le democrazie moderne hanno tanti problemi, ma, secondo me, vanno comunque difese perché il "meno peggio" resta un buon modo per farsi "meno male".

Dugin vive nella dimensione della necessità storica: secondo Dugin, ogni popolo ha un compito storico "necessario", una sorta di missione metafisica da portare a compimento.
Io, più modestamente, credo che la Storia sia un prodotto della libertà umana e che, nella Storia, nulla sia "necessario": la Storia, come insegna Benedetto Croce, si pensa come necessità, ma si fa come libertà.

Ed è proprio per la libertà umana che vale la pena combattere e, financo, morire.
 
"Nell’insegnamento platonico è chiara la consapevolezza dei rischi che porta con sé la sacralizzazione del concetto di governo democratico. Platone insegna a mettere in discussione gli assunti a cui difficilmente rinunceremmo, in modo particolare quello secondo cui la democrazia, anche nelle sue più moderne manifestazioni, sarebbe a priori la migliore forma di gestione dello Stato. La lezione del filosofo è quella di non rinunciare a sviluppare sistemi politici sempre migliori. Il rischio insito nell’abbandono di una filosofia che metta in dubbio le certezze date per assodate e indiscutibili è quello di arrivare a una sterile esaltazione della democrazia. O peggio, quello di ostinarsi a definire come tale qualcosa che, nella sostanza, è la sua esatta negazione."

 

Users who are viewing this thread

  • Alto