Credo che il fatto che Renzi sia uscito dal PD sia un bene per il governo: il mio timore, infatti, era che Renzi desse vita al suo nuovo soggetto politico la prossima primavera e che, contestualmente, potesse "staccare la spina" al governo. Infatti, gli azionisti forti del governo restano Renzi e Grillo, non certo Zingaretti e Di Maio; l'unico mistero della crisi politica d'agosto, secondo me, sono le modalità degli accordi presi tra Renzi e Grillo: i due si sono parlati (io propendo per la risposta positiva), hanno concordato un'azione comune?
L'uscita di Renzi dal PD è un atto di chiarezza, posto in essere nei tempi congrui: il governo ne esce rafforzato perché, senza Renzi, l'accordo PD-M5S assume un carattere "digeribile" anche per i grillini più duri e puri (tranne, ovviamente, per quelli di destra).
Terremo Conte fino al 2022 quando l'avvocato del popolo spiccherà il volo verso il Quirinale: la leggenda del signor Nessuno.